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lunedì 14 settembre 2015

Effodeildin, 24° giornata - B36 ufficialmente campione, ma il campionato è tutt'altro che chiuso!

E dopo la retrocessione dell'EB/Streymur, ecco che il campionato faroese ci regala alla ripresa delle ostilità il secondo verdetto: il B36 Tórshavn, superata con un risicato 2-1 la strenua opposizione del TB Tvøroyri, si è finalmente laureato campione. Con tre giornate d'anticipo. Partita combattuta ed iniziata nel peggiore dei modi per i bianconeri, con un errore dal dischetto. Ma i gol di Høgni Eysturoy al 54° e di Hanus Thorleifsson al 68°, inframmezzati dal temporaneo pareggio di Patrick Johannesen, chiudono definitivamente una pratica che durava da troppo tempo. Un'incoronazione - l'undicesima totale, la seconda di seguito (non era mai successo) - resa possibile anche dalla bandiera bianca che hanno alzato le inseguitrici, che hanno pagato per i loro errori. Confermata a questo punto anche l'eventualità paventata nelle scorse settimane: la Supercoppa dell'anno prossimo metterà di nuovo contro B36 e Víkingur Gøta, le padrone incontrastate del calcio faroese negli ultimi anni.

Old but gold, direbbero gli inglesi: è con un'immagine della premiazione dell'anno scorso che la federazione sceglie di omaggiare il B36 campione per la seconda volta di seguito, cosa mai accaduta nella sua storia. Complimenti!


1946, 1948, 1950, 1959, 1962, 1997, 2001, 2005, 2011, 2014 e adesso 2015: l'undicesimo titolo conquistato è un record per la squadra bianconera, che mai aveva festeggiato per due volte di seguito la vittoria di un campionato. Ovviamente, non è un record assoluto - siamo ben lontano dalle cinque vittorie di fila del  KÍ Klaksvík dal 1966 al 1970 -, ma è comunque un bellissimo traguardo per la storia del club. Un club che ha sempre vissuto all'ombra del cugino maggiore (l'HB), che vanta il doppio dei campionati (22) e delle Supercoppe (2), più del quintuplo delle coppe (26) e una storia infinitamente più ricca di gloria. La festa negli spogliatoi, con tanto di parrucche dorate (come mostra il video alla fine dell'articolo), non poteva che essere più sentita.

Altrettanto sentiti devono essere stati i ringraziamenti all'NSÍ Runavík e soprattutto, paradossalmente, ai cugini-rivali dell'HB Tórshavn, capaci di bloccare sullo 0-0 l'ultima inseguitrice tenuta in vita dalla matematica. I gialloneri attaccano per novanta minuti, trovando di fronte un HB inconsistente ma fortunato, sia per la scarsa precisione degli avversari sotto porta sia per la giornata di grazia del suo portiere. Così, senza fare assolutamente nulla, la squadra rossonera strappa a Runavík un pareggio d'oro, che consegna lo scettro ai bianconeri della capitale. Ma questo 0-0 è anche il simbolo della tristezza delle due big che possono davvero ritenersi deluse da quest'annata sotto tono, soprattutto per l'HB che continua a rischiare seriamente di non entrare nemmeno in Europa League. Nulla sta facendo per meritarsela una squadra dilaniata nel morale, ma ancor meno stanno facendo quelli del KÍ Klaksvík, che il sorpasso proprio non riescono ad effettuarlo. Anzi, l'andamento in questa zona della classifica è talmente lento da essere irritante: il KÍ ha pareggiato per 1-1 con un ÍF Fuglafjørður con la testa già alle vacanze natalizie, e quindi resta a due punti di distanza dal ritorno in una coppa europea, dove manca dal lontanissimo 2003. Chi tra rossoneri e azzurri stia facendo peggio è difficile da stabilire, ma quel che è certo è che nessuna delle due squadre merita l'Europa.

Ma la vera sorpresa di giornata è l'inopinata sconfitta del Víkingur Gøta per 2-1 in casa dell'EB/Streymur: al di là della prestazione, per i nerazzurri è un risultato imbarazzante, perché giunge non solo contro una squadra ormai retrocessa e senza più pretese, ma anche su un campo dove i padroni di casa non vincevano dal 25 ottobre scorso. Era praticamente un territorio di facile conquista per chi vi calava, fino a quando il Víkingur non ha deciso di giocarci talmente male da interrompere questa tradizione e da piombare a un mortificante quanto pesante -13 dalla vetta, comunque utile per mantenere il terzo posto con tutta la tranquillità del mondo (e questo la dice lunga sul livello piuttosto basso di questo campionato, anche più basso dell'anno scorso). Una vittoria che comunque dà morale all'EB/Streymur, ma certo non ne addolcisce l'incredibile differenza reti (-54), pur lontana dal baratro dell'FC Suðuroy nel 2012 (quando si arrivò addirittura al -62 finale).

A proposito di FC Suðuroy, è clamoroso il colpo di scena che lo vede sconfitto per 2-1 nel delicatissimo scontro salvezza sul campo dell'AB Argir, che adesso va proprio a +3 sull'FC. Tre punti sono recuperabilissimi in tre giornate, soprattutto se gli scontri diretti sono a favore, ma il rischio di una retrocessione è quanto mai concreto. Ecco, questo è l'altro motivo per cui seguire fino alla fine questo campionato: se nessuno merita l'ultimo posto in Europa League, tutte e due le squadre che lottano per salvarsi lo meriterebbero.

24ª giornata
Domenica 13 settembre
ÍF Fuglafjørður - KÍ Klaksvík 1-1 (vedi sintesi)
B36 Tórshavn - TB Tvøroyri 2-1 (vedi sintesi)
EB/Streymur - Víkingur Gøta 2-1 (vedi sintesi)
AB Argir - FC Suðuroy 2-1 (vedi sintesi)
NSÍ Runavík - HB Tórshavn 0-0 (vedi sintesi)

25ª giornata
Domenica 20 settembre
AB Argir - ÍF Fuglafjørður
HB Tórshavn - EB/Streymur
KÍ Klaksvík - B36 Tórshavn
Víkingur Gøta - FC Suðuroy
TB Tvøroyri - NSÍ Runavík

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