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venerdì 28 aprile 2017

Effodeildin, 5ª giornata - B36, che caduta a Trongisvágur: Suðuroy in testa e bianconeri in zona retrocessione!

Smaltito immediatamente il pranzo di Pasqua e superati i postumi di Pasquetta, alle Fær Øer hanno subito ricominciato a fare sul serio. La quinta giornata di campionato, infatti, ci regala una serie di risultati molto interessanti, che aprono sempre di più ad una prospettiva clamorosa: un'insospettabile lotta al vertice tra TB/FCS/Royn e Víkingur Gøta! Certo, come abbiamo detto più volte è inutile esaltarsi ora, perché la classifica è ancora cortissima e tutto può cambiare in un soffio, ma fa un certo effetto pensare che, mentre (per ora) le squadre in testa messe insieme non arrivano a dieci anni di vita, nei bassifondi troviamo il B36, che del calcio faroese ha fatto la storia.


Maurice Ross, l'artefice del miracolo Suðuroy: per il TB questa sarebbe la miglior partenza degli ultimi 37 anni, cioè dal 1980. Curiosamente, quell'anno i bianconeri vinsero il loro sesto (e penultimo) titolo. Coincidenze?

TB/FCS/Royn - B36 Tórshavn 3-2 (vedi sintesi)
Marcatori: 24°, 54° Patrik Johannesen (B36), 63°, rig. 83° Jón Poulsen (TB), 90° Poul Ingason (TB)
Ammoniti: 17° Teitur Olsen (TB), 20° Stefan Radosavlevic (TB), 64° Jón Poulsen (TB), 76° Patrik Johannesen (B36), 90+1° Poul Ingason (TB)
Spettatori: 500
Questa partita può essere un primo snodo fondamentale di questa stagione. Per come si è svolta, per come si erano messe le cose e per cose sono poi andate a finire, è impensabile che non lasci scorie, che non abbia influenza. A Suðuroy come a Tórshavn, l'aria sta cambiando molto più velocemente di quanto immaginassimo: forse, finalmente, qualcosa si muove anche in queste isole cristallizzate nel tempo. A Trongisvágur l'ultima conferma: per il B36 era l'occasione buona per rilanciare un campionato finora sottotono, per i padroni di casa la grande opportunità per dimostare di poter spiccare il volo. Il primo tempo dà ragione agli ospiti, che attaccano senza sosta fino a trovare il gol al 24° con Patrik Johannesen, al quale viene praticamente steso un tappeto rosso. Errore in fase di controllo, difesa inesistente, portiere che non interviene e si affida al destino: queste sono le tre espressioni chiave per capire l'atteggiamento del TB/FCS/Royn in occasione della rete. Più o meno succede la stessa cosa anche al 54°, quando da una rimessa laterale Johannesen è lasciato completamente solo in area, in modo che quando la palla giunge a lui, il gol è ccosa fatta. Dopo meno di un'ora di gioco, la Rivoluzione sembra aver lasciato già il posto alla Restaurazione. Non è così. Passano dieci minuti e, da un'altra rimessa laterale, nasce il primo gol dei padroni di casa, con Teitur Olsen bravissimo a tenere in campo la palla e a servire Jón Poulsen in area, da dove non può sbagliare. Al 63° la partita è riaperta. Il B36 inizia ad avere paura di perdere tre punti che aveva saldamente in pugno, e inizia lentamente ad abbassare sempre più il baricentro. Dopo venti minuti di sofferenza, questa scelta porta a maturazione i suoi frutti marci: tocco di mano di Gestur Dam in area di rigore e penalty per la squadra di Suðuroy. Dal dischetto va ancora Poulsen, che di prepotenza pareggia il conto e risponde con una doppietta alla doppietta di Johannesen. Nel finale gli ospiti sono ormai a pezzi, ma a gettarli nell'abisso ci pensa Poul Ingason, che al 90° svetta più in alto di tutti e con un colpo di testa trasforma un calcio d'angolo nel gol del 3-2. Sono tre punti pesantissimi perché mortificano una big del campionato e mandano un segnale poderoso al resto del campionato: il TB/FCS/Royn c'è, ed è al primo posto. Che la Rivoluzione abbia inizio! Al B36, per il momento, con quattro punti in cinque partite, tocca guardarla dalla zona retrocessione...

Víkingur Gøta - KÍ Klaksvík 2-2 (vedi sintesi)
Marcatori: 15° ag. Fróði Benjaminsen (KÍ), 19° Fróði Benjaminsen (VG), 26° Atli Danielsen (KÍ), 90+1° Adeshina Lawal (VG)
Ammoniti: 16° Hjalgrím Elttør (KÍ), 49° Atli Gregersen (VG), 52° Filip Djordjevic (VG), 58°
Fróði Benjaminsen (VG), 61° Atli Danielsen (KÍ), 67° Semir Hadzibulic (KÍ),  71° Jonas Rasmussen (KÍ), 73° Hans Pauli Samuelsen (VG)
Spettatori: 800
L'altro spettacolo va in scena nella tana dei campioni faroesi in carica, attesi da una sfida contro i grandi rivali della passata stagione. Entrambe le squadre puntano apertamente al primo posto, e considerando le difficoltà ormai conclamate delle cugine capitoline ne hanno tutte le ragioni. Ma, come in buona parte dei diversi scontri diretti, anche stavolta sono gli azzurri a prendere in mano il pallino del gioco. Il gol del vantaggio, però, lo confeziona interamente la squadra di casa: Fróði Benjaminsen difende malissimo un calcio d'angolo e, anziché allontanare la palla dall'area, la spedisce direttamente nella propria porta. Tuttavia, il numero 7 nerazzurro si fa perdonare subito, quando appena quattro minuti dopo sradica la palla dai piedi di Jóannes Bjartalíð e va a concludere personalmente l'azione con un gol. L'equilibrio dura pochissimo, perché al 26° una nuova dormita nerazzurra su calcio d'angolo permette ad Atli Danielsen di riportare i suoi in vantaggio. Nella ripresa, dopo aver rischiato il tracollo, il Víkingur Gøta accende i motori e libera dalle catene Adeshina Lawal, che fa vedere i sorci verdi alla difesa ospite. Una volta è decisiva un'uscita di Kristian Joensen, un'altra un salvataggio sulla linea di Jonas Rasmussen, un'altra ancora un intervento con la punta delle dita dello stesso Joensen, ma al 90° non c'è nulla da fare: un colpo di testa di Hanus Jacobsen si trasforma in un assist che il nigeriano non può fallire. Al fischio finale è 2-2, ed è giustissimo così. I nerazzurri vengono dunque scavalcati dal TB/FCS/Royn scendendo a -1 dalla vetta, ma la cosa più importante è l'aver confermato il solco scavato rispetto alle inseguitrici: il KÍ, terzo in gradutatoria, è a quattro punti di distanza

NSÍ Runavík - HB Tórshavn 1-0 (vedi sintesi)
Marcatori: 12° Klæmint Olsen
Ammoniti: 64° Jens Joensen (NSÍ), 90° Bárður Hansen (NSÍ)
Espulsi: 44° Einar Tróndargjógv (NSÍ, per gioco violento)
Spettatori: 500
Ci si giocava già tanto invece a Runavík, tra due squadre decisamente deluse dall'inizio di stagione. A decidere il delicatissimo match tra gialloneri e rossoneri ci pensa però il solito Klæmint Olsen, autore di una rete FE-NO-ME-NA-LE: un colpo di tacco a mezz'aria che dà vita ad una parabola imprendibile anche per il miglior Buffon. Se qualcuno guardasse il campionato faroese, il numero 10 giallonero a quest'ora sarebbe già almeno in lizza per il Premio Puskás. Coefficiente di difficoltà: elevatissimo. Coefficiente di fortuna: quanto basta. I rossoneri però rispondono a tono, e se non trovano il gol del pari è o per le parate di Símun Rógvi Hansen o per quel pizzico di imprecisione. Nel finale di primo tempo la strada per i gialloneri si fa in salita: Einar Tróndargjógv entra in scivolata in modo pericolisissimo su Sebastian Pingel, abbattendolo come fosse un birillo. L'espulsione è inevitabile. Nella ripresa il copione è scontato, con l'assedio (sterile) da parte degli ospiti e i padroni di casa rintanati in difesa dello striminzito ma prezioso vantaggio. Con questo risultato, le due squadre ora sono appaiate a quota sei punti: possono sorridere i gialloneri che escono dalla zona retrocessione, che però è distante a malapena due punti. Può piangere soltanto l'HB, partito con ambizioni scudetto e ora in bilico tra Europa e retrocessione. Insomma, se pensiamo anche al B36, è proprio vero che se Atene piange, Sparta non ride.

EB/Streymur - 07 Vestur 0-2 (vedi sintesi)
Marcatori: 36° Ken Fagerbeg, 90+1° Jákup Sveinbjørn Olsen
Ammoniti: 16° Tór-Ingar Akselsen (07), 76° Asbjørn Heðinsson (07), 82° Petter Bjørlund (07), 84°
Árni Olsen (EB)
Spettatori: 500
Aveva tutta l'aria della sfida salvezza quella tra le due neopromosse, con lo 07 Vestur che ha avuto più difficoltà a carburare ma adesso pare aver trovare la quadratura del cerchio. Dopo il blitz della settimana scorsa a Fuglafjørður, infatti, per la banda di Trygvi Mortensen arriva un altro successo molto importante. A Streymnes i suoi ragazzi subiscono i padroni di casa per mezz'ora, con Arnar Dam due volte vicino al gol, negatogli una volta da una super-reazione di Ivan Stojkovic e l'altra dal palo. Alla fine il gol arriva, ma a realizzarlo sono gli ospiti, con Ken Fagerbeg che capitalizza un contropiede: la sua rete è in realtà un assist "sbagliato" e calibrato male al punto da trasformarsi in tiro. Nella ripresa la musica non cambia, e l'EB sbatte in continuazione contro Stojkovic, ma viene anche penalizzato dalla sfortuna e dall'arbitro, che non concede un rigore per un braccio largo in area. Alla fine lo 07 raddoppia con un altro contropiede, mostrando un cinismo invidiabile, ma in questi sei punti c'è una buona dose di fortuna. L'EB/Streymur, invece, resta a quota 4, appaiato al triste B36.

Skála - ÍF Fuglafjørður 0-0
Marcatori: -
Ammoniti: 43° Bogi Petersen (ÍF), 50° Jákup Jakobsen (S), 65° Kristoffur Jakobsen (ÍF), 77° Ólavur Mikkelsen (S)
Spettatori: -
Zero è il numero dominante nell'altro scontro salvezza. Zero gol, zero emozioni, zero cose da ricordare. Uno il punto che le due contendenti tristemente si spartiscono: buon contentino per i biancorossi che salgono a +1 sulla zona retrocessione, inutile dato per i padroni di casa, ancora saldamente ancorati all'ultimo posto e ancora gli unici con uno zero nella casella delle vittorie.










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