Gylfi Þór Sigurðsson nella straordinaria azione che porta in vantaggio i suoi (foto presa da mbl.is) |
L'Islanda torna in campo dopo il meraviglioso 3-0 rifilato alla Turchia. Impegnata nella trasferta probabilmente più facile del girone, in casa della Lettonia i giochi si rivelano ben presto più complicati del previsto. Il 4-5-1 dei padroni di casa è un muro che nel primo tempo fa vedere tutte le sue crepe, ma per far aprire la voragine decisiva bisogna aspettare addirittura 55 minuti, quando la gomitata ad Aron Einar Gunnarsson si rivela fatale per Artjoms Rudņevs, che viene espulso dall'arbitro. In realtà già era stato ammonito in precedenza, e questa cosa in un primo momento aveva fatto pensare ad un rosso per somma di ammonizioni, ma successivamente si è capito che l'espulsione è stata diretta. Comunque sia, è l'evento che fa capire a Lagerbäck & co. che è tempo di osare, se si vuole evitare di non fare bottino pieno in una trasferta da vincere assolutamente e che può essere determinante sul lungo periodo. Al 66°, con la squadra lettone sostenuta da una tiepida Riga, è il solito Gylfi Þór Sigurðsson che incanta tutti: riceve palla ai limiti dell'area, la controlla, si avvita su se stesso e poi insacca. Un pezzo alla Goran Pandev, per palati sopraffini. Libera finalmente dall'ansia e dalla paura di fallire, l'Islanda riesce a sciorinare altro bel gioco e, cosa più importante, gol. Il secondo gol, a proposito di pezzi, è poi un gran bel duetto tra Emil Hallfreðsson, che calcia col bisturi al posto dei piedi un calcio di punizione, e lo stesso Gunnarsson di cui prima, che insacca con una bella zuccata. Per il giocatore del Verona è un buon modo per lasciarsi alle spalle quest'ultimo travagliato periodo, nel quale ha dovuto dare l'ultimo saluto al padre scomparso, al quale ha dedicato una lettera che merita di essere letta. Ovviamente, ne approfittiamo per fare le sentite condoglianze a lui e alla sua famiglia. Proprio a lui i due tecnici islandesi concederanno la sostituzione all'87°, tra gli applausi di un intero che sicuramente gli è vicino. E poco dopo l'ossequio ad un uomo grande ma umile, ecco di nuovo tutti in piedi per applaudire il gol di Rúrik Gíslason, che segna così il suo primo gol ufficiale con la maglia dell'Islanda (infatti ne segnò un altro, decisivo, in una gara di quattro anni fa contro il Liechtenstein pareggiata per 1-1, ma era un'amichevole). E così l'Islanda è prima nel suo girone a 6 punti con 6 gol fatti e 0 subiti. Un percorso più che perfetto, ma che necessita di trovare conferme nell'affascinante gara di lunedì sera contro l'Olanda, ferma a 3 punti dopo aver battuto (in rimonta) 3-1 il Kazakistan. Vincere segnerebbe un primo importantissimo passo verso la qualificazione diretta, ma anche un pareggio non sarebbe assolutamente male, soprattutto se ottenuto contro una delle semifinaliste al mondiale.
Discorso totalmente diverso per la nazionale faroese, che pure totalizza sei gol, che però si dividono tra l'unico realizzato e i cinque subiti per un totale di zero punti. Certo, non c'erano grandi aspettative, però almeno un punto tra Finlandia e Irlanda del Nord (anche in questo caso trasferta possibilissima) era più che fattibile. Invece, la partita di Belfast è la dimostrazione di come gli avversari, trovato il doppio vantaggio in pochi minuti (in venti nella fattispecie), si fermino per non infierire sugli avversari. Lo fece la Finlandia e l'ha fatto oggi la nazionale nordirlandese, che però al 39° ha concesso gentilmente un rigore a Benjaminsen, che poi l'ha pure sbagliato. Considerando che poi non è successo niente di niente nel secondo tempo, c'è da essere sollevati dal fatto che martedì a Tórshavn arriverà l'Ungheria, che finora ha totalizzato solo un punto tra la stessa Irlanda del Nord e la Romania.
Il discorso non cambia per le nazionali giovanili: l'under 19 faroese sempre sabato ha perso in casa 2-0 contro la Repubblica Ceca ed è ultima con 9 gol presi e 0 fatti in due partite nel suo girone di qualificazione agli europei di categoria, il quale girone la vede impegnata ancora con l'Irlanda del Nord, la Russia e, appunto, la Repubblica Ceca. Va così e così all'Islanda delle giovanili, perché da una parte l'under 21 venerdì ha pareggiato per 0-0 in Danimarca, e quindi la settimana prossima dovrà fare molta attenzione in casa se vuole arrivare agli Europei l'anno prossimo; dall'altra, invece, l'under 19 continua ad accumulare sconfitte e figuracce: dopo il 7-3 con la Turchia e il 4-1 con la Croazia, ecco che proprio oggi è arrivato il 3-0 dall'Estonia. Insomma, un vero e proprio disastro, che non rende onore ai più grandi. Il futuro non può essere questo, e non lo sarà. Tranquilli.
Girone A
Girone F
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