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domenica 22 dicembre 2013

I 13 ricordi di questo 2013 da record...

Ogni anno, tra dicembre e gennaio, fioccano ovunque articoli sui migliori momenti dell'anno che sta finendo, puntualmente seguiti da altri articoli sulle previsioni sull'anno che verrà. Essendo una cosa molto carina ed essendo stato questo un anno davvero bellissimo per il calcio islandese, anche su questo blog appariranno due articoli sull'anno che sta finendo e l'anno che verrà. In ognuno di questi evidenzieremo 13 momenti clou, in rigoroso ossequio alla tradizione ad una tradizione islandese tipicamente natalizia, quella degli jólasveinar. Questi sono appunto 13 folletti che, secondo la leggenda, dal 12 al 24 dicembre scendono uno alla volta dalle montagne nelle città per fare scherzi agli abitanti per ripartire sempre uno alla volta dal 25 dicembre al 6 gennaio. Col passare del tempo da cattivi sono diventati buoni, tanto che la forma singolare del nome (jólasveinn) è diventata anche sinonimo di Babbo Natale e, poiché in genere questi esseri mitologici portano dolci o doni, nel nostro articolo ad ognuno di questi assoceremo un ricordo di quest'anno.
 
Ecco una simpatica rappresentazione dei 13 folletti che, ad eccezione di qualcuno, hanno tanti bei ricordi da portare...

1) Stekkjarstaur (12 dicembre) - Lui è il primo folletto ad arrivare e a lui associamo immediatamente una delle partite più importanti (se non proprio la più importante) del 2013 islandese: Slovenia - Islanda 1 - 2 del 22 marzo. Una vittoria ottenuta in rimonta sul difficile campo di Lubiana con la doppietta di Gylfi Þór Sigurðsson, senza la quale non sarebbe stato possibile approdare ai play-off per i mondiali, indipendentemente da come poi è andata a finire.

2) Giljagaur (13 dicembre) - Con lui invece entriamo nel vivo della stagione: porta con sé il ricordo della vittoria del Breiðablik in Deildabikar (ovvero la coppa di lega), ottenuta ai danni del Valur per 3-2. Si tratta di un trofeo non molto sentito, tanto che allo stadio a guardare la finale c'erano solo 384 persone! Tuttavia, vuoi per il fatto che nessuno ci tenga più di tanto, vuoi che (con tutto il rispetto) le squadre in finale non scaldavano gli animi più di tanto, si tratta sempre del primo trofeo dell'anno, oltre alla prima coppa di lega vinta dalla squadra di Kópavogur.

3) Stúfur (14 dicembre) - A lui leghiamo invece la finale di Supercoppa, giocata immediatamente dopo quella di coppa di lega. Se infatti la Deildabikar è terminata il 27 aprile, la Supercoppa si è giocata il 28, ed ha visto impegnate squadre di ben altro peso, vale a dire FH Hafnarfjörður e KR Reykjavík. Una partita bellissima e giocata a viso aperto, che ha visto trionfare l'FH per 3-1 dopo avere a lungo imposto addirittura il 3-0. Che il risultato finale del campionato sia frutto di un'orgogliosa reazione da parte degli sconfitti non è improbabile...

4) Þvörusleikir (15 dicembre) - Siamo alla sesta giornata di campionato, al 10 giugno, e si disputa il big match tra FH e KR. Termina con un pirotecnico 4-2 in favore degli ospiti che però continuano ad essere ancora sotto in classifica. Ma questa partita è importante perché è a questo punto che cambiano i rapporti di forza.

5) Pottaskefill (16 dicembre) - L'estate entra nel vivo e con essa la stagione islandese, che tra il 4 e l'11 luglio porta tre squadre al primo turno di Europa League, ovvero Breiðablik, KR Reykjavík e ÍBV Vestmannaeyjar, che affrontano rispettivamente Santa Coloma, Glentoran e HB Tórshavn. Passano tutte e tre il turno, e questo è un grande evento, dato che non sempre è andata così. Purtroppo al turno successivo, soltanto i bianco-verdi andranno avanti.

6) Askasleikir (17 dicembre ) – Poco dopo l’Europa League, ha inizio anche il secondo turno di Champions League, dove invece l’orgoglio islandese è difeso dal solo FH che prima elimina per 3-1 l’Ekranas e poi affronta alla pari l’Austria Vienna, dal quale viene eliminato e retrocesso in Europa League per 1-0: si sta preparando il terreno al miracolo sportivo dei mesi seguenti.

7) Hurðaskellir (18 dicembre) – Il sogno europeo continua quindi solo con Breiðablik e FH, e solo in Europa League. Cadono prima i bianco-verdi, eliminati al terzo turno dall’Aqtöbe ai rigori. Sfortunatamente al danno ai aggiunge la beffa, e l’eliminazione sarà seguita da un difficile finale di stagione, a cui avrà contribuito anche lo sfiancante viaggio in Kazakistan. Va meglio all’FH che giunge fino ai play-off, dove il risultato finale di 7-2 contro il Genk non deve ingannare: gli islandesi sono andati molto vicini ad una storica qualificazione. Un’impresa sfiorata quel 22 agosto, ma che di lì a poco tenterà anche la nazionale…

8) Skyrgámur (19 dicembre) – Facciamo un piccolo passo indietro e torniamo con la mente al 17 agosto, quando Fram e Stjarnan si affrontano in una magnifica finale di coppa nazionale, che noi abbiamo già avuto modo di paragonare alla finale della Champions tra Milan e Liverpool del 25 maggio 2005. Il risultato è lo stesso (3-3), ed anche il fatto che una squadra (Stjarnan) sia stata in vantaggio per tre volte, tutte e tre recuperata dall’altra (Fram), da cui è stata poi infine sconfitta ai rigori. Per il Fram si è trattato di un ritorno alla vittoria di un trofeo dopo oltre vent’anni di astinenza, per lo Stjarnan dell’ennesima occasione sprecata…

9) Bjúgnakrækir (20 dicembre) – Ormai al giro di boa, KR e FH si affrontano in quello che è un autentico spareggio per lo scudetto, ampiamente celebrato in Islanda. L’FH uscirà sconfitto malamente per 3-1 e questo chiuderà definitivamente i giochi, pochi giorni dopo la cocente sconfitta col Genk. Si preannunciava una settimana storica, ed invece abbiamo avuto modo di capire che si è trattato solo di uno storico disastro, con due fortissime delusioni. Il KR riscatta invece l’anonima stagione precedente (in cui aveva comunque vinto la coppa nazionale) e completa la rimonta ai danni dell’FH.

10) Gluggagægir (21 dicembre) – Come dimenticare la notte del 6 settembre, quella del 4-4 in Svizzera, dopo essere stati sotto di 4-1? Una rimonta in mezz’ora che ha stupito il mondo del calcio, e che ha lanciato definitivamente l’Islanda nella sua corsa al sogno brasiliano. Un sogno che ha avuto modo di continuare anche nelle partite successive che hanno portato alla qualificazione: 2-1 sull’Albania (10 settembre), 2-0 su Cipro (11 ottobre), fino all’1-1 con la Norvegia nel pieno del suo fallimento calcistico che ha regalato agli impavidi ragazzi dell’isola nordatlantica l’accesso ai play-off.

11) Gáttaþefur (22 dicembre) – A lui leghiamo forse il ricordo più indecifrabile. C’è infatti da essere più contenti per essere arrivati almeno ai play-off o più dispiaciuti per un’incontestabile eliminazione per mano della Croazia? Trovare una risposta è veramente difficile, certo è che nello spareggio con i croati il calcio islandese ha toccato uno dei suoi punti più alti. Ma se solo non avesse avuto paura di volare a Genk e a Zagabria…

12) Ketkrókur (23 dicembre) – Agli ultimi due folletti leghiamo invece due ricordi “atemporali”. Il primo ci porta a scendere in 1. Deild karla, dove è impossibile non ricordare il Völsungur, l’unica squadra della storia islandese capace di realizzare la miseria di 2 punti in tutta la stagione (anche se vige sempre il sospetto del record mondiale) e contemporaneamente capace di falsare il resto del campionato, alterando soprattutto le prime posizioni. Se infatti a settembre il Víkingur Reykjavík ha potuto festeggiare la promozione in massima serie, lo deve soprattutto ad una differenza reti gonfiatissima da quel 16-0 ottenuto proprio contro il Völsungur.

13) Kertasníkir (24 dicembre) – L’altro ricordo “atemporale” riguarda invece il Fylkir. A molti questa scelta sembrerà strana, perfino insensata. Ma forse in pochi ricorderanno che il Fylkir è stato per buona parte del campionato ultimo in classifica con una manciata di punti, prima di inanellare una serie incredibile di vittorie (scandite da qualche pareggio) che lo hanno poi portato ad una tranquillissima e meritatissima salvezza. La risposta più chiara a chi crede che gli errori di programmazione non possano essere riparati a stagione in corso…


E voi? Siete d’accordo o pensate che ci sia altro da ricordare di questo 2013?

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