Ci ritroviamo a commentare un'altra tornata di gare della Nazionale maggiore islandese, di scena in Kosovo nello scorso weekend. Dopo il ritiro a Parma, cortesia dello sponsor tecnico Erreà, la Nazionale islandese si è così recata nei Balcani per il suo match di Qualificazioni ai Mondiali 2018 in Russia. Andiamo a vedere nel dettaglio com'è andata.
(Gylfi Sigurdsson trasforma il rigore che vale il secondo gol dell'Islanda. Fótbolti.net)
Cominciamo col dire che l'Islanda ha ottenuto il risultato pieno: sono tre punti molto importanti, perché consentono ai nordici di continuare a rimanere attaccati alla Croazia, attualmente prima e senza sconfitte nel girone. Insomma, l'Islanda ha concluso nel migliore dei modi il suo girone d'andata, rispettando le aspettative e sconfiggendo a domicilio il Kosovo.
La partita si è messa subito bene, con la Nazionale nord-atlantica che sembrava aver chiuso la pratica già nel primo tempo, grazie ai sigilli di Björn Bergmann Sigurðarson (primo gol internazionale per il centravanti del Molde) e del solito Gylfi Sigurðsson su calcio di rigore. Tuttavia l'Islanda ha anche sofferto, soprattutto nella ripresa, quando il Kosovo ha trovato in apertura il gol che ha accorciato le distanze grazie a Nuhiu e ha continuato ad attaccare, facendo la partita ad ampi tratti, costringendo i nordici ad agire prevalentemente di rimessa. In ogni caso, la difesa islandese ha tenuto, grazie anche alla grande esperienza della coppia centrale Ragnar Sigurðsson-Kári Árnason, e così è arrivata un'altra vittoria.
COSA VA
Innanzitutto di positivo c'è il risultato. Vincere fa sempre bene e, sebbene la Nazionale kosovara sia la più debole del girone, c'è da rilevare come sia anche la più forte tra le Nazionali di ultima fascia. Non era scontato, insomma, vincere in un ambiente caldo come quello del Loro Borici Stadium. E' stata un'Islanda anche concreta, come al solito molto compatta e brava a coprirsi, ma anche ordinata in fase offensiva. Forse non ci si aspettava di soffrire così tanto al cospetto del Kosovo, ma c'è anche da ricordare, a parziale scusante di ciò, come il ct Heimir Hallgrímsson abbia dovuto fare a meno di diversi uomini, soprattutto in attacco. A proposito, dall'attacco arrivano due belle notizie: il già citato primo gol in nazionale di Sigurðarson, e soprattutto il ritorno in Nazionale di Rurík Gíslason, che speriamo si sia lasciato i suoi infortuni alle spalle. Nel complesso, è un risultato che dà fiducia in attesa del girone di ritorno.
COSA NON VA
Lamentarsi di una vittoria non è ammissibile, soprattutto ricordando dove fosse l'Islanda pochi anni fa e quanta strada ha fatto negli ultimi dieci anni come Nazionale. Diciamo però che ci aspettavamo di soffrire un po' meno contro una squadra come quella kosovare che, sì, tecnicamente ha anche buoni giocatori (su tutti Valon Berisha e Milot Rashica), ma che è pur sempre fanalino di coda del raggruppamento con un solo punto. E' vero che l'Islanda, per caratteristiche, non è abituata a fare la partita e punta molto sulla tenuta fisica, ma avremmo preferito che la squadra di Hallgrímsson avesse mantenuto il pallino del gioco più a lungo: insomma, la gestione del pallone non è stata perfetta, anche se c'è da dire che, pur soffrendo, non si sono viste enormi occasioni per la formazione slava. Un altro aspetto negativo da sottolineare sono gli infortuni: dalla gara con il Kosovo sono usciti malconci Traustason, Hallfreðsson e lo stesso Gylfi Sigurðsson. Nulla di grave comunque per loro, che torneranno presto protagonisti in Nazionale.
Vi ricordiamo, inoltre, che domani sera l'Islanda sfiderà l'Irlanda in amichevole. Sarà un'ottima occasione per sperimentare nuovi giocatori, in vista delle sfide che conteranno davvero.
Kosovo-ISLANDA 1-2
(26' Björn Bergmann Sigurðarson (I), 35' rig. Gylfi Sigurðsson (I), 53' Atdhe Nuhiu (K))
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