Dopo aver commentato ieri il risultato della Nazionale islandese in questa tornata di match per le qualificazioni ai Mondiali 2018, è il turno della Nazionale delle isole Fær Øer. La squadra dell'arcipelago è infatti volata ad Andorra per sfidare la selezione locale, in un match che vedeva i vichinghi favoriti. Il risultato della sfida, però, ha detto qualcos'altro.
La Nazionale faroese in piedi per l'inno nazionale
E' stato un match strano quello giocato ad Andorra La Vella: strano innanzitutto perché giocato su un terreno ai limiti del regolamento, che aveva subito le nevicate dei giorni precedenti e non adatto per giocare a questi livelli. Match strano, dicevamo, anche perché le Fær Øer si sono preparate a questa trasferta con i galloni della favorita di turno, fatto un po' inusuale per la piccola Nazionale allenata dal ct Olsen.
Probabilmente, nell'economia del risultato, ha influito il fatto che i faroesi non sono una squadra abituata ad impostare il gioco, preferendo agire di rimessa. C'è da dire tuttavia che nella prima parte di gara sono arrivate molte occasioni per la Nazionale di Olsen, che ha fatto registrare percentuali di possesso palla quasi barcellonesche (si parla di picchi sopra il 70%!), mentre Andorra si è limitata a un match estremamente difensivo, con gli andorrani che hanno provato a metterla sull'agonismo, picchiando spesso e volentieri. Il canovaccio della gara è cambiato nella seconda metà della ripresa, quando la discussa espulsione di Edmundsson ha lasciato in dieci i faroesi, che comunque non hanno mai rischiato seriamente di perdere la gara.
COSA VA
Partiamo dal fatto che non perdere per le Fær Øer è sempre positivo, al di là del fatto che questo pari sia arrivato contro una formazione tecnicamente più debole come Andorra. La prestazione a livello corale è stata buona: la squadra ha dimostrato di saper imporre il proprio gioco anche quando chiamata a far possesso palla, e non solo ad agire di rimessa. Bene Vatnhamar, che si è reinventato centrocampista puro con ottimi risultati, e nel complesso la Nazionale faroese non ha patito le assenze. In particolare, in difesa non si sono corsi particolari pericoli nonostante mancasse un pezzo da novanta come Sonni Nattestad. Dal punto di vista del gioco si può essere dunque più che soddisfatti, sebbene sia mancato il gol: è una Nazionale che sta dimostrando una crescita costante, e che sta prendendo coscienza della propria forza (relativamente a un bacino nazionale così poco esteso, chiaramente).
COSA NON VA
Ricollegandoci all'ultima frase, alla squadra dell'arcipelago è mancato il cosiddetto cinismo: far registrare un possesso palla così alto senza segnare è un vero spreco. E' l'unica cosa che si può rimproverare alla squadra per la prestazione in terra andorrana, dal momento che in difesa si è rischiato poco e che anche dopo l'espulsione subita la squadra non ha rinunciato a giocare, tanto che ha anche sfiorato la rete nonostante l'inferiorità numerica. Non ce la sentiamo neanche di rimproverare Edmundsson per l'espulsione, arrivata per doppio giallo in seguito a una simulazione: la decisione dell'arbitro è sembrata troppo severa. Resta il fatto che sarebbe stato meglio tornare da Andorra con il bottino pieno.
In definitiva, è un match dal quale si può comunque imparare molto in vista delle prossime sfide. Resta un po' di amaro in bocca per l'occasione persa, ma siamo convinti che questa Nazionale potrà togliersi altre soddisfazioni nel girone di qualificazione e, perché no, magari battere il record assoluto di punti delle isole Fær Øer in un girone eliminatorio.
Andorra-Fær Øer 0-0
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