Il match del primo marzo a Mosfellsbær fra Afturelding e Thróttur Vogar apre ufficialmente la stagione per le squadre che militano in 2.deild e 3.deild.
Veduta estiva di Mosfellsbær, comune nell'orbita della capitale Reykjavik, visibile sullo sfondo e da cui dista una decina di chilometri (visitmosfellsbaer.is)
CIEF segue con grande interesse queste categorie perché costituiscono l'humus del calcio islandese. Anche qui si formano giocatori che raggiungono palcoscenici internazionali (come il nazionale Hallgrímur Jónasson, da noi intervistato qualche mese fa) e squadre che si ritagliano uno spazio a livello nazionale. Ricordiamo il Fjölnir (fondato nel 1988, prima stagione in massima serie nel 2014) e il Víkingur Ólafsvík (fondato nel 1928, ma sbarcato in prima serie solo nel 2013) per citare i più recenti, così come le varie cenerentole che si alternano in 1.deild (Huginn, Fjardabyggd, Tindastóll, Völsungur e il Leiknir Fáskrúdsfjördur salvatosi miracolosamente lo scorso anno).
La competizione si articola, come negli anni precedenti, in quattro gironi da sei squadre l'uno, partite di sola andata. Si qualificano alle semifinali le prime qualificate di ogni girone.
Questo format, criticato ma lasciato invariato dalla KSI, non fa sì che dopo le prime due partite ci siano già squadre che tirino i remi in barca per l'impossibilità di qualificarsi. Non è raro che dei team decidano di ritirarsi a competizione in corso. Ciò, va ricordato, succede anche per le difficoltà ambientali in cui versa l'isola in questo periodo, flagellata dagli eventi atmosferici.
La Coppa di Lega tuttavia fornisce ai team la possibilità di confrontarsi, in partite ufficiali, in vista del campionato.
Lo scorso anno fu il Grotta a trionfare ai rigore sul Magni. Fu una vittoria che portò bene alla squadra dello Seltjarnarnes che giunse seconda in campionato e tornando in 1.deild dopo un anno di assenza. Anche per il Magni fu un'ottima stagione, condita da un quinto posto in 2.deild, che poteva essere qualcosa in più senza una sciagurata debacle nelle ultime giornate.
Le altre due semifinaliste sono state l' IR Reykjavik (promosso in 1.deild) e l'IH Hafnarfjörður (arrivato ai quarti nei palyoff promozione della 4.deild) a testimoniare che, chi fa bene in coppa, è facile che si ripeta anche in campionato.
Difficile stilare dei pronostici con le squadre ancora nello stato di "cantiere aperto".
Nel GIRONE A vediamo come favorito l'Afturelding che nella scorsa stagione ha dissipato la promozione con un suicidio collettivo nelle ultime giornate (così come ricordato dal giocatore/giornalista Magnus Mar Einarsson nella nostra intervista). Desta interesse il Vidir, neopromosso in 2.deild.
Nel GIRONE B occhio al Sindri, ottimo quarto posto da neopromossa lo scorso anno in 2.deild, e al Vestri (nato sulle ceneri del BI/Bolungarvik) che cova ambizioni di risalita.
Il GIRONE C, sulla carta il più debole dei quattro, è probabilmente anche quello più equilibrato. Il Njardvik sta rimpolpando le proprie fila dopo un campionato in cui ha rischiato la retrocessione in 3.deild. Seguiremo con attenzione il Tindastóll che lo scorso anno ha dominato la 3.deild con 17 vittorie su 18 partite.
Il GIRONE D è il più interessante. Vedremo lo stato di salute del Fjardabyggd, retrocesso dalla 1.deild e con in corso una crisi societaria. Pronostici apertissimi per le sfide fra Völsungur, Hottur e Magni, arrivate a centro classifica nella scorsa 2.deild. Occhio anche all'Einherji di Vopnafjörður che potrebbe essere una delle protagoniste della prossima 3.deild.
Chiudiamo con una curiosità: alla manifestazione non risulta iscritto lo Huginn, retrocesso lo scorso anno in maniera rocambolesca dalla 1.deild. Non ci sono state comunicazioni ufficiali da parte della società che comunque risulta regolarmente iscritta al prossimo campionato di 2.deild.
Nessun commento:
Posta un commento