Oggi per tutti noi è stato un ottimo risveglio. Non scriveremo la cronaca della partita che, anche se non avete visto, potete trovare su molti altri siti. Tiriamo giù queste righe per gustarci appieno il grande match di ieri sera.
Il divario tecnico in campo era lampante. Il Portogallo, nonostante la divisa stile hostess di Alitalia, è una delle squadre coi piedi più fini d'Europa e ha un certo Cristiano Ronaldo fra le proprie righe. Sulla carta non doveva esserci storia e l'Islanda doveva essere il classico agnello sacrificale.
Sono queste le partite che piacciono a noi, dove serve mettere qualcosa in più per eliminare il divario in campo. Si chiama "cuore", non è una qualità che si può allenare né si può comprare al calciomercato. Per un calciatore islandese, rappresentare la propria isola, la propria gente e la propria storia, è una scarica di orgoglio che il "cuore" lo fa girare a mille. Questo, come è successo ieri sera, a volte compie il miracolo di pareggiare i conti con chi è molto più forte, ma vive l'impegno con la propria nazionale come l'aperitivo prevacanze.
Per quanto visto in campo il risultato è giusto. L'Islanda è andata sotto e ha avuto la forza di tenere botta, rischiando di passare in vantaggio ad inizio partita con Sigurdsson e pure alla fine con Finnbogasson. Il Portogallo ha avuto il pallino del gioco per buona parte della partita, con il suo tipico gioco macchinoso, creando però poche opportunità da rete.
L'onore del primo goal nelle competizioni ufficiali è spettato al "Thor di Akureyri", Birkir Bjarnason, a coronamento di una prestazione notevole. Capitan Gunnarsson è stato il solito cagnaccio, Halldorsson il solito baluardo e pure fortunato: sull'unica incertezza, nel finale di partita, quando gli è sfuggito il debole tiro di Quaresma, la palla era in realtà già uscita.
I due centrali di difesa ci hanno procurato numerosi infarti, probabilmente disorientati dalla mancanza di un punto di riferimento nell'attacco portoghese, ma sono cresciuti nell'ultima mezzora. E' stata ottima la prestazione sulle fasce, con Skulason e Saevarsson sacrificati in fase difensiva e decisivi per tenere il fortino inespugnato. Di Bjarnason abbiamo già detto, mentre da Gudmundsson è partito assist per il goal e con le sue incursioni sulla destra è stato fra i più pericolosi. Sightorsson di testa non ha perso un pallone e ha fatto reparto praticamente da solo. Già, perché Bodvarsson è rimasto defilato per buona parte del match ed è stato autore di una prestazione abbastanza anonima. Molto più vivace è stata la prestazione di Finnbogason, subentrato nel quarto d'ora finale. Anche il nostro uomo dai piedi buoni, Gylfi Sigurdsson, non si è visto molto, ma si è sacrificato molto in fase di contenimento, dividendosi con Gunnarsson la marcatura di CR7 quando arretrava a centrocampo.
A proposito di Cristiano Ronaldo, si può dire senza remore che la sua bravura sia pari alla sua arroganza. A fine partita si è rifiutato di stringere la mano agli avversari e ha dichiarato che l'Islanda non ha proprio nulla da chiedere a questo europeo. Peccato, non sappiamo quante altre occasioni avrà per congratularsi coi nostri beniamini!
Nell'altra partita del girone l'Ungheria vince a sorpresa contro l'Austria. L'Austria domina nel primo tempo, ma i suoi attacchi sono sterili. L'espulsione alquanto dubbia di Dragovic sveglia gli ungheresi che capitalizzano al meglio le occasioni avute. Il prossimo match è Islanda - Ungheria e si gioca sabato alle 18 a Marsiglia: è già spareggio per il passaggio del turno!
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