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venerdì 13 giugno 2014

Úrvalsdeild, 7ª giornata: KR e Breiðablik piombano nell'incubo infinito, facendo godere FH e Stjarnan

In questo mese in cui l'attenzione del mondo intero si sposta in Brasile per ovvi motivi, il campionato islandese va avanti in uno stato di semi-indifferenza. Un discorso, questo, che si allarga a tutto il Nord Europa, che dal 1982 era sempre stato rappresentato almeno da una nazionale: ventidue anni dopo, l'Europa settentrionale è di nuovo senza rappresentanti, interrompendo la striscia positiva di presenze. Ma ormai è inutile piangere sul latte versato, pensando a quale onore sarebbe stato per noi (nel momento in cui queste parole vengono scritte la Croazia è appena passata in vantaggio sul Brasile all'11° grazie all'autogol di Marcelo), e quindi d'ora in avanti la questione "mondiale" forse sarà meglio mandarla in archivio. Anche perché l'Islanda vive di riflesso questa malinconia, che si riflette nella perdita di tutte le certezze del passato campionato...
Con 5 minuti di delirio allo stato puro, il KR getta al vento un'altra partita, regalando la vittoria allo Stjarnan. Tra giusto un mese ci sarà l'esordio in Champions League, dove l'urna rischia subito di essere spietata. Urge più che mai un'inversione di rotta... (foto presa da mbl.is)

La settima giornata corona il sogno del Þór Akureyri, che dopo la sconfitta in casa del Víkingur Reykjavík può finalmente vantarsi di essere di gran lunga la difesa peggiore del campionato: la media è di poco inferiore ai 2,5 gol incassati a partita! E l'imbarcata la prende anche sul campo dei rossoneri: chiuso il primo tempo dopo aver concesso al senegalese Faye una bella doppietta, nella ripresa i ragazzi di Akureyri profondono un impegno onorevole per cercare di raddrizzarla, questo bisogna dirlo. Riescono pure a ritrovare il bandolo della matassa, ma quando è troppo tardi. Il 3-2 è un risultato pesante, ma che induce a molte riflessioni: il Þór è il classico alunno che le maestre definiscono "intelligente, ma superficiale e poco attento". Ecco, la qualità c'è, e verrebbe tranquillamente fuori se l'alunno "si applicasse". Ma visto che invece ama perseverare in una fase difensiva oltre ogni ragionevole soglia di sopportazione i risultati sono ovvi: a rischio bocciatura ci sei sempre, e se continui vieni bocciato davvero. E sarebbe un peccato con una squadretta che può aspirare a molto di più. Nulla da eccepire invece sul Víkingur Reykjavík, che sta facendo un campionato dignitosissimo per una neopromossa. E se ci sarà voglia di migliorare per il futuro, le premesse ci sono tutte...

Pareggio insolito invece tra ÍBV Vestmannaeyjar e Valur, e non certo per il risultato finale col segno X. Quello che stupisce è la quantità di gol segnati: 4, cioè 2 a testa. E per un attacco asfittico come quello dei padroni di casa è un buon segno. Nonostante ciò, c'è un inevitabile rammarico: essendo riusciti a ribaltare il risultato in quattro minuti (da 0-1 all'81° a 2-1 all'85°), prendere il 2-2 al 93° è una beffa atroce. Ancora una volta si dimostra quindi l'importanza dell'avere una buona difesa: con qualche gol sul groppone in meno, i due fanalini di coda certo non sguazzerebbero nel fango in cui si ritrovano. Di questa situazione ne approfitta il Fram, da chiunque dato per spacciato alla vigilia di questa stagione. Non illudiamoci, si sta salvando non perché sia una gran forza della natura, ma semplicemente perché al momento è il meglio del peggio del massimo campionato islandese. Tuttavia, bisogna rendergli atto che ha giocato la sua onesta partita contro il Keflavík, che ormai è in piena fase di regressione dopo la partenza spettacolare. L'1-1 finale accontenta tutte e due le formazioni.

Passando invece ai pesi massimi, non possiamo far altro che constatare innanzitutto lo stato disastroso del Breiðablik, che pareggia per 1-1 sul campo di un buon Fylkir. Per i biancoverdi è il quarto pareggio consecutivo, che li "caccia" dalla zona rossa, ma la prima vittoria continua a latitare, e alla settima giornata è lecito che scatti l'allarme. Se poi volessimo essere proprio pignoli, potremmo tirare le orecchie anche all'FH Hafnarfjörður, che ormai si è deciso a voler vincere tutte le partite per 1-0: strategia finora vincente, sperando che in Europa la musica continui, l'ultima vittima in ordine di tempo è un onorevole Fjölnir, che ha il solo demerito di impiegare troppo tempo per rispondere ai colpi assestatigli. Ma l'esperienza farà il suo corso...

Ma l'allarme deve squillare fortissimo non tanto a Kópavogur, ma in quella Reykjavík che l'anno scorso festeggiò il ventiseiesimo campionato e che quest'anno rischia invece di guardare l'ennesima figuraccia internazionale (sarebbe bello poter dire che sarebbe "solo" la ventiseiesima, ma sarebbe una concessione troppo gentile che nemmeno il più ardito degli islandesi può permettersi). Certo, la partita è stata molto divertente, ma nella situazione dei bianconeri di divertente c'è ben poco. Passati in vantaggio al 20° grazie a Grétar Sigfinnur Sigurðarson, difensore centrale classe 1982 che è passato per più squadre della capitale, a farsi rimontare non ci mettono niente. Nonostante tra le fila dello Stjarnan si fosse infortunato proprio alla vigilia del match Veig­ar Páll Gunn­ars­son e a sostituirlo ci fosse lo statunitense Pablo Punyed, che insieme ai suoi compagni crea lo scompiglio tra i giocatori del KR. Il risultato? Dallo 0-1 al 37° si passa al 2-1 al 42°: cinque minuti di follia che costeranno carissimo. Infatti, nel secondo tempo la reazione bianconera sarà completamente neutralizzata da un mastodontico centrocampo come quello dello Stjarnan. Data da outsider "in seconda" dietro al Breiðablik, ora si riscopre candidata al ruolo di anti-FH e forse può dire la sua in Europa. Il KR e il Breiðablik sono scomparsi dai giochi, purtroppo...

Intanto, mentre l'articolo finisce, fischio finale per Brasile-Croazia, finita 3-1. A noi non interessa più, ma una piccola soddisfazione, anche maligna, per un rigore generoso contro chi i requisiti per stare lì non li aveva, c'è... Chissà adesso cosa canterà il signor Josip Šimunić, se qualche altro coro neonazista o il De profundis...

7ª giornata
9 giugno 2014
Víkingur Reykjavík -  Þór Akureyri 3-2
ÍBV Vestmannaeyjar - Valur 2-2

10 giugno 2014
Fram - Keflavík 1-1

11 giugno 2014
Fylkir - Breiðablik 1-1
Fjölnir - FH Hafnarfjörður 0-1
Stjarnan - KR Reykjavík 2-1

8ª giornata
15 giugno 2014
Breiðablik - ÍBV Vestmannaeyjar
FH Hafnarfjörður - Þór Akureyri
Fjölnir - Fram
KR Reykjavík - Fylkir
Valur - Víkingur Reykjavík 
Keflavík - Stjarnan

Classifica
   Squadra        PG   DR   Punti
1
FH Hafnarfjörður
7
+7
17
2
Stjarnan
7
+4
15
3
Keflavík
7
+4
12
4
Valur
7
+3
12
5
Fjölnir
7
+3
10
6
KR Reykjavík
7
0
10
7
Víkingur Reykjavík
7
-2
10
8
Fylkir
7
-5
7
9
Fram
7
-3
6
10
Breiðablik
7
-3
5
11
 Þór Akureyri        
-3 
4
12
ÍBV 
7
-5
3









8 commenti:

  1. Chiedo scusa ho sbagliato Topic, riposto qui.
    Poco spettacolo a posto del campionato islandese sembra quello marocchino la Botola League, dove si vince al massimo per 1-0 o tutti pareggi per 1-1. nulla a che vedere la la mitica Landsbankadeildin di qualche tempo fa dove vedevamo partite della media di 3 goal o 4 . Ora , per ora, non mi convince come non mi convince la seconda div.

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    1. Ciao! Da una parte sono d'accordo con te: il campionato islandese non è più spettacolare come in passato. Ma dall'altra parte sono contento così: significa che gli equilibri si stanno appiattendo, e che non c'è più uno strapotere. E questo potrebbe essere il tanto atteso segnale di crescita...

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  2. E'inutile cosa ci aspettiamo se mette in panca il miglior attaccante del massimo campionato islandese ( Bjornsson) come fa FH a segnare piu' di un goal a partita?

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    1. L'anno scorso l'FH era una squadra spregiudicata che non si faceva troppo scrupoli, ed infatti in gol ci andavano un po' tutti... Per carità, io sono uno di quelli che concordava col vecchio Boškov quando diceva "Meglio perdere una partita 6-0 che sei partite 1-0", e ritengo perciò vero anche il contrario, e cioè che è meglio vincerne sei per 1-0 che una sola per 6-0. Ma infatti la mia preoccupazione riguarda l'Europa: segnato il "classico" gol a partita, se l'FH si ferma e subisce la rimonta cosa succede?

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    2. Appunto, ma non solo L'Europa ma anche il campionato stesso; dimostrazione ne e' l'ultima partita contro il Thor in vantaggio credeva di poter amministrare l'ennesimo 1-0. gli ospiti hanno trovato il pari al 56° mi pare e poi il nulla. questo perche' la squadra ha perso lo spirito combattivo che era caratteristico del'FH.

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  3. Scusa,ma mi sembri ridicolo quando dici che la croazia non doveva essere al mondiale per dei gesti di un suo giocatore?Ma dai,per favore...

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Innanzitutto, modera i termini su un blog che non è il tuo. Tutti possono esprimere le loro idee, anche se opposte alla mie, purché ciò avvenga in modo civile. Detto questo, ci sono diversi punti che hai ignorato:
      1) Quel "suo giocatore" non ha semplicemente cantato, ma ha fatto il direttore d'orchestra ai tifosi che erano più nazisti di lui.
      2) Sempre quel "suo giocatore" è stato multato da un Tribunale di Zagabria (non sportivo) e squalificato dalla FIFA a livello sportivo. Invece, né dalla federazione croata né da un solo elemento della nazionale stessa (che sia il ct o un giocatore) ho sentito un solo commento di condanna.
      3) Il mondiale è una manifestazione sportiva, e quindi implica rispetto non solo per l'avversario ma per chiunque. Non mi sembra che la Croazia abbia dimostrato di comprendere il concetto, viste anche le accuse ridicole dopo la partita con il Brasile. A tutti gli arbitri capita una partita completamente storta, e in Italia dovremmo saperne qualcosa a riguardo...
      4) Ho sempre detto che la qualificazione è MERITATISSIMA sul campo, ma sugli spalti è stata una vergogna indecente, aggiungendo che i requisiti "morali" per partecipare ai mondiali la Croazia non li ha, così come (SECONDO ME) non li hanno Russia e Qatar per ospitare le prossime edizioni. Stop. Leggerci altro: questo è veramente ridicolo.
      5) E prima che tu o qualcun altro dica che dico questo perché magari sono invidioso, rivolgo in generale l'invito a leggere gli altri articoli sul blog: chi mi segue da tempo, sa che io non ho problemi a riconoscere la superiorità degli avversari (vedi Svizzera) o a ricredermi su alcune squadre (vedi la polemica sul Víkingur Reykjavík). Ma, a parte le prestazioni in campo che sono molto gradevoli, non mi sembra che la Croazia faccia molto per farmi ricredere, anzi...

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