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giovedì 8 novembre 2018

Un anno di freezeland.it!

Il nostro nuovo sito www.freezeland.it ha festeggiato l'anno di vita. Nonostante da allora questo blog non sia più stato aggiornato, ha continuato a raccogliere visite: ben 10.000.

Non male per un sito inattivo e segno che in archivio contiene molte informazioni preziose per le vostre ricerche.

Non abbiamo molto altro da aggiungere se non di invitarvi, nel caso non lo aveste ancora fatto, a visitare il nostro nuovo sito. Di cosa si parla? Qui trovate tutte le novità dell'ultima stagione vichinga, è un CIEF al cubo!

Adesso ci trovate anche su Instagram (#freezeland.it) e su Twitter (@FreezelandI).

sabato 4 novembre 2017

CIEF sta crescendo... Ci rivediamo su Freezeland!

Con non poca emozione siamo a scrivere queste righe, le ultime di CIEF. Questa storia, iniziata in solitaria nel lontano febbraio 2013, si conclude nel migliore nei modi. Tranquilli, non spariremo dalla circolazione. La chiusura del blog è funzionale all'apertura di Freezeland.it

Chi è costui? È il nuovo sito attraverso il quale continueremo a parlare di calcio in Islanda, Fær Øer e - udite udite - Groenlandia, oltre che di altri argomenti extracalcistici riguardanti il Nord Atlantico, migliorando ancora i contenuti rispetto a quanto fatto finora. Il passaggio a sito è necessario proprio per questo: l'aumento vertiginoso di visualizzazioni, l'evoluzione degli argomenti e l'ampliamento di uno staff appassionato e determinato in maniera vichinga. Un semplice blog non riusciva più a dare risposta a tutte le nuove esigenze.

Un grintosissimo pulcinella di mare sarà l’ambasciatore di Frislanda in giro per il mondo.

martedì 24 ottobre 2017

Effodeildin, 27ª giornata - Víkingur campione per differenza reti: beffa atroce per il KÍ!

Un finale thriller, non ci sono alttre parole. E quasi viene da piangere, perché è finita una delle edizioni dell'Effodeildin più belle che si ricordino. Le lacrime sono quelle di sollievo del Víkingur Gøta, vincitore senza trionfo nell'anno più difficile, quello della riconferma; sono lacrime di rammarico del KÍ Klaksvík, che al traguardo arriva secondo pur essendo alla pari coi primi; sono lacrime di gioia dello 07 Vestur, salvo miracolosamente nonostante il nono posto; e sono lacrime di disperazione del B68 Toftir, che non sale sul podio della 1. deild e manca clamorosamente il ritorno in massima serie. Ma sono anche le lacrime dell'ÍF Fuglafjørður più disastroso di sempre e dell'AB Argir che torna dalle tenebre dopo un solo anno.

Festa grande per il Víkingur Gøta, che vince il titolo con qualche fatica di troppo...


giovedì 19 ottobre 2017

Effodeildin, 26ª giornata - Víkingur e 07 Vestur, destini incrociati: sarà sofferenza fino alla fine

Finale sospeso che più sospeso non si può. Ecco come si presenta al gran finale l'Effodeildin: senza un campione e con una squadra che dondola su un abisso nel quale dovrebbe già essere matematicamente precipitata. In realtà, per entrambe le situazioni manca solo l'ufficialità, ma è difficile pensare ad un ribaltamento così clamoroso: insomma, se il KÍ Klaksvík vuole soffiare lo scettro al Víkingur Gøta e se il B68 Toftir vuole inguaiare lo 07 Vestur dovranno impegnarsi tantissimo e sperare in risultati favorevoli. Ma una partita sola può cambiare l'andamento di una stagione intera?

KÍ Klaksvík sull'ottovolante: a seconda dei vari risultati, può concludere il campionato in prima posizione, ma anche giù dal podio!

mercoledì 18 ottobre 2017

Talenti d'Islanda dietro le quinte, dalla seconda serie i campioni vichinghi del domani - II parte

Dopo aver passato ai raggi X le prime quattro classificate del campionato appena concluso, procediamo con quelle piazzate dalla quinta all'ottava posizione. Scorrendo la classifica si trovano peculiarità interessanti, come il Leiknir Reykjavik, autentica fucina di talenti, che si distingue appunto per i giocatori "fatti in casa".

Sævar Atli Magnússon, al termine di una partita della Coppa di Lega, è uno dei giocatori più interessanti di questo campionato (fotbolti.net)

Il Leiknir Reykjavik, quinto classificato, è radicato nel quartiere di Breiðholt, periferia della capitale e considerato, secondo i canoni islandesi, una zona disagiata. La squadra è punto di riferimento e motivo di orgoglio per tutto il quartiere proprio per la presenza consistente in rosa di giocatori cresciuti nel proprio vivaio.

lunedì 16 ottobre 2017

Talenti d'Islanda dietro le quinte, dalla seconda serie i campioni vichinghi del domani - I parte

A parte noi irriducibili di CIEF, la copertura mediatica del campionato islandese è prossima allo zero. Per scovare i giovani talenti islandesi gli osservatori sono ancora costretti a fare "all'antica", andando in loco e sfidando le intemperie sui campi dell'isola, ma questo è possibile solo per quelle società che possono permettersi una rete internazionale di osservatori.

Sindri Kristinn Ólafsson, portiere del Keflavik, uno dei giocatori più promettenti dell'Inkassodeildin 2017 (mbl.is)

Basti pensare ai recenti passaggi di Rafal Stefán Daníelsson, portiere quindicenne del Fram, attualmente in prova nell'U16 del Liverpool e Jón Dagur Þorsteinsson, presenza fissa dall'U17 all'U21, pescato nell'HK dal Fulham.

mercoledì 11 ottobre 2017

Qual. mondiali 2018, girone B: oggi come ieri, Böde (ahinoi) è sempre uno dei nostri giustizieri...

Rima amara quella del titolo, perché il girone di qualificazione faroese si chiude in un modo triste perché ancora una volta abbiamo raccolto meno di quanto seminato. A Budapest, nella sfida valida solo per l'onore del terzo posto, l'Ungheria ha la meglio sulle Fær Øer con un gol di Dániel Böde, esattamente come due anni fa. Praticamente, una sorta di giustiziere: la nazionale faroese ha subito solo tre gol nelle partite giocate nella capitale magiara, tutte messe a segno dall'attaccante classe '86. Peccato, sarebbe bastato riuscire almeno a pareggiare per arrivare alla buonissima soglia di 10 punti.

Partita non spettacolare quella di Budapest, ma ancora una volta le Fær Øer se la sono giocata da pari a pari con l'Ungheria

martedì 10 ottobre 2017

Islanda ai mondiali, un urlo tenuto in gola per quattro lunghi anni

Tremano i polsi a scrivere "Islanda ai Mondiali". Tremano perché molti di noi seguono i vichinghi fin da bambini, quando internet andava con la 56k e per trovare qualcosa sull'Islanda bisognava frugare fra gli articoletti di fondo della Gazzetta o sul Guerin Sportivo.

Trema anche la voce perché l'urlo di ieri sera lo abbiamo in gola da quattro anni, da quella maledetta notte di Zagabria dove la Croazia andò ai mondiali festeggiata da cori nazisti. Trovarsela nell'urna poteva essere l'ennesima beffa, invece saranno i croati a passare per le forche caudine dei playoff, dopo aver affrontato il girone più equilibrato e competitivo del raggruppamento UEFA: era l'unico con ben quattro squadre ad aver partecipato alla fase finale degli ultimi europei (Turchia e Ucraina oltre le già citate Islanda e Croazia) e altre due comprimarie, Finlandia e Kosovo, di tutto rispetto.

Foto di Tomasz Kolodziejski (RUV)