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venerdì 12 maggio 2017

Pepsideild 2° giornata: Valur avanti a forza 4, la zona Cesarini tradisce diverse squadre.

La seconda giornata di Pepsideild ha visto mutare quasi tutti i risultati proprio negli ultimissimi secondi. Se per Stjarnan e Valur questo ha solo voluto dire arrotondare i larghi risultati, per le altre big d'Islanda ci sono stati gioia e amarezza. Domenica sera, infatti, il KR è riuscito a strappare tre punti sul campo del Vikingur Olafsvik, mentre l'FH ha visto sfumare la vittoria proprio all'ultimo respiro. lo Stesso discorso vale per il Vikingur Reykjavik che, dopo un'ottima prestazione, ha visto sfuggire di mano tre punti meritati sul campo del Grindavik grazie (o per colpa, dipende dai punti di vista) di una realizzazione nell'ultimo minuto di gioco. Vediamo nel dettaglio l'andamento della seconda giornata.

Tifosi del KA in trasferta al Kaplakriki di Hafnarfjörður. (Fótbolti.net)

Stjarnan - ÍBV 5-0
Marcatori: Hólmbert Aron Friðjónsson (Stjarnan) 6' e 45', Jósef Kristinn Jósefsson (Stjarnan) 24', Hilmar Árni Halldórsson (Stjarnan) 70', Guðjón Baldvinsson (Stjarnan) 92'
Ammoniti: 1 per lo Stjarnan, 3 per l'ÍBV
Spettatori: 1106, Stjörnvöllur

Lo Stjarnan cala il pokerissimo sul malcapitato ÍBV, riprendendosi alla grande dopo il mezzo passo falso di una settimana fa in casa del Grindavik.

I padroni di casa partono come meglio non potrebbero e al 5' sono già in vantaggio. Il portiere degli Eyjamenn compie un brutto fallo in area di rigore e l'arbitro concede il penalty. Dal dischetto trasforma Friðjónsson spiazzando Carrillo. La partita è totalmente in mano ai giocatori della Stella, con l'ÍBV che prova ad imbastire qualche manovra ma che, puntualmente, vengono disinnescate dall'ottima retroguardia dello Stjarnan. C'è da dire che anche lo Stjarnan, per circa venti minuti, sembra quasi adagiarsi sul vantaggio, non riuscendo a creare granché. Si ha la sensazione, però, che i padroni di casa possano raddoppiare in qualsiasi momento. Ed infatti, al 24', Halldorsson semina il panico al limite dell'area dell'ÍBV e serve Josefsson che, di destro a giro, fulmina Derby Carrillo sul palo lontano. Il raddoppio mette dà ancora più sicurezza ai giocatori di mister Runar Pall Sigurdsson che ora agiscono sul velluto. Prima della fine della prima frazione c'è ancora tempo per la doppietta di Friðjónsson che dal limite dell'area piccola conclude al volo un brutto pasticcio della difesa ospite che non riesce a spazzare una palla arrivata a centro area da rimessa laterale. Il primo tempo si chiude sul 3-0.

Nella ripresa la partita ha ben poco da dire. Lo Stjarnan pensa per lo più ad amministrare il vantaggio mentre l'ÍBV prova almeno a segnare, il gol della bnaidera, senza però crederci più di tanto. La gara arriva così, stancamente, al 70' quando Il difensore Dello Stjarnan Johann Laxdal scatta sulla fascia destra, salta Friðriksson e mette al centro dove Halldorsson, lasciato completamente solo, insacca a porta vuota. Al 92' arriva anche la cinquina: la difesa dello Stjarnan spazza lunghissimo un pallone nella metà campo ospite, Avni Pepa sembra in vantaggio ma si lascia anticipare da Baldvinsson che, solo davanti a Carrillo, non sbaglia.

L'ÍBV ha fatto notevoli passi indietro rispetto all'esordio casalingo con il Fjolnir. Agli Eyjamenn è mancata la grinta e la cattiveria agonistica che avevano mostrato giocando in 10 uomini per quasi tutta la gara. Lo Stjarnan, invece, ha giocato alla grande e riprende il cammino dopo il sorprendente pareggio col Grindavik. Gli uomini di Sigurdsson hanno dimostrato di avere ottime capacità tecniche ed un buon gioco ma l'inconsistenza degli avversari ha senza dubbio ha agevolato il loro gioco.

(Fótbolti.net)
  
Vikingur Olafsvik - KR 1-2
Marcatori: Pape Mamadou Faye (Vikingur Olafsvik) 47', Skúli Jón Friðgeirsson (KR) 56', Pálmi Rafn Pálmason (KR) 93'
Ammoniti: 4 per il Vikingur Olafsvik
Spettatori: 545, Ólafsvíkurvöllur
  
All'Ólafsvíkurvöllur va in scena un match dall'esito quasi scontato, ma sul campo la differenza di valori tra le due squadre non si fa vedere e i bianconeri riescono a vincere solo a tempo quasi scaduto.

L'obiettivo dei padroni di casa è sicuramente la salvezza e il loro campionato non dipende e non dipenderà certo dai risultati contro Valur e KR. Tuttavia, le prestazioni offerte in queste prime due sfide fanno intravedere la cosiddetta luce in fondo al tunnel.
Come da tradizione, anche se con un discreto ritardo in confronto al passato, la società della penisola di Snæfellsnes ha puntato su una serie di giocatori stranieri importanti da mixare con i giovani locali e non.
Questa politica ha sempre portato la squadra a raggiungere l'obiettivo prefissato e la cessione del croato Hrvoje Tokić al Breiðablik, se non nella finalizzazione ma sull'aspetto prettamente tattico, è ben rimpiazzata da Guðmundur Steinn Hafsteinsson.

Il KR ha ormai abituato i suoi tifosi alle partenze a rilento o alle prestazioni non all'altezza.
L'acquisto del danese Tobias Thomsen convince, ma spesso non è supportato dai suoi compagni.
Óskar Örn Hauksson, vera e propria stella del club, non può giocare da solo e il risultato dei primi 180 minuti di campionato ne è la dimostrazione.

La sfida regala poche emozioni nei primi 45 minuti e al riposo si va sullo 0-0.
Poche volte si vedono in avanti gli ospiti, ma quando ciò accade Martinez è sempre bravo a farsi trovare pronto.

Al rientro dagli spogliatoi, prima azione e rete del vantaggio per il Víkingur Ólafsvík firmata da Pape Mamadou Faye, che fa partire il suo mancino appena fuori area dove nulla può Stefán Logi Magnússon tradito anche dal rimbalzo.

La partita si fa molto interessante e il KR inizia a farsi vedere con insistenza alla ricerca del pareggio.
Pareggio che arriva al 56° con Skúli Jón Friðgeirsson, in una seconda frazione che iniziava ad essere molto complicata per la formazione della capitale.

Il momentaneo 1-1 porta i bianconeri a sbilanciarsi notevolmente per ribaltare il risultato ed è qui che rischiano di essere puniti, quando pochi minuti più tardi sempre Pape Mamadou Faye è vicino alla rete del nuovo vantaggio per i suoi. Bravo ad opporsi Magnússon sul suo palo di competenza.

È da questo momento in poi che la porta del Víkingur Ólafsvík inizia a diventare stregata e quando i giochi ormai sembrano fatti, Pálmi Rafn Pálmason realizza il goal del vantaggio al 93°, sugli sviluppi di un calcio d'angolo e dopo una serie di rimpalli e spazzate mal riuscite.

Un risultato che permette di repirare alla formazione della capitale e che, alla luce dell'ennesima buona prestazione, permette comunque ai padroni di casa di guardare con fiducia alle prossime partite dove lì il risultato conterà molto e le dirette concorrenti sono già avanti di un paio di punti.

(Fótbolti.net)

FH - KA 2-2
Marcatori: Hallgrimur Mar Steingrimsson (KA) 22', Steven Lennon (FH) 36', Kristjan Floki Finnbogason (FH) 60', Asgeir Sigurgeirsson (KA) 94'
Ammoniti: 2 per l'FH, 3 per il KA
Spettatori: 1637, Kaplakriki

Al Kaplakriki si affrontano i campioni d'Islanda e la squadra che molti addetti ai lavori reputano poter essere tra le sorprese del campionato. Il KA è partito alla grande, sorprendendo nella prima giornata il Breiðablik ed è ora in cerca di conferma contro la più forte di tutte. Anche l'FH è in cerca di conferme dopo il buon inizio con l'IA ma che ha lasciato alcuni dubbi sulle fragilità difensive dei bianconeri.

L'inizio della gara non è dei più spumeggianti e bisogna attendere diciotto minuti per poter vedere la prima vera occasione, sventata ottimamente dal portiere del KA. Passano quattro minuti ed i gialloblu si portano in vantaggio: punizione dal vertice sinistro dell'area di rigore, Steingrimmsson lascia partire un destro a giro che sorprende e piega le mani al portiere faroese dell'FH Gunnar Nielsen. Un po' a sorpresa gli ospiti conducono per 1-0. Lo svantaggio si fa sentire sui giocatori bianconeri che cercano di imbastire qualcosa, affidandosi soprattutto a Steven Lennon, il loro miglior giocatore ma la difesa del KA resiste in maniera ordinata non rinunciando però ad offendere. Al 35', infatti, i gialloblu del nord ripartono velocissimi in contropiede, Nielsen, in evidente giornata no, esce sulla trequarti pur essendoci ben due compagni a tener a bada l'avanti del KA che, con un pallonetto finito troppo alto, a momenti non sorprende l'estremo difensore. Dopo la paura subita, l'FH si sveglia e un minuto dopo trova il pareggio: Halldor Orri Bjornsson dal lato corto dell'area di rigore, crossa al centro dove trova uno smarcato Lennon, il quale ha tutto il tempo di stoppare la palla e calciare di destro sotto l'incrocio dei pali alla sinistra di Rajkovic, trafiggendolo imparabilmente.

Nella ripresa i padroni di casa ripartono forte cercando la via del raddoppio ma non riescono ad impensierire la retroguardia ospite che contiene alla grande le sfuriate dell'FH.
Al 58' un colpo di testa di Halldor Orri Bjornsson su azione da corner, finisce a lato non di molto. Due minuti l'FH si porta in vantaggio, grazie all'altro gemello del gol della squadra di Hafnarfjörður: Kristjan Floki Finnbogasoin anticipa tutta la difesa del KA finalizzando di testa una punizione dalla destra ed insaccando nell'angolino basso alla destra del portiere del KA. I gialloblu subiscono il colpo e lasciano in mano ai padroni di casa le redini del gioco: l'FH colleziona diversi angoli tutti non sfruttati ed in più occasioni riescono a creare buone occasioni da gol non sfruttate. Il KA è come se fosse sparito dal terreno di gioco, non riuscendo quasi mai ad eludere l'assedio bianconero. Tutti si aspettando il terzo gol dell'FH ma, a sorpresa, è il KA trovare il pareggio all'ultimo respiro. Calcio d'angolo dalla sinistra battuto dal solito Steingrimsson, Asgeir Sigurgeirsson svetta al centro dell'area piccola e batte Nielsen che poteva uscire ed allontanare il pallone.

L'FH si mangia le mani per tre punti che potevano essere suoi con solo un po' più di attenzione. I bianconeri pagano le disattenzioni difensive (come nella prima giornata) e le difficoltà di Gunnar Nielsen, ancora non in forma. Dall'altra parte il KA porta a casa un ottimo punto, frutto di un primo tempo ben giocato; dopo lo scalpo del Breiðablik  ottenuto una settimana fa, i gialloblu regalano un'altra sorpresa, candidandosi a vera rivelazione dell'anno.

(Fótbolti.net)

Fjölnir - Breiðablik 1-0
Marcatori: Hans Viktor Guðmundsson (Fjölnir) 61'
Ammoniti: tre per il Fjölnir, 2 per il Breiðablik
Spettatori: 984, Fjölnisvöllur

Il Breiðablik deve rialzarsi dopo la pesante sconfitta casalinga subita dal KA mentre il Fjolnir è in cerca dei tre punti che non è riuscito a conquistare nelle Vestmannaeyjar nonostante la superiorità numerica per oltre un'ora. Nonostante la voglia di rivalsa di entrambe le formazioni ne nasce una partita scialba, con poche emozioni.

Nella prima fase del match le squadre si studiano, cercando di non scoprirsi troppo. La prima vera occasione arriva al 9' minuto con un tiro da lontano di Hans Viktor Guðmundsson del Fjolnir che però non centra la porta. Nella prima frazione succede poco altro: i Blikar creano maggiori trame di gioco e si vede la superiore qualità tecnica dei verdi di Kopavogur ma il loro possesso palla si infrange sul muro gialloblu dei padroni di casa che, al 36', hanno un'altra buona chance di passare in vantaggio ma viene malamente sprecata.

Nella ripresa il copione non cambia, con i verdi a impostare il gioco e il Fjolnir a ripartire. Al 50' una punizione dal limite dell'area calciata da Tokic viene sventata dal portiere di casa Ingason. Dieci minuti dopo il Fjolnir passa in vantaggio grazie alla rete di  Hans Viktor Guðmundsson.
Il Breiðablik cerca di reagire e prova ad impattare la gara anche con tentativi dalla distanza ma i gialloblu di casa rispondo colpo su colpo e riescono, a tratti, sa schiacciare gli avversari nella loro metà campo, conquistando numerosi corner che, però, non portano a nulla. Quasi allo scadere della gara Igor Jugovic riparte in contropiede per i padroni di casa, saltando mezza difesa verde e crossando al centro dove, però, i compagni di squadra non sono pronti a ricevere il suggerimento.

Si chiude 1-0 un brutta partita. I Fjolnir può essere soddisfatto della solita rocciosa prova difensiva (ancora zero gol subiti, miglior difesa dopo due giornate) ma fa una fatica terribile a concretizzare le buone occasioni da gol che gli capitano. Il Breiðablik  deve iniziare a riflettere se questa sia la strada giusta da perseguire: i Blikar sono una delle squadre più tecniche della lega ma, in un campionato molto fisico come quello islandese, potrebbero far fatica ad imporre il loro tipo di gioco. Urge immediatamente trovare delle soluzioni prima che la situazione si faccia disperata.

ÍA - Valur 2-4
Marcatori: Sigurður Egill Lárusson (Valur) 21', Guðjón Pétur Lýðsson (Valur) 34', Þórður Þorsteinn Þórðarson (IA) 39', Haukur Páll Sigurðsson (Valur) 59', Robert Jerzy Menzel (IA) 75', Nikolaj Andreas Hansen (Valur) 93'
Ammoniti: 4 per l'IA, 2 per il Valur
Spettatori: 887, Norðurálsvöllurinn

Nella splendida cornice del Norðurálsvöllurinn, baciato dal sole (nonostante fossero le 19.15 locali) e da una leggera brezza marina, va in scena una partita divertente dove a vincere sono il Valur e le difese ballerine.

Già dai primi minuti le squadre sono molto lunghe e hanno buon gioco le ali in campo a fare lunghe porzioni di campo palla al piede. Sigurður Egill Lárusson e uno strepitoso Dion Acoff per i Valsmenn, Þórður Þorsteinn Þórðarson per i padroni di casa, sono degli autentici incubi per le difese avversarie.

Nei primi venti minuti ci sono una dozzina di occasioni da goal, buona parte di marca ospite, sventate dai portieri e della cattiva mira. La partita si sblocca al 20' quando capitan Arnar Már Guðjónsson stende maldestramente uno scatenato Lárusson. Rigore netto e trasformazione dello stesso che trafigge l'ex compagno di squadra Ingvar Þór Kale.

L'IA accusa il colpo, perde la sua verve offensiva e il Valur affonda un altro colpo: i rossi fanno pressione sul possesso palla difensivo dell'IA, i difensori vanno in confusione e Guðjón Pétur Lýðsson è lesto a rubare palla ed insaccare.

Il primo tempo sembra andare in archivio con il Valur padrone della partita, ma i Valsmenn decidono di complicarsi la vita: punizione dalla trequarti di Þórður Þorsteinn Þórðarson apparentemente innocua, confusione in area e palla che finisce in rete, probabilmente senza deviazioni.

Fra primo e secondo tempo coach Gunnlaugur Jónsson prova a scuotere i gialloneri con un doppio cambio e rendere la squadra più offensiva. Entra anche il mitico Garðar Bergmann Gunnlaugsson, capocannoniere dello scorso campionato non ancora al top della forma. L'effetto però è il contrario: l'IA ha quattro giocatori sulla linea della difesa avversaria, ma la palla è sempre sui piedi degli ospiti.

Davanti a Kale è un assedio. Dopo un paio di azioni personali di Acoff è Haukur Páll Sigurðsson a rompere nuovamente il ghiaccio.

Il film è lo stesso del primo tempo. Il Valur è padrone del gioco, l'IA accorcia le distanze grazie ad una gentile concessione degli ospiti: altra punizione innocua dalla trequarti, Einarsson esce male e viene ostacolato da un compagno di squadra, il difensore polacco Menzel insacca di testa a porta sguarnita.

La partita si accende, fioccano i cartellini gialli, l'IA si riversa in attacco e il Valur ribatte colpo su colpo. In pieno recupero il danese Hansen, al secondo goal in due partite da subentrato, chiude la partita in contropiede.

L'IA incassa un altro 2-4 casalingo da una squadra di alta classifica. La perdita di Ármann Smári Björnsson, colosso difensivo con esperienza internazionale, non è facile da sostituire. I gialloneri, anche senza giocatori di primo piano, vantano una buona organizzazione che probabilmente li porterà ad una salvezza un po' più travagliata di quella ottenuta lo scorso anno. Viceversa, il Valur ha un potenziale offensivo fra i migliori del campionato, ma paga dazio in difesa. Al prossimo turno arriva l'FH, sarà il miglior test per saggiare le ambizioni dei Valsmenn.

(Fótbolti.net)
Vikingur Reykjavik - Grindavik 1-2
Marcatori: Geoffrey Castillon (Vikingur Reykjavik) 25', Alexander Veigar Þórarinsson (Grindavik) 67', Andri Rúnar Bjarnason  (Grindavik) 93'
Ammoniti: 4 per il Vikingur Reykjavik, 3 per il Grindavik
Spettatori: 965, Vikingsvöllur

In questa partita i affrontano due delle più grandi rivelazioni della prima giornata: Il Vikingur ha infatti superato i cugini del KR nel derby della capitale, mentre il Grindavik ha costretto al pareggio una delle più forti compagini dell'isola, lo Stjarnan.

Il Vikigur prende immediatamente in mano le redini del gioco e nella prima frazione di gara schiaccia nella propria metà campo gli ospiti che riescono solamente a difendersi. I rossoneri giocano un gran calcio e costruiscono diverse occasioni da gol ma solo 26' riescono a sfondare il fortino del Grindavik grazie alla rete di Geoffrey Castillon. Il vantaggio dei padroni di casa non scuote dal torpore i gialloblu che continuano a difendersi ad oltranza con un trapattoniano 5-4-1. Al 37' il Vikingur segna il 2-0 ma il gol viene annullato dall'arbitro: difficile capire se la decisione del direttore di gara sia giusta o meno.

Nella ripresa il furore agonistico dei rossoneri cala leggermente, forse a causa della convinzione di aver giocato molto bene. Il Grindavik, pur continuando a difendersi, cerca qualche sortita offensiva ed al 66' riesce a trovare il pareggio con  Þórarinsson. Il pareggio degli ospiti sveglia i rossoneri che ripartono a testa bassa in cerca del gol del 2-1 ma, priprio all'ultimo respiro, è il Grindavik a trovarlo, grazie al solito Arnor Runar Bjarnason, vero trascinatore della squadra del sud.

Il Vikingur R ha avuto il demerito di sentirsi appagato del bel gioco espresso nella prima frazione, mentre il Grindavik, in maniera a dire il vero un po' casuale, è riuscito a trovare i gol che lo proiettano nelle zone tranquille della classifica.

(Fótbolti.net)

La classifica dopo due giornate è la seguente


Il Valur è in testa, unica squadra a punteggio pieno inseguito da ben sei club a quota quattro punti. Nella zone calde a sorpresa si trova il Breiðablik e l'IA

Il prossimo turno (gli orari sono quelli italiani)


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