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martedì 16 maggio 2017

Inkasso-deildin, 2° giornata: la paura va oltre il novantesimo! Selfoss a valanga, Fylkir in scia

Gli appassionati che seguono la seconda serie non potranno certo lamentarsi della mancanza di emozioni. La seconda giornata ha regalato ben quattro partite su sei decise oltre il novantesimo e una, Thor - Selfoss, in cui negli ultimi minuti c'è stata la tripletta: goal, espulsione, rigore sbagliato.

Vincono tutte le favorite, ma Throttur e Fylkir battono le due neopromosse all'ultimo respiro. Nessun problema per il Keflavik, mentre i protagonisti di giornata sono gli amaranto del Selfoss che passeggiano in casa di un Thor troppo brutto per essere vero. A questo link potrete assistere alla disfatta della squadra di Akureyri e godervi un grande James Pew in versione Bruce Lee.

Concitata fase di gioco in Thor - Selfoss (akureyri.net)

ÍR - Þróttur R. 1-2
Marcatori: 69' Emil Atlason (Throttur), 77' Daði Bergsson (Throttur), 91' Jón Gísli Ström su rigore (IR)
Ammoniti: 2 per l'Ir, 1 per il Throttur
Spettatori: 203, Hertz völlurinn

La sfida fra biancoblu e biancorossi è un inusuale derby di Reykjavik. La partita è caratterizzata da un forte vento che obbliga le due squadre a giocare palla a terra. Non tutti i piedi in campo sono baciati dalla Dea Tecnica per cui le emozioni in campo latitano, contrariamente ai palloni che finiscono in tribuna.

Nel secondo tempo, con il Throttur a favore di vento, la situazione cambia e la squadra di Gregg Ryder si fa più arrembante e rompe l'equilibrio con Atlason, bravo ad approfittare di una dormita collettiva della difesa ospite. Poco prima l'IR aveva sciupato una buona opportunità con il senegalese Sergine Modou Fall, stella della squadra finora poco brillante.

Quasi all'80 Bergsson sigla lo 0-2 e questa volta a dormire è anche il portiere, oltre i propri difensori. L'IR si riversa in attacco e allo scadere conquista un calcio di rigore che il suo bomber Jón Gísli Ström (scorsa stagione 22 goal in 21 partite) realizza con freddezza. Prima del fischio finale i padroni di casa sfiorano traversa e pareggio.

Il Throttur può essere contento solo dei tre punti. L'IR lotta, ma i piedi sono quelli che sono e la classifica dice ancora zero punti.

Fram - Haukar 2-2
Marcatori: 27' Arnar Aðalgeirsson (Haukar), 75' Björgvin Stefánsson (Haukar), 83' Simon Kollerup Smidt (Fram), 95' Ivan Bubalo su rigore (Fram)
Ammoniti: 2 per il Fram, 3 per l'Haukar
Espulsi: 95' Hilmar Trausti Arnarsson per doppia ammonizione (Haukar)
Spettatori: n.d., Laugardalsvöllur

E' un match da cerchio rosso sul calendario fra due potenziali sorprese del campionato che infatti non deludono le attese. E' una partita da cardiopalma, giocata a ritmi altissimi e con due protagonisti assoluti: la punta Björgvin Stefánsson per l'Haukar, l'ala danese Simon Smidt per il Fram.

Il primo, oltre a confezionare l'assist per il primo goal e siglare il secondo, è stato un pericolo costante per la difesa avversaria. Il secondo, arrivato dall'IBV a febbraio, sigla l'1-2 con una punizione magistrale e innesca tutte le azioni più pericolose dei suoi.

L'Haukar si mangia le mani per non aver approfittato del doppio vantaggio. Il rammarico è ancora più forte per aver subito il pareggio nel recupero su rigore. Nonostante il parapiglia che si è scatenato, la decisione dell'arbitro è stata corretta.

Il Fram ottiene un punto che vale oro e soprattutto dimostra di avere le carte in regola per disputare una buona stagione. Fino a poco tempo fa, immaginare una rimonta del genere era impensabile.

I giocatori del Fram esultano dopo un goal nella scorsa stagione (fram.is)

HK - Leiknir R. 3-2
Marcatori: 17' Árni Arnarson (HK), 32' Atli Fannar Jónsson (HK), 36' Ragnar Leósson (Leiknir), 56' Halldór Kristinn Halldórsson (Leiknir), 92' Ágúst Freyr Hallsson (HK)
Ammoniti: 2 per l'HK, 6 per il Leiknir
Spettatori: n.d., Korinn

Altro giro, altra partita spettacolare, fra le due squadre più giovani del campionato (sia in termini di fondazione che di media età della rosa). A Kopavogur il clima era molto caldo (al chiuso del Korinn, fuori il tempo era pessimo), in campo c'erano molti ex e in tanti hanno rischiato l'infarto.

E' stata un'autentica battaglia (8 ammoniti), combattutissima e incerta fino all'ultimo secondo. L'HK è sempre stato davanti, ma deve ringraziare il proprio portiere, il giovane Andri Þór Grétarsson (classe 1998, nel giro dell'U19 islandese), per almeno tre interventi provvidenziali.

Viceversa il Leiknir può prendersela solo con se stesso per aver subito i primi due goal su calcio d'angolo e per aver sciupato diverse occasioni.

Per i biancorossi la ciliegina sulla torta è stato il goal di Ágúst Freyr Hallsson, entrato da pochi minuti, in pieno recupero con un siluro da 30 metri. Se ci riprova, non siamo così convinti che ci riesca di nuovo.

L'HK festeggia la bella ed insperata vittoria contro il più quotato Leiknir Reykjavik (da facebook.com profilo dell'HK)

Grótta - Fylkir 1-2
Marcatori: 16' Andri Þór Magnússon (Grotta), 28' Hákon Ingi Jónsson (Fylkir), 92' Arnar Már Björgvinsson (Fylkir)
Ammoniti: 2 per il Grotta, 2 per il Fylkir
Spettatori: n.d., Vivaldivöllurinn

Il "testa coda" fra il neopromosso Grotta e il retrocesso Fylkir dà vita ad una partita maschia, bloccata dal muro eretto dai padroni di casa.

Sorprendentemente è il Grotta a passare in vantaggio, su calcio d'angolo, ottenuto dopo una delle sue rare sortite dalla propria metà campo. Il Fylkir reagisce rabbiosamente. Prima centra una traversa con Andrés Már Jóhannesson e poi pareggia con il bomber Jonsson.

Il secondo tempo procede sulla falsariga del primo. Il Grotta presidia la propria metà campo, correndo pochi rischi e innervosendo gli avversari. La pressione degli arancioni sale fino ad ottenere il sospirato goal vittoria, anche questo ottenuto su calcio d'angolo.

I nerazzurri ricordano molto la loro "versione 2015" quando puntarono tutto sulla difesa per raggiungere la salvezza. La stagione si concluse con la retrocessione. Per il Fylkir è un ottimo risultato, ottenuto su un campo che darà grossi grattacapi a tutti. 

Keflavík - Leiknir F. 3-0
Marcatori: 41' e 74' Jeppe Hansen (Keflavik), 85' Jóhann Birnir Guðmundsson (Keflavik)
Ammoniti: 1 per il Keflavik
Spettatori: 340, Nettóvöllurinn

Gli aeroportuali portano a casa tre punti in una partita bloccata fino al 40'. I biancorossi dell'est schierano dieci giocatori davanti al proprio portiere, non tentano neppure qualche affondo e già a metà primo tempo perdono tempo nelle rimesse laterali con l'arbitro che minaccia cartellini gialli.

Il Keflavik esercita un possesso palla stile Barcellona, ma le occasioni latitano e il Leiknir rischia poco. A far saltare il banco è un cross pennellato dal Grizelj che pesca Hansen in area bravo ad insaccare di testa in mezzo ad un nugolo di avversari.

La squadra di Fáskrúdsfjördur si scioglie come neve al sole. Non ha un piano B oltre la difesa ad oltrenza, si aprono gli spazi e le maglie nere si avventano come avvoltoi verso la porta biancorossa. Solo le parate del portiere polacco Robert Winogrodzki e l'imprecisione di Hansen ritardano il raddoppio, con lo stesso danese che raccoglie un cross di Tomas Oskarsson, si libera in area e sigla il suo terzo goal in due partite.

I biancorossi continuano ad essere non pervenuti cosicché prima del novantesimo c'è gloria anche per l'intramontabile Jóhann Birnir Guðmundsson. A quasi 40 anni, alla quattordicesima stagione al Keflavik dopo un intermezzo in giro per l'Europa, si toglie la soddisfazione di partire da centrocampo palla al piede, scartare avversari come birilli e chiudere la partita sul 3-0.

Il Keflavik rilancia la propria classifica, il Leiknir dovrà disputare ben altre partite per provare a salvarsi.

Il presidente del Keflavik dà il benvenuto ad uno dei nuovi acquisti di febbraio (facebook.com)

Þór - Selfoss 1-4
Marcatori: 2' Sindri Pálmason (Selfoss), 38' James Mack (Selfoss), 42' Jóhann Helgi Hannesson (Thor), 54' Andrew James Pew (Selfoss), 93' Haukur Ingi Gunnarsson (Selfoss)
Ammoniti: 2 per il Thor, 5 per il Selfoss
Espulsi: 94' Andrew James Pew per gioco pericoloso (Selfoss)
Spettatori: 377, Þórsvöllur

Akureyri si tinge di amaranto, il colore della maglia dei giocatori del Selfoss. Il Thor, che dovrebbe essere una delle potenze del campionato, rende poco onore al nobile nome che porta facendosi umiliare davanti al proprio pubblico.

Il Selfoss difende bene, fa girare palla e colpisce ogni volta che affonda (secondo e quarto goal) e su calcio piazzato (primo e terzo goal). Il Thor è sterile in attacco e da incubo dietro: la difesa passa freneticamente da tre a quattro e viceversa, concedendo ampi spazi ai veloci attaccanti avversari.

Sembra ancora acerbo il giovane portiere Aron Birkir Stefánsson, classe 1999 e 5 presenze nell'U17 islandese, che stecca le uscite sui goal da piazzato e impreciso in alcuni interventi.

Da cineteca il colpo di karate per il quale James Pew viene espulso in pieno recupero: manca palla e giocatore che però rotola a terra e trae in inganno l'arbitro. Il rigore fa la fine delle ambizioni biancorosse: si infrange sul palo.

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