Si sa che la statistica va bene per gli almanacchi però, anche in un mondo funambolico come quello del calcio, i numero hanno il loro peso. Ai nastri di partenza della 22° finale della Coppa di Lega, il KR si presentava per l'ottava volta, da campione uscente e con un bilancio di sei vittorie e una sola sconfitta (nel 2004 contro l'FH per 2-1). Il Grindavik era alla sua seconda finale dopo la sorprendente vittoria ottenuta per 4-0 contro il Valur nel lontano 2000.
Il KR festeggia la vittoria della settima Coppa di Lega (fotbolti.net)
Il KR è approdato in finale dopo aver stentato nelle prime partite del girone e aver cambiato decisamente marcia dopo il 4-0 rifilato all'IBV. Folgorante è stato l'inserimento della punta danese Tobias Thomsen, tre goal in quattro partite, con il sostegno di due spalle, Óskar Örn Hauksson e Kennie Chopart, in forma stellare.
Più costante il Grindavik che si è presentato in finale addirittura da imbattuto, strappando risultati positivi anche in maniera fortunosa come successo contro il KA in semifinale.
La partita, che doveva essere disputata all'aperto, è stata giocata indoor a causa del maltempo che sta flagellando l'Islanda in questi giorni. Spiccano in panchina le presenze di molti primavera, segno che le due rose sono ancora in costruzione. Tuttavia entrambe le formazioni titolari sono presumibilmente molto simili a quelle che vedremo in campionato e si fronteggiano con un 3-4-3 speculare, pronto a diventare un 4-5-1 nel Grindavik.
Grindavik:
Kristijan Jajalo;
Grindavik:
Kristijan Jajalo;
Nemanja Latinovic- Björn Berg - Gunnar Brynjar;
Ásgeir - Sam Hewson - Hákon Ívar - Marínó Axel;
Aron Freyr - Andri Rúnar - Magnús;
KR Reykjavik:
Stefán Logi;
Skúli Jón - Indriði - Arnór Sveinn;
Morten Beck - Pálmi Rafn - Finnur Orri - Ástbjörn;
Óskar - Tobias Thomsen - Kennie Chopart;
Marcatori: 30° Óskar Örn Hauksson (KR), 62° e 81° Tobias Thomsesn (KR), 93° Astbjörn Þórðarson (KR)
Ammoniti: 1 per il Grindavik, 1 per il KR
Spettatori: 350° a Egilshöll
Dopo cinque minuti di studio, il KR prende il comando delle operazioni e inizia un lungo assedio al fortino gialloblu. Il Grindavik soffre soprattutto sulle fasce dove i due terzini a tutto campo Morten Beck e il giovanissimo Ástbjörn Þórðarson (classe 1999, schierato a sorpresa dall'inizio) affondano con estrema facilità.
Il portiere bosniaco Kristijan Jajalo e l'imprecisione degli avanti bianconeri tengono a galla il Grindavik che però capitola al 29°: Pálmi Rafn Pálmason su punizione smarca ottimamente Óskar Örn Hauksson che da posizione defilata insacca. E' un goal dell'ex: per lui tre stagioni al Grindavik ad inizio carriera, dal 2004 al 2006.
Il Grindavik reclama in due circostanze: al 27° Andri Rúnar Bjarnason viene fermato per fuorigioco mentre era lanciato a rete, al 33° per un atterramento in area. In entrambe le circostanze però la decisione dell'arbitro sembra corretta. Fatta salva una punizione sempre di Andri Rúnar Bjarnason al 43°, sono le uniche occasioni che i gialloblu riescono a costruire. Il KR chiude il primo tempo con il 70% di possesso palla.
Nel secondo tempo il Grindavik prova a cambiare marcia, ma non va oltre la conquista di due calci d'angolo. Intorno al 60° il KR riprende le redini del gioco e raddoppia grazie ad una papera collettiva della difesa avversaria, fino a quel momento impeccabile: capitan Gunnar Þorsteinsson svirgola un pallone nella propria area, Jajalo di pugno respinge malamente sui piedi di Thomsen che non può far altro che insaccare.
Il Grindavik reagisce rabbiosamente, riversandosi nella metà campo avversaria ed esponendosi ai contrattacchi del KR. Tuttavia il possesso palla dei gialloblu è sterile e si ha l'impressione che manchi l'ultimo passaggio per affondare il colpo: i guantoni di Stefán Logi Magnússon rimangono intonsi.
All'82° la squadra della capitale chiude i conti. La difesa del Grindavik è scoperta, Kennie Chopart la apre e Thomsen la infilza, segnando a porta vuota.
A ridosso del novantesimo entrambe le squadre effettuano una girandola di cambi, dando spazio ai giovanissimi ed è proprio un giovanissimo a calare il poker: Ástbjörn Þórðarson, unico dei più giovani in campo dall'inizio, finalizza un bel cross del neoentrato Axel Sigurðarson.
I bianconeri festeggiano così il settimo sigillo in Coppa di Lega, il secondo consecutivo dopo il 2-0 nel derby dello scorso anno con il Vikingur, sorpassando l'FH fermo a quota sei.
Per la squadra più titolata d'Islanda è un inizio incoraggiante dopo le delusioni degli ultimi anni: lo scudetto manca dal 2013, la Coppa d'Islanda dal 2014. La Coppa di Lega può considerarsi un palliativo e comunque la statistica non aiuta. Dal 1996 (primo anno in cui si è disputata la Lengjubikarinn) ad oggi solo cinque volte chi l'ha vinta ha festeggiato anche lo scudetto: nel 1996 l'IA, nel 1997 l'IBV, nel 2004, 2006 e 2009 l'FH.
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