La Coppa di Lega arriva al secondo giro di boa segnando pochi imprevisti sui campi e meno problemi meteorologici rispetto allo scorso anno, quando forti tempeste avevano imperversato per tutta l'isola, riducendo la Coppa di Lega ad un indigesto spezzatino.
Sveinn Aron Guðjohnsen, secondo da destra, insieme ai suoi compagni dell'HK (da kopavogsbladid.is)
I sei incontri disputati hanno consegnato risultati in linea con le aspettative, segno che le squadre stanno lentamente prendendo forma:
Huginn - IBV 1-3: gli isolani in formazione rimaneggiata hanno facilmente la meglio sui gialloneri dell'est, concedendo il goal della bandiera a due terzi di gara quando il risultato era già sullo 0-3. Muovono i primi passi gli ultimi rinforzi: il giovane terzino inglese Jonathan Barden e l'esperto difensore centrale albanese Avni Pepa. Il primo è l'ennesimo giocatore prelevato dall'IBV nelle leghe minori americane. Il secondo è probabilmente l'acquisto più importante per la squadra: Avni Pepa, una lunga militanza in prima serie norvegese alle spalle. Viste le grosse difficoltà difensive della scorsa stagione, è un ottimo colpo.
Breidablik - KA 2-1: vale a dire la replica della finale dello scorso anno. Nonostante la categoria di differenza, il KA si dimostra come sempre avversario tenace. Le due squadre si fronteggiano schierando quasi tutti i giocatori migliori, dando vita alla partita più interessante sotto il profilo della qualità e il Breidablik riesce ad avere la meglio a fatica grazie alle sue stelle. Il KA rimane in dieci uomini per quasi tutta la partita: rosso diretto al 5' per il centrocampista Bjarnason, con Atli Sigurjonsson che trasforma il successivo rigore. I gialli di Akureyri mai domi battagliano davanti alla propria area e ripartono appena possibile, raggiungendo il pareggio al 54' con Elfar Árni Aðalsteinsson, al secondo goal in due partite. Il solito Jonathan Glenn firma il goal vittoria al 78' con il KA che aveva già fatto entrare in campo buona parte delle sue giovani riserve. Insomma, per i biancoverdi di Kopavogur è un inizio di campionato non semplice.
Grindavik - HK 1-1: pareggio anonimo fra due anonimi partecipanti della scorsa 1.deild. L'anno scorso queste due squadre avevano terminato la seconda serie rispettivamente al quinto e ottavo posto e, in queste settimane di calciomercato, non hanno operato trasferimenti particolari. Un goal per tempo e tutti soddisfatti. Unica nota di colore, la presenza in campo di una decina di under20 nelle due compagini, fra i quali spicca un figlio d'arte: Sveinn Aron Guðjohnsen, classe 98, figlio del mitico Eidur e ovviamente attaccante.
Fylkir - Vikingur Olafsvik 2-2: quattro goal e tante emozioni. A Egilshöll si sono affrontate due squadre vivaci che nel prossimo campionato riserveranno sicuramente qualche sorpresa. Il Fylkir finora ha cambiato poco, concentrandosi su due acquisti, entrambi dall'IBV: l'ala sinistra Vidir Thorvardarson e soprattutto la punta spagnola "Sito" Seoane", protagonista coi suoi goal della salvezza. Il Vikingur Olafsvik risponde con un undici imbottito di stranieri e giovani, molti dei quali artefici della cavalcata verso l'Urvalsdeild. Nonostante il predominio territoriale del Fylkir, sono i gialloblu dello Snaefellsnes ad andare due volte in vantaggio. Per coach "Herminator" Hreiðarsson, riconfermato sulla panchina arancione, è già tempo di sfoderare le sue caratteristiche vene giugulari. Per la classifica marcatori sul taccuino marcatevi questi due nomi, oggi entrambi a segno: il già citato Sito e il croato Hrovje Tokic, arrivato l'anno scorso a metà stagione e autore di 12 goal in 8 partite di 1.deild.
Leiknir Reykjavik - Fjölnir 1-0: il derby fra le due cenerentole della capitale che stanno vivendo due momenti completamente diversi. Da una parte i bad boys del Leiknir che, nonostante la retrocessione, stanno confermando la formazione dello scorso anno con pochi mirati innesti. Dall'altra il Fjölnir che è un cantiere aperto, ha una rosa sterminata nonostante in queste settimane abbia perso tutti i suoi pezzi pregiati (Magee tornato in Inghilterra, Sigurdarson finito al Tromso, Chopart preso dal KR). La differenza si vede ed è suggellata da Kolbeinn Karason a metà primo tempo. Il Leiknir Reykjavik continua nel suo ottimo precampionato e si candida a tornare rapidamente in massima serie. Per il Fjölnir suona un altro campanello d'allarme. E' la seconda sconfitta di fila dopo la batosta subita contro l'FH e gli altri brutti risultati accumulati in Reykjavik Cup. Serve cambiare marcia sennò si preannuncia un campionato di sofferenze.
Vikingur Reykjavik - Haukar 4-2: partita a senso unico. Il Vikingur Reykjavik dilaga nel primo tempo e sul 4-0 molla gli ormeggi. L'Haukar non riesce a replicare l'ottima prestazione della scorsa settimana col KR e rischia di rimediare una figuraccia. La seconda squadra di Hafnafjordur ha fra le medie età più basse della 1.deild e sta mettendo in mostra dei giocatori interessanti. Il Vikingur Reykjavik invece si conferma fra le squadre che più si sono rafforzate in questa prima parte di campionato. In vetrina la coppia d'attacco Gary Martin (sfilato al KR) e Viktor Jonsson (bomber della scorsa 1.deild con 19 goal in 22 partite) segnano tre dei quattro goal e si candidano a pericolo numero uno per le difese dell'Urvalsdeild.
Valur - Fram 2-2: derby fra due nobili della capitale. Nonostante la categoria di differenza, ne esce un pareggio insperato per gli azzurri del Fram, lontani da troppi anni dai fasti di un tempo. Il Valur si presenta con una formazione ricca di seconde linee, sottovalutando l'avversario, e la logica conseguenza è il clamoroso vantaggio del Fram al 21' con Ingólfur Sigurðsson. Ci pensa Daði Bergsson con una doppietta a rilanciare le ambizioni del Valur, ambizioni che vengono spente all'83 dal pareggio di Eyþór Helgi Birgisson. Merita una parentesi Daði Bergsson che prova a rilanciarsi in patria dopo aver tentato un'esperienza sul continente con gli olandesi del NEC. Gli arancioverdi di Nimega non portano particolarmente fortuna agli islandesi: pochi mesi fa si è ritirato per motivi personali Kristján Emilsson, giovane promessa del calcio vichingo e già convocato in nazionale maggiore.
Valur - Fram 2-2: derby fra due nobili della capitale. Nonostante la categoria di differenza, ne esce un pareggio insperato per gli azzurri del Fram, lontani da troppi anni dai fasti di un tempo. Il Valur si presenta con una formazione ricca di seconde linee, sottovalutando l'avversario, e la logica conseguenza è il clamoroso vantaggio del Fram al 21' con Ingólfur Sigurðsson. Ci pensa Daði Bergsson con una doppietta a rilanciare le ambizioni del Valur, ambizioni che vengono spente all'83 dal pareggio di Eyþór Helgi Birgisson. Merita una parentesi Daði Bergsson che prova a rilanciarsi in patria dopo aver tentato un'esperienza sul continente con gli olandesi del NEC. Gli arancioverdi di Nimega non portano particolarmente fortuna agli islandesi: pochi mesi fa si è ritirato per motivi personali Kristján Emilsson, giovane promessa del calcio vichingo e già convocato in nazionale maggiore.
In attesa del terzo turno, che comincerà il tre marzo, ci duole evidenziare un dato: i giocatori più in luce sono soprattutto stranieri, pochi sono i giovani islandesi che stanno emergendo in questa prima fase di stagione dove è più facile trovare spazio. Il motivo non è di per sé negativo: la maggior parte dei giovani più promettenti già militano in società straniere e, al momento, non sembra che il campionato possa offrire spunti interessanti in questo senso. Il buon Lars si sta fregando le mani.
Blog molto interessante , lo leggo da un pò .... Una domanda , questa coppa si gioca in indoor vero ?
RispondiEliminaCiao Davide!
RispondiEliminaSi, la coppa è giocata indoor per concentramenti poiché in tutta l'Islanda ci sono solo sette campi coperti. A volte è capitato che, tempo permettendo, le fasi finali siano state giocate all'aperto.
Fabio
Nelle Faer Oer invece giocano all'aperto, che nevichi, piova, ci sia il sole e tiri vento (che tra l'altro è quello che succede di solito). Grande Vikingur Gota!!
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