Terminati finalmente gli esami, è tempo di tornare ad occuparci seriamente del nostro amato calcio islandese, ed in particolare del campionato più sacrificato in quest'ultimo mese: la 1. deild. L'ultima volta che ne abbiamo parlato risale al mese di maggio, alla seconda giornata di campionato: da allora molto è ovviamente cambiato, ma qualcosa è anche rimasto così com'era. Per fare un esempio, il Þróttur continua ad imporre la sua egemonia, insidiato non da molto lontano da un buon gruppetto di inseguitrici, mentre il BÍ/Bolungarvík continua a soffrire in fondo alla classifica, ma le sue concorrenti sono talmente scadenti che lo mantengono ancora in gioco.
Sono due facce, forse, della stessa medaglia, perché l'una è sicuramente una favola, mentre l'altra è un incubo incredibile ma preannunciato. Cosa hanno in comune Þróttur e BÍ/Bolungarvík? Più di quanto possa sembrare, dal momento che soltanto due anni fa la situazione era completamente invertita, coi rossoneri che navigavano in cattive acque e la squadra dei fiordi occidentali vicina al podio. Due anni dopo, i primi sognano concretamente la promozione, i secondi temono altrettanto concretamente la retrocessione. Paradossi di uno sport come il calcio che sfugge a qualsiasi logica, ma in cui ogni effetto ha spesso la sua causa: dove c'è programmazione, prima o poi i risultati arrivano. E chi ha programmato meglio risulta fin troppo evidente, anche perché il campo non fa nulla per nasconderlo. Non è un caso che gli uomini della capitale passino per 2-1 su un campo, quello dell'Haukar, inviolato da quasi un anno in campionato: era infatti l'8 agosto 2014 quando con un folle primo tempo il Leiknir ribaltò l'iniziale doppio vantaggio dei padroni di casa; quel 3-2 spalancò al Leiknir le porte per un finale di stagione glorioso. Che sia un ricorso storico, lo sapremo solo vivendo. In quello stesso periodo, si consumavano le ultime gioie del BÍ/Bolungarvík, che a fine mese sarebbe piombato in uno stato di profondissima crisi interrotta da vittorie più che sporadiche. Se l'anno scorso la salvezza arrivò per il rotto della cuffia, quest'anno la luce in fondo al tunnel non c'è proprio: il 3-0 subito in casa del Fjarðabyggð è forse il punto di non ritorno in questo crollo verticale, visto che proprio il Fjarðabyggð è il corrispondente del BÍ/Bolungarvík nelle spopolatissime zone orientali dell'Islanda. Una squadra emergente spinta da un incredibile entusiasmo e da una straordinaria voglia di fare: la sua promozione sarebbe la favola più bella che il calcio islandese possa raccontare.
Le altre concorrenti, pur apprezzabilissime perché provenienti da zone lontane dall'onnipresente Reykjavík, sono infatti volti già noti al grande pubblico. Il Víkingur Ólafsvík è infatti un abituale frequentatore della nobilità calcistica islandese, nonostante anch'esso abbia sede in un piccolissimo paese di pescatori: eppure, è lì, al secondo posto, a lottare di nuovo per un posto in massima serie che in fin dei conti gli appartiene legittimamente. La sua lotta ha però dovuto fare i conti col KA Akureyri, intenzionatissimo a tornare anche lui alla ribalta dopo anni di purgatorio: l'1-1 finale non accontenta nessuno perché favorisce soltanto i rivali delle due squadre. E tra questi rivali ci sono anche i nemici acerrimi del KA, quelli del Þór, che dopo una partenza sprint stanno perdendo contatto con le zone interessanti della classifica: tre sconfitte consecutive, di cui l'ultima per 3-2 contro il Grindavík, bastano a rallentare la corsa di chi continua a perseverare con una difesa decisamente a fasi alterne. Quando questa gira, la squadra va. Se questa s'inceppa, la squadra cade e perde partite una dopo l'altra. Una scena che in fin dei conti noi conosciamo già.
All'altra retrocessa, però, va pure peggio. Il Fram, se alla fine si salverà, lo dovrà esclusivamente al peso della sua storia e della sua esperienza: autore finora di un campionato disastroso, galleggia con un inquietante +5 sulla zona retrocessione, che può consumarsi in un attimo, soprattutto se si perdono scontri diretti come quello contro l'HK Kópavogur che è terminato 2-1. Non è di conforto avere statistiche zemaniane, perché il terzo miglior attacco può tranquillamente essere annullato dalla terza peggior difesa del campionato, come infatti sta accadendo. Ma la via per la salvezza non è nemmeno quella del Grótta, a cui forse dovrebbero spiegare quali sono le regole del calcio: si vince se si segnano più gol dell'avversario. Sarebbe bene che qualcuno glielo ricordi, visto che in ben nove partite è stato capace di racimolare la miseria di due gol, subendone nove: è vero che questa tattica, che è la peggior copia del più integralista dei catenacci italiani, ha portato addirittura a vincere in casa del Þór, ma è altrettanto vero che è stato più un caso che altro. Se non si segna, al massimo si può pareggiare, e visto che lo scontro diretto col Selfoss decimo è finito 0-0, se non si inizia a vincere sarà molto dura per il Grótta uscire dal pantano...
9ª giornata
Giovedì 2 luglio
Grótta - Selfoss 0-0
Fram - HK Kópavogur 1-2
Haukar - Þróttur 1-2
KA Akureyri - Víkingur Ólafsvík 1-1
Venerdì 3 luglio
Þór Akureyri - Grindavík 2-3
Sabato 4 luglio
Fjarðabyggð - BÍ/Bolungarvík 3-0
10ª giornata
Martedì 7 luglio
Þór Akureyri - Selfoss
Víkingur Ólafsvík - Fram
Þróttur - Grótta
HK Kópavogur - Fjarðabyggð
BÍ/Bolungarvík - Haukar
Martedì 14 luglio
Grindavík - KA Akureyri
Sono passato da Eskifjörður (il paese dove gioca il Fjarðabyggð). E' un posto bellissimo ed il villaggio ha così pochi abitanti che una tifoseria organizzata di un'altra squadra rischia di portare più persone di quelli che ci stanno :D
RispondiEliminaFabio
PS spero tu sia maturato bene
Eskifjörður è un paesino bellissimo, come tutto l'est dell'Islanda che è il trionfo della natura nella sua totale bellezza. Però, come hai ben evidenziato, ci abitano quattro gatti. Comunque, giusto per curiosità... Hai fatto un tour di tutta l'isola?
EliminaSì, fortunatamente col massimo dei voti :D
Peccato per il mio KA che anche quest'anno lascerà la gloriosa capitale del nord senza squadre in Pepsideild... a meno di sorprese dal Þór... invece il Þróttur sembra intenzionato ad arrivare fino in fondo...per questo lo ribattezzerei DeepÞróttur...
RispondiEliminaBe' Squalo, certo che quest'anno la sorpresona dei campionati islandesi e' proprio il DeepÞróttur... solo il derelitto FRAM è riuscito a non farsi inghiottire dai famelici biancorossi!!
RispondiEliminaSi ho fatto il giro di tutta l'isola incluso il Grundarfjordur (dove gioca l'Olafsvik) ed esclusi tutti gli altri fiordi dell'ovest perché per visitarli bene ci vuole tanto quanto per girare il resto dell'isola.
RispondiEliminaHo visitato bene tutta la costa est che è al di fuori della Ring Road che è un posto tanto selvaggio quanto straordinario.
Complimenti per la maturità!
Fabio