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martedì 17 giugno 2014

Effodeildin, 13ª giornata: la sfortuna uccide l'NSÍ Runavík, mentre HB Tórshavn e Víkingur Gøta vanno verso lo scontro totale. Skála, via libera alla "cura Poulsen".

A pochi giorni dall'atteso ritorno delle semifinali di coppa nazionale ci ritroviamo con una classifica che ormai inizia a parlare davvero molto chiaramente. E, giunti a questo punto, forse un primo bilancio, anche parziale, ci conviene tracciarlo: l'ha già fatto lo Skála, che ha cambiato allenatore, e dovranno farlo tutti prima o poi, perché se le cose dovessero continuare ad andare così, il B36 Tórshavn è lanciato verso la conquista del titolo, con l'HB che dovrà avere un rendimento assolutamente perfetto non solo per non lasciar morire le ultime speranze di rimonta sui cugini (che finora hanno mostrato una marcia in più) ma anche per evitare di essere ufficialmente invitato all'orgia delle candidate ad un piazzamento europeo. Una posizione molto complessa, per la cui analisi però rimandiamo all'articolo sulla prossima giornata, che segna lo spartiacque tra la prima e la seconda metà del campionato: essendo 27 le partite, le due metà si compongono di 13 giornate ciascuna, con la quattordicesima che è quella "di passaggio" in cui in genere ci si sofferma ad analizzare quanto fatto finora. Ma, ripetiamo, anche questo a tempo debito.
Nel posticipo del lunedì, l'AB Argir strappa un importantissimo punto al KÍ Klaksvík che vive un finale di partita da incubo, come raramente si sono mai visti nella storia del calcio. Il tutto in un ambiente reso spettrale dalla nebbia: l'ideale per un film horror (foto presa da nordlysid.fo)

Nel match di Tórshavn tra il B36 e il B68, partono meglio gli ospiti che al 12° battono un calcio di punizione con Jann Ingi Petersen che scavalca il centrocampo e viene raccolto e servito di petto da Óli Højgaard Olsen a Hákun Edmundsson, il cui tiro però è debole e viene parato senza troppi problemi. La risposta della squadra di casa non si fa attendere, ed arriva poco dopo con la semirovesciata dello stesso Petersen, che però si stampa sulla traversa ed esce fuori. Si tratta del preludio al gol, che arriva al 18° quando Høgni Eysturoy vince con un tunnel il contrasto con Bjarki Johannesen e mette in area un rasoterra che passa tra mille gambe, trovando la deviazione vincente da quelle di Hanus Thorleifsson. Da qui in poi piovono azioni da parte dei padroni di casa, intervallate da qualche ripartenza malamente sprecata dagli ospiti. Il raddoppio arriverà solo nel secondo tempo, quando all'83° un pasticciaccio delle statuine messe a difendere la porta del B68 Toftir regalerà a Róaldur Jakobsen la gioia del quinto gol stagionale. Il terzo, poi, è un ibrido tra lo spettacolare e il mostruoso: in 11 secondi la palla va dal portiere del B36 alla porta difesa dal B68, senza che quest'ultimo capisca un bel niente di quello che succede. Lo schema è questo: Tórður Thomsen la passa a Lukasz Cieslewicz, che ragiona un po' prima di generare un lancio lunghissimo che va a pescare all'ingresso dell'area avversaria Benjamin Heinesen che, entrato da appena una decina di minuti, prima con un pallonetto smorzato e poi con un tiro diretto tenta e poi trova il definitivo 3-0.

Al Sarpugerði, il Víkingur Gøta fa capire fin da subito al malcapitato Skála che trippa per gatti proprio non ce n'è. L'assedio è costante per tutti i novanta minuti anche perché, dopo due buone occasioni capitate nei primissimi minuti, i padroni di casa passano all'11° quando Heðin Hansen devia in rete una punizione battuta da Súni Olsen e perfezionata da Finnur Justinussen proprio per il numero 8. La musica non cambia, e gli unici "pericoli" prodotti dagli uomini di Eliesar Jónsson Olsen vengono dai calci d'angolo. Ma questi sono improduttivi, e allora largo ai detentori di coppa e supercoppa che chiudono il primo tempo sul 3-0 con la magia da punizione del solito Súni Olsen: il 2-0 era stato al 28° opera di Hanus Jacobsen. Il disco addirittura si incaglia nel secondo tempo, e dunque arriva al 54° la doppietta di Súni dopo aver duettato in ripartenza con Justinussen. Lo Skála qualche tentativo lo fa, ed è pure apprezzabile, ma la differenza nel gioco è abissale, e il 5-0 con la mortificante firma di Magnus Jarnskor, centrocampista diciottenne che fa la spola tra campionato maggiore e cadetteria (alle Fær Øer moltissime squadre hanno la prima squadra in Effodeildin e la primavera in 1. deild: esistono cioè Víkingur Gøta per "senior" e Víkingur Gøta II per "junior", così come AB Argir e AB Argir II etc.) è il colpo di grazia per i fanalini di coda dell'Effodeildin 2014: pur mostrando infinita gratitudine ad Olsen per l'avvincente cavalcata iniziata nel 2010 in 2. deild, dopo quattro anni ornati da due promozioni,  lo Skála nel pomeriggio di martedì 17 giugno ha annunciato sul suo sito ufficiale di averlo sollevato dall'incarico per sostituirlo con Pauli Poulsen, vice da giusto un anno (era il 16 giugno 2013 quando iniziò) di Eyðun Klakstein al KÍ Klaksvík. Questo il comunicato apparso sul sito ufficiale della società:
Felagið kann kunngera at Pauli Poulsen verður nýggjur Skálavenjari og byrjar hesa vikuna.

Vit eru fegin at Pauli kann traðka til við so stuttum skoðbráði. Pauli hevur verði hjálparvenjari hjá Eyðun Klakkstein í fjør og higartil í ár. Hann kennir felagið og leikarar sera væl, umframt at hann er uppvaskin í felagnum og hevur leikt við besta lið felagsins í fleiri ár. Vit ynskja Paula vælkomnan og síggja fram til eitt fruktagott samstarv.

Skála Ítróttarfelag
 Ad ogni modo, la vittoria del Víkingur Gøta permette a quest'ultimo di superare l'NSÍ Runavík e di lanciarsi all'inseguimento dell'HB Tórshavn, vincitore per 2-1 proprio sul campo dei gialloneri. Il vantaggio dei rossoneri, quest'oggi però in tenuta bianca, arriva dopo soli sette minuti, quando un'azione che si sviluppa sulla fascia destra finisce tra i piedi di Kristin Restorff Mouritsen che la smista per Poul Ingason, che a sua volta la scaglia in rete di gran forza. La risposta della squadra di casa non si fa attendere, e diventa pericolosissima quando Klæmint Olsen ha la porta vuota davanti a sé, ma di testa manda incredibilmente la palla alta sulla traversa, scheggiandone la parte superiore. Poco dopo, sempre Olsen si fa parare la conclusione in due tempi da Teitur Gestsson, che però sembrerebbe commettere fallo sullo stesso attaccante giallonero nell'atto di recuperare il pallone: l'NSÍ Runavík grida al rigore, l'arbitro Eiler Rasmussen sorvola. Il rigore, però, sembrerebbe esserci. Il primo tempo si conclude così tra le pacatissime critiche dei giocatori di casa, che però cancellano la rabbia al 59°, quando Olsen insacca di testa una punizione battuta da Jens Joensen. Poco dopo, ancora un indemoniato Olsen di testa costringe Gestsson a deviare, e la palla sbatte di nuovo sulla traversa. L'HB è cotto, bisogna solo fargli scacco matto: e invece lo scacco lo fa proprio l'HB che trova il 2-1 all'86° con Fróði Benjaminsen, che scatta in posizione dubbia, ma forse regolare per un pelo (i video disponibili, come al solito, chiariscono ben poco). Questo fa saltare i nervi a Joensen, che al 90° si fa ammonire per proteste (plateali a dire il vero) e addirittura espellere. Nel finale, la traversa salva un NSÍ imbufalito da un clamorosamente ingiusto 3-1. I gialloneri, volendo essere onesti, hanno dominato la partita e una sfortunata congiunzione tra arbitro e malasorte ne determina un'immeritata sconfitta che li fa scivolare fuori dalla zona europea e -8 da un HB che ha dimostrato di non avere chissà quale marcia in più e che soprattutto ha dato più volte prova di inferiorità ai cugini, e non solo. Ora, ad inseguirlo a -6 c'è comunque il Víkingur Gøta, che dopo la Supercoppa e in vista di una probabile finale di coppa tra le due, vuole assaltare i rossoneri anche in campionato.

Emozioni ed azioni ridotte al minimo in EB/Streymur - ÍF Fuglafjørður, partita che ha visto gli ospiti ribaltare il risultato da 1-0 (gol al 3° di Hans Pauli Samuelsen) a 1-2 (doppietta di Dánjal á Lakjuni). Lo stesso discorso vale per AB Argir - KÍ Klaksvík che chiude la tredicesima giornata e la prima metà del campionato. Però, questo vale solo per 70 minuti, perché negli ultimi 20 minuti la Blue Water Arena diventa il posto dove ogni tifoso di calcio vorrebbe vivere. Fino al 74° la partita era stata abbastanza equilibrata, prima che il senegalese Ndende Adama Guéye rompesse l'equilibrio con il suo quinto gol in stagione. Qui, l'AB si innervosisce e inizia ad impostare la partita sui falli, che portano, tra gli altri, all'ammonizione di Leivur Joensen al 78°. Tempo dodici minuti e al 90° è proprio Joensen a trovare il gol dell'1-1. In campo si scatena una sorta di rissa, che da queste parti è un evento più unico che raro: il KÍ Klaksvík, dopo il pareggio, finisce la partita addirittura in nove per i rossi diretti a Heðin á Lakjuni e a Henry Heinesen. Questo risultato comunque scava definitivamente il fossato tra la lotta europea, che coinvolge tutti dal secondo al settimo posto e le ultime tre, che si sbraneranno nella loro lotta feroce per la sopravvivenza. All'AB il cambio tecnico non ha fatto molto bene: cosa farà allo Skála? La prossima, importantissima e ricchissima giornata, ci dirà molto di più... A cominciare dal fatto che il 23 giugno ci saranno i sorteggi per la Champions e per l'Europa League.

13ª giornata
15 giugno 2014
Víkingur Gøta - Skála 5-0 (vedi sintesi)
EB/Streymur - ÍF Fuglafjørður 1-2 
B36 Tórshavn - B68 Toftir 3-0 (vedi sintesi)
NSÍ Runavík - HB Tórshavn 1-2 (vedi sintesi)

16 giugno 2014
AB Argir - KÍ Klaksvík 1-1 (leggi sintesi in faroese)

14ª giornata
21 giugno 2014
NSÍ Runavík - ÍF Fuglafjørður

22 giugno 2014
HB Tórshavn - B36 Tórshavn
Skála - AB Argir
B68 Toftir - Víkingur Gøta
KÍ Klaksvík - EB/Streymur 


Classifica
   Squadra        PG   DR   Punti
1
B36 Tórshavn
13
+20
33
2
HB Tórshavn
13
+17
28
3
Víkingur Gøta
13
+11
22
4
NSÍ Runavík
13
+13
20
5
EB/Streymur
13
+7
19
6
KÍ Klaksvík
13
0
17
7
ÍF Fuglafjørður
13
-6
16
8
B68 Toftir
13
-16
9
9
AB Argir
13
-21
9
10
Skála
13
-25
5

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