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giovedì 27 ottobre 2016

Intervista a Jákup Thomsen: cosa ci riserva il futuro del calcio alle Faer Oer

Jákup Ludvig Thomsen è uno dei giocatori più promettenti della nazionale U21 delle Isole Faer Oer. E' nato nel 1997 e gioca come centravanti. Ha mosso i primi passi della sua carriera nell'HB di Tórshavn, squadra della capitale nonché la più titolata dell'arcipelago.

Jákup Ludvig Thomsen in azione con la maglia dell'under21 contro l'Azerbaijan (affa.az)

A soli 15 anni ha fatto le valigie per la Danimarca. Attualmente gioca per l'FC Midtjylland. Lo scorso anno, con la squadra U19 dei nerorossi, ha raggiunto i quarti di finale della Youth League, uscendo contro il titolatissimo Barcellona solo ai supplementari. Durante la competizione Jákup ha segnato cinque goal di cui uno da cineteca contro l'Atletico Madrid.

Lo abbiamo contattato per chiedergli la sua opinione su passato, presente e futuro della sua carriera e del calcio del nostro arcipelago preferito:

1. Jákup, sei cresciuto nell'HB che è il club più vincente delle Faer Oer mentre ora giochi nel Midtjylland che è uno dei più forti club danesi. Sei soddisfatto dei primi passi della tua carriera?

Sono molto soddisfatto dei primi passi della mia carriera. Quando ero ancora alle Faer Oer ho avuto alcuni allenatori molto bravi. All'FC Midtjylland ho iniziato a migliorare veramente.

Prima che mi trasferissi in Danimarca giocavo già con i migliori del 1997 dell'arcipelago e mi ritengo fortunato di ciò. Quando mi sono trasferito in Danimarca ho giocato nella miglior squadra della leva 1997 come dimostrano i tre titoli nazionali che abbiamo vinto di fila e i sei giocatori di quella squadra che sono stati selezionati dall'U19 della Danimarca.

2. Quali sono i tuoi ricordi migliori, dentro e fuori dal campo, di quando eri ancora a Tórshavn?

I miei ricordi migliori dentro al campo risalgono ai tornei U14 e U16 che ho disputato e all'ultimo anno in cui ho giocato per l'HB. E' stato un gran momento in cui ho segnato tanti goal e mi sono divertito veramente tanto a giocare a calcio.

A breve compirò 19 anni e mi sono trasferito in Danimarca quando avevo solo 15 anni. Per cui, fuori dal campo, i miei momenti migliori sono stati sicuramente quelli che ho passato con la mia famiglia.

3. Sei ancora in contatto con i tuoi ex compagni di squadra?

Con molti dei miei ex compagni non mi sento spesso, ma alcuni li incontro quando torno a casa per giocare le partite con la nazionale e ovviamente sono contento di rivederli e aggiornarci sulla nostra vita. Quando torno a casa, qualche volta vado ad allenarmi con la prima squadra dell'HB e mi capita di fermarmi molto spesso a parlare con loro.

4. Come è avvenuto il tuo trasferimento in Danimarca? Eri consapevole che il Midtjylland fosse sulle tue tracce?

Per la verità è una lunga storia, ma cercherò di essere sintetico. Ho deciso di seguire il 10° grado (il primo anno di superiori) in Danimarca dove potessi giocare a calcio sia al mattino che al pomeriggio. Ho incominciato a giocare per il Vejle Boldklub (VB). Non avevo contratti né niente di simile, erano i miei genitori che pagavano affinché fossi iscritto a quella società.

All'inizio dell'estate sia io che i miei genitori abbiamo sentito che c'erano voci di un interesse dell'FC Midtjylland per me. Ad un mese prima del ritiro non avevamo ancora novità. Dopodiché mia mamma ha semplicemente chiamato uno scout dell'FC Midtjylland che gli ha confermato le voci. Dopo neppure una settimana ero pronto ad incominciare con l'FCM, alle stesse condizioni del Vejle.

5. Come è la tua vita ad Herning? Quali sono le differenze maggiori con Tórshavn?

In realtà vivo ad Ikast, una piccola città a 10km da Herning, dove ci alleniamo e faccio tutto il resto. La differenza principale è in tutte le opportunità in più di fare qualsiasi cosa qui ad Ikast e ad Herning. La Danimarca è molto più grossa!

6. Al Midtjylland giochi nella prima squadra e nella squadra giovanile hai avuto molte soddisfazioni. Lo scorso anno nella Youth League avete battuto l'Atletico Madrid dove peraltro tu hai segnato un bellissimo goal di testa. Avete giocato molto bene anche contro il Barcellona. Hai qualche rimpianto per aver perso contro di loro ai tempi supplementari?

Rimpianti e rimpianti... Questo è il calcio. Abbiamo avuto un'avventura fantastica nella Youth League che non cambierei per nulla al mondo. E' stato ed è uno dei traguardi più grandi che ho raggiunto finora nella mia carriera.

7. Sei uno dei principali giocatori dell'U21 delle Faer Oer e presto giocherai nella nazionale maggiore. La nazionale delle Faer Oer è migliorata parecchio in questi ultimi anni come abbiamo visto contro la Grecia, contro l'Ungheria, in Lettonia. Anche l'U21 delle Faer Oer sta facendo molto bene e, in alcuni casi, siete stati sfortunati come contro la Germania quando eravate 1-1 dopo il primo tempo o contro l'Azerbaijan quando avreste meritato di vincere. Cosa riserva il futuro alla vostra nazionale? Secondo te, è possibile per voi ripetere il miracolo islandese?

C'è un gran futuro che attende la nazione delle Isole Faer Oer, perché i giocatori della nazionale maggiore sono molto giovani. La stessa cosa vale per l'U21 dove ci sono tanti giovani interessanti. Quando giocatori come Hallur, Brandur, Sonni, Joan Simun e altri raggiungeranno la piena maturazione ci saranno molte nuove leve che arriveranno dalle giovanili.

La nazionale maggiore non può che migliorare e conquistare quei punti necessari per avvicinarsi alla qualificazione, soprattutto agli Europei, dove grazie alle nuove regole accedono più squadre.

8. Sei stato paragonato a Jóan Símun Edmundsson da alcuni lettori del nostro blog. Cosa pensi di ciò? E cosa puoi dirci di lui?

E' sicuramente un'iniezione di fiducia, ma, detto questo, non credo di assomigliargli molto. E' un giocatori dotato di molta tecnica mentre io uso di più la mia forza e la mia velocità . Io credo che lui sia uno straordinario numero 10, adatto agli spazi stretti, mentre io sono un giocatore da area piccola e da giocate in profondità.

9. Quale è il giocatore che ti ispira di più?

Mi piace imparare da molti giocatori, osservandoli, ma il mio idolo è sicuramente Fernando Torres per il suo ritmo, la sua potenza, la sua capacità di finalizzare. Quando ancora giocava nel Liverpool era semplicemente incredibile. Anche ora è un grande centravanti, ma è più un giocatore da area di rigore.

10. Cosa pensi del campionato italiano? Ti piacerebbe giocarci un giorno?

Il campionato italiano è fantastico per cui certo, mi piacerebbe molto poterci giocare un giorno.

11. Quali sono i tuoi sogni e le tue speranze per il futuro?

Il mio sogno è di sfondare nella Superligaen o in Scandinavia per arrivare a club più importanti e continuare a migliorare sempre e comunque!

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