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giovedì 22 settembre 2016

Effodeildin, 23ª giornata - Suicidio Víkingur, il KÍ ha le mani sul titolo! B68, sarà retrocessione.

Iniziano finalmente ad arrivare i primi, pesantissimi, verdetti di questa pazza edizione dell'Effodeildin. E scegliere da dove partire è oggettivamente impossibile, perché dal suicidio del Víkingur Gøta che stende il tappeto rosso al KÍ Klaksvík verso il titolo si scende giù fino alla retrocessione ormai ufficiale del B68 Toftir, senza dimenticare il sempre atteso derby di Tórshavn che mai come stavolta era fondamentale vincere per entrambe le squadre. Pochi i gol ma infinite le emozioni di un turno che, forse, ha dato al campionato una fisionomia ormai incontrovertibile.

Una rimonta scioccante sul campo del Víkingur Gøta regala, di fatto, al KÍ un pezzo di titolo. La matematica impone agli azzurri ancora molta prudenza, ma la reazione poderosa allo svantaggio dimostra che nessuno più del team di Klaksvík merita la vittoria finale. Giustissimi, quindi, i festeggiamenti trionfali a fine gara.

Víkingur Gøta - KÍ Klaksvík 1-2 (vedi l'intero match)
Marcatori: 31° Gert Hansen (VG), 74°, 89° Páll Klettskarð (KÍ)
Ammonizioni: 29° Hans Pauli Samuelsen (VG), 44° Jákup Andreasen (KÍ), 52° Hans Jørgen Djurhuus (VG), 58° Ísak Simonsen (KÍ), 90+2° Filip Djordjevic (VG), 90+2° Niels Pauli Samuelsen (KÍ)
Spettatori: 3000
 
Affluenza alle stelle per il big match della giornata, quello da cui presumibilmente uscirà vincitore chi tra un mese sarà anche vincitore del campionato. 3000 spettatori sono più persone di quante ne vivano a Norðragøta (614) e Leirvík (898), le due "città" rappresentate dal Víkingur, per cui è facile supporre che questo scontro al vertice abbia attirato moltissime persone anche dai paesi vicini, oltre che dalla città della squadra ospite. I nerazzurri partono in svantaggio di un solo punto, per cui soltanto la vittoria garantirebbe loro il controsorpasso, assicurando il destino nelle loro mani. In un'atmosfera più che caliente, sono proprio i padroni di casa a prendere immediatamente controllo del campo, azzannando gli avversari dal primo minuto. D'altra parte, il 3-4-3 degli ospiti e la partenza da titolari di elementi come il diciottenne Ólavur Niclasen, fanno del KÍ Klaksvík una preda troppo succulenta. E infatti alla mezz'ora la banda di Sámal Erik Hentze passa in vantaggio. Tutto nasce da una rimessa laterale di Hanus Jacobsen che, approfittando di un rinvio così così della difesa azzurra, mette un cross al centro dell'area che Gert Hansen riceve, controlla e trasforma in gol. 1-0 Víkingur: al 31° il sorpasso in classifica è servito, la rimonta è completa. Il risultato non cambia più fino all'intervallo, ma nella ripresa gli azzurri rientrano in campo indemoniati. Pronti via e Jóannes Bjartalíð spara alto sulla traversa la prima opportunità di pareggiare, complice una deviazione. Ma è soltanto un avviso di quello che succederà di lì a poco: al 74° Páll Klettskarð insacca di testa il gol dell'1-1 e rispedisce i nerazzurri al secondo posto. A questo punto la tensione diventa palpabile nell'aria, e il Víkingur ha la colpa di farsi vincere dalla paura: all'89° Niels Pauli Danielsen - entrato da circa venti minuti in campo - ha una buona punizione dal limite che il solito Túri Géza Tamas è bravo a respingere. Tuttavia, sfortunatamente per lui si fa trovare ancora pronto Klettskarð che firma la doppietta più pesante della stagione. La partita finisce così, col KÍ che fa festa nel finale e il Víkingur che si mangia le mani perché ha buttato al vento forse l'ultima opportunità di arrivare al primo titolo nella sua storia.

Sulla strada degli azzurri adesso restano il B36 Tórshavn, l'AB Argir, il B68 Toftir e l'ÍF Fuglafjørður, cioè tutte squadre - fatta eccezioni per i bianconeri - che non hanno più nulla da chiedere al proprio campionato e che occupano le parti basse della classifica. Gestire quattro punti di vantaggio sul secondo posto (dove ora è arrivato anche l'NSÍ Runavík) non è impossibile, e l'unica versa insidia può arrivare dalla sfida con gli ormai ex campioni dell'arcipelago. Al contrario, adesso il Víkingur deve difendersi dall'assalto dei gialloneri per mantenere almeno il secondo posto, e potrà farlo già nello scontro diretto di domenica prossima, anche se il calendario presenta altre pesanti insidie come le ultime tre partite: TB Tvøroyri, B36 Tórshavn e AB Argir. Insomma, almeno la lotta per il titolo sembra essersi conclusa.


NSÍ Runavík - TB Tvøroyri 2-1 (vedi sintesi)
Marcatori: 31° Salmundur Bech (TB), 45° Árni Frederiksberg (NSÍ), 67° Klæmint Olsen
(NSÍ)

Ammonizioni: 47° Teitur Olsen (TB)
Spettatori: N/D

La caduta del Víkingur Gøta ovviamente elettrizza anche l'NSÍ Runavík, che contro un TB Tvøroyri ormai praticamente salvo (manca l'ultimo punticino per la certezza matematica) fa il suo dovere, seppure a fatica. Buona la partenza dei padroni di casa, che però sono troppo morbidi alla mezz'ora, quando da un calcio di punizione in favore degli ospiti non spazzano mai con decisione la palla dall'area, fino a favorire il cross di Heri Mohr che l'indisturbato Salmundur Bech insacca di testa con la complicità di un intervento non proprio impeccabile di Símun Rógvi Hansen. Il gol ospite destabilizza però i gialloneri, che dopo cinque minuti rischiano di subire il raddoppio, ma per loro fortuna Albert Adu tira male la palla, regalandola all'estremo difensore avversario. Capita la pericolosità della situazione, l'NSÍ inizia pian piano a reagire e a procurarsi buone occasioni per pareggiare, fino a trovare il gol all'ultimo istante del primo tempo con la rete da punizione di Frederiksberg. Nella ripresa, è un monologo giallonero, e al 53° il TB si salva in modo fortunoso, con la palla prima salvata sulla linea e poi smanacciata dal portiere in calcio d'angolo. A dare il meritato vantaggio ai suoi, però, ci pensa il solito Olsen, sempre più capocannoniere anche di questa edizione. Nel finale è Casper Radza, il giovane portiere degli ospiti, a evitare una goleada umiliante, ma ciò non basta a evitare la sconfitta.

Se per il TB il campionato comunque è praticamente finito con la salvezza a un solo punto (ma basta anche un solo pareggio dell'AB Argir nelle restanti quattro partite), per l'NSÍ inizia una maratona: ormai al secondo posto a pari punti col Víkingur (ma in svantaggio per scontri diretti e differenza reti) e sempre a -4 dalla vetta azzurra, l'importante è fare il maggior numero di punti. Dove si arriverà lo si saprà soltanto a fine ottobre: lo scontro diretto con i nerazzurri, e le sfide con B36, AB Argir e B68 Toftir possono regalare qualsiasi piazzamento, anche se è pronosticabile un bottino tra i sette e i nove punti in questo sprint finale, forse sufficiente a superare al fotofinish la truppa allenata da Hentze.


B36 Tórshavn - HB Tórshavn 2-2 (vedi sintesi)
Marcatori: 23° Hanus Thorleifsson (B36), 27° Teit Jacobsen (HB), 41° Jóhan Davidsen (HB), 49° Sebastian Pingel (B36)
Ammonizioni: 2° Teit Jacobsen (HB), 34° Fróði Benjaminsen (HB)
Spettatori: N/D

Vista la situazione della classifica, il derby della capitale passa necessariamente in secondo piano, anche a causa del flop più o meno contemporaneo delle sue protagoniste. La vittoria serve come il pane all'HB per cercare di riaprire la battaglia europea ai danni proprio dei cugini rivali, i quali stanno difendendo senza troppi problemi l'ultimo posto utile per l'Europa League. Tuttavia, oltre ad una mera questione di classifica, il derby serve anche per l'onore sia dei rossoneri precipitati nell'anonimato sia dei bianconeri che sono comunque i vincitori dello scorso campionato. A partire meglio, però, sono gli uomini di Jan Christian Dam, vicini al gol dopo soli dieci minuti, quando un tiro di Rókur Jespersen fa tremare la traversa. La situazione si sblocca dopo ventitré giri di lancette, quando il B36 va in ripartenza (forse viziata da un fallo) conclusa con freddezza da Hanus Thorleifsson. In verità, è un fuoco di paglia e presto l'HB prende controllo del campo: solo quattro minuti dopo Hørður Askham pecca di superbia e superficialità col pallone tra i piedi, facendoselo rubare scioccamente da Jógvan Rói Davidsen che poi apparecchia l'assist vincente per Teit Jacobsen. La rimonta si completa un quarto d'ora dopo, quando Jóhan Davidsen capitalizza un calcio d'angolo. L'opportunità per chiudere i conti capita sui piedi di Arnbjørn Hansen al terzo minuto della ripresa, ma Tórður Thomsen è bravo a ipnotizzarlo e, nel più classico del "gol sbagliato gol subito", sul ribaltamento di fronte una mezza papera di Teitur Gestsson regala a Sebastian Pingel il gol del 2-2. Nel finale proteste rossonere per un penalty non concesso dall'arbitro, ma il risultato non cambia. Il pari fa felice soltanto il B36, che mantiene sei punti di vantaggio a quattro turni dal termini sui suoi cugini, che ora tornano a essere di nuovo tallonati a distanza dall'ÍF Fuglafjørður.


B68 Toftir - ÍF Fuglafjørður 0-2
Marcatori: 8° Alex José Dos Santos, 87° Ari Ellingsgaard
Ammonizioni: 47° Pedro Taranton Ancon (B68), 72° Otto Petersen (B68)

Spettatori: 75

Purtroppo su questa partita così importante non è molto ciò che si trova in rete, per cui dovremo accontentarci delle poche informazioni reperibili. I biancorossi aprono e chiudono la partita con due gol, espugando agilmente un campo su cui è solito passeggiare: l'ultima vittoria casalinga del B68 contro l'ÍF risale addirittura al 2010, mentre l'ultima vittoria in casa in generale - escludendo l'esperienza in 1. deild - risale al 21 settembre 2014, quando a cadere a Toftir per 1-0 fu un KÍ Klaksvík molto diverso da quello odierno. La vera notizia, però, è che questa ennesima sconfitta costa al B68 un verdetto matematico, sebbene scontato ormai da tempo: con appena sette punti in ventitré partite, il B68 Toftir è la prima squadra a retrocedere in 1. deild. A sostituirlo tornerà, dopo un solo anno di assenza, l'EB/Streymur, che ha stravinto la serie cadetta con 64 punti in 25 giornate (ne restano ancora due da giocare). Arrivederci B68 Toftir, bentornato EB/Streymur!


AB ArgirSkála 0-2 (vedi sintesi)
Marcatori: 80° Brian Jacobsen, 87° Edvin Jacobsen

Ammonizioni: 35° Brian Jacobsen (S), 36° Dan í Soylu (AB)
Espulsioni: 89° Brian Jacobsen (S, per doppia ammonizione)


Spettatori: 200

Tuttavia, la vera partita per la salvezza se la giocava l'AB Argir, che in casa contro lo Skála poteva approfittarne per portarsi a -2 e riaprire la questione con dodici punti ancora in palio. Poteva, appunto. Perché la partita è molto equilibrata, ma nel finale gli uomini in maglia arancione si scatenano e uccidono praticamente ogni speranza dei loro rivali. All'80° una palla persa a centrocampo dà il via all'zione che porta Brian Jacobsen a segnare con la complicità del portiere avversario, mentre il quasi omonimo Edvin chiude i conti sette minuti più tardi. Nel finale, Brian macchia la sua serata da eroe facendosi espellere per doppia ammonizione, ma quello che più conta è il risultato, che regala alla sua squadra un bel pezzo di salvezza con otto punti di vantaggio sulla zona retrocessione. Quattro giornate sono ancora molte, ma l'AB ora deve provare a vincere praticamente tutte le partite restanti, sperando che i suoi avversari perdano parecchi punti per strada: un po' difficile che accada. Intanto, insieme all'EB Streymur è certo di salire anche lo 07 Vestur, secondo con 59 punti in 25 partite. Considerando che il terzo è l'FC Suðuroy con 51 punti, la matematica ha già praticamente chiuso la questione promozione in 1. deild. Quello che sta aspettando anche lo Skála, che vuole a tutti i costi la prima storica salvezza.

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