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giovedì 18 agosto 2016

Groenlandia, guida al campionato giocato fra gli iceberg

Tre turni eliminatori, un mese di partite, campi in terra battuta, tribune in mezzo alle rocce: benvenuti nel campionato groenlandese. Prima di soffermarci sui risultati del 2016, sfogliamo insieme il "manuale d'uso" per le informazioni principali.

Il primo turno eliminatorio funziona per concentramenti. In ogni regione della Groenlandia si sfidano le squadre della zona, nell'arco di un weekend ed in un'unica sede. Solitamente i concentramenti sono cinque: Nord (costa nord-ovest), Sud, Centro (costa sud-ovest), Est (costa sud-est), Baia di Disko (costa ovest). Il numero delle squadre per concentramento varie dalle tre alle sei squadre. Il numero delle promosse è solitamente proporzionale al numero delle squadre componenti il concentramento


Le "tribune" del campo di Uummannaq, nel nord ovest della Groenlandia (wikipedia.org)

Il secondo turno eliminatorio consiste in due gironi all'italiana da quattro squadre l'uno dove si affrontano le sette squadre promosse dai concentramenti più la squadra ospitante, solitamente un team della capitale, che si fa carico dell'organizzazione del torneo ed è qualificata di diritto. Anche questo turno si disputa nell'arco di un weekend.


Il terzo turno è una fase a play off dove si affrontano in semifinale su gara secca le prime contro le seconde dell'altro girone. Chi vince accede alla finale. Chi vince la finale è campione groenlandese. Si disputa la finale per il terzo e quarto posto così come si gioca anche lo scontro fra le due terze dei gironi per decretare il quinto e sesto classificato, stessa cosa per le due quarte. Anche questo turno si disputa nell'arco di un weekend.

Il numero dei club è variabile: nel 2016 complessivamente hanno partecipato alle varie fasi quattordici squadre. nel 2015 erano state diciannove, nel 2014 ben ventidue. Il numero variabile è dettato in primis dalla disponibilità finanziaria dei vari team. Le trasferte per le fasi finali del torneo comportano viaggi in aereo per tratte di 1000-2000km. Anche le partite per i concentramenti locali implicano spostamenti via mare o via aria: come spiegato nel nostro precedente articolo sulla Groenlandia, non esistono strade.

Non è raro vedere squadre qualificate nel concentramento locale che rinunciano alla successiva fase a gironi per l'impossibilità di pagarsi il viaggio. In questo caso vengono rimpiazzate dalle prime delle escluse degli altri gironi.

Il villaggio di Kulusuk, l'unico della costa est a portare una sua squadra alla fase finale del campionato 2016 (flickr.com)

I nomi delle squadre sono spesso sigle seguite da numeri. Il numero corrisponde all'anno di fondazione. La sigla è solitamente l'abbreviazione del nome della città di provenienza o l'accostato di elementi che contraddistinguono la propria terra. I nomi sono molto lunghi per una caratteristica della lingua groenlandese che tende a racchiudere in una singola parola quello che nelle lingue neolatine viene espresso in una frase completa.

Gli stadi sono quasi tutti in terra battuta e vengono ripristinati ad inizio estate quando si ritirano neve e ghiaccio depositati durante le stagioni fredde (vale a dire dieci mesi all'anno). Nell'ultimo anno, grazie ai contributi erogati dalla GBU, la federazione calcistica groenlandese, sono stati attrezzati dei campi in sintetico secondo i dettami della FIFA. Fra questi vi è quello di Nuuk, la capitale, dove si sono disputate le fasi finali del campionato. E' stata la prima volta che le partite ufficiali del campionato groenlandese si sono giocate in un campo non in terra battuta, come è accaduto anche in occasione della finale dello scorso anno.

Il vecchio campo di Nuuk prima che fosse attrezzato di copertura sintetica (wikipedia.org)

Durante l'inverno i campi vengono ricoperti con teloni in un tessuto speciale per preservarli dalle intemperie e dall'usura.

Il livello del calcio groenlandese è variabile anch'esso. Una parte delle squadre, soprattutto quelle che affrontano la prima fase eliminatoria, sono improvvisate al momento e per buona parte dell'anno non hanno possibilità di allenarsi. Viceversa le squadre della capitale e degli altri villaggi principali hanno la possibilità di allenarsi per tutto l'anno al coperto, dedicandosi soprattutto al futsal.

Il B-67 in testa, ma anche le altre squadre che si sono contese il campionato negli ultimi anni come l'N-46 e l'IT-79, hanno giocatori di buon livello che ben figurerebbero nel campionato maggiore islandese. La passione degli inuit per il calcio è nota e i risultati in campo si vedono, nonostante l'esiguo numero di praticanti comparato a buona parte dei campionati europei.

Contiamo che la Groenlandia ottenga al più presto l'adesione all'UEFA in modo da veder competere le sue squadre nelle coppe europee. Non ci stupiremmo di vedere il B-67 dare del filo da torcere alle migliori compagini islandesi e faroesi. Ricordiamo infatti che la selezione groenlandese di futsal ha battuto sonoramente la nazionale faroese e battuto di misura anche la selezione danese. La stoffa c'è.

Cerimonia di apertura per il primo storico match di futsal fra Groenlandia e Danimarca, terminato 2-2 (twitter.com)


Infine queste sono le squadre che hanno partecipato alla seconda fase eliminatoria. Abbiamo messo il nome completo e fra parentesi c'è il villaggio di provenienza, collocazione geografica e la distanza dalla capitale, per darvi l'idea della loro collocazione in quest'isola sterminata coperta di ghiaccio:

GIRONE A:
Nagdlunguaq-48 (Ilulissat, nord ovest, 561km)
Inuit Timersoqatigiiffiat-79 (Nuuk)
FC Malamuk (Uummannaq, nord ovest, 723km)
TM-62 (Kulusuk, costa est, 701km)

GIRONE B:
B-67 (Nuuk)
G-44 Qeqertarsuaq (Qeqertarsuaq, nord ovest, 569km)
Siuteroq-43 (Nanortalik, sud, 560km)
Kagssagssuk Maniitsoq (Maniitsoq, costa centro ovest, 148km)

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