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giovedì 14 aprile 2016

Quarti di Coppa di Lega: FH fuori con clamore, avanti Vikingur e KR

Nonostante i gravi problemi politici che stanno riportando il paese sull'orlo della crisi, la Coppa di Lega islandese va avanti. Anzi, rispetto allo scorso anno, tutte le squadre hanno risposto presente all'appuntamento con i quarti di finale a cui si sono qualificati quasi tutti i big team: Vikingur Reykjavik, Fylkir, KR, FH, Valur e Breidablik. Le due intruse sono Keflavik e Leiknir Reykjavik che, entrambe retrocesse lo scorso anno dall'Urvalsdeild, hanno passato brillantemente la fase a gironi battendo compagini di categoria superiore.

Resta da disputare domani sera il match fra Valur e Breidablik, per il resto è andata così:

Óskar Örn Hauksson, centrocampista del KR, protagonista di un gran goal (moi.is)
Vikingur R. - Leiknir R. 0-0 (5-3 dopo i calci di rigore): il primo dei due derby di questi quarti è stato anche il più equilibrato, nonostante la categoria di differenza. La trama della partita è stata col Vikingur ad attaccare lancia in resta ed il Leiknir a rintuzzare con pericolosi contropiedi. Nel primo tempo è stato addirittura il Leiknir a sfiorare più volte il vantaggio, tanto da spingere il coach rossonero  Milos Milojevic ha giocarsi tre cambi nell'intervallo e facendo entrare l'ariete Viktor Jonsson e l'interessante trequartista Tufegdzic. Il Leiknir tiene botta e anche nel secondo tempo non soffre più di tanto. Dal dischetto è stato fatale l'errore di Ingvar Ásbjörn Ingvarsson durante la terza serie di rigori, mentre a decidere la vittoria per il Vikingur è stato l'ultimo rigore siglato da Viktor Jonsson.

Fylkir - KR 0-3: il secondo derby della capitale si chiude con un 3-0 rotondo che premia i bianconeri, favoriti alla vigilia e lanciati verso la finale. Il primo tempo però si è chiuso a reti inviolate, col Fylkir molto più pericoloso in zona tiro e uno Stefan Logi Magnusson in grande spolvero a difendere i pali, sicuramente il migliore del KR nel primo tempo. Il Fylkir inizia all'arrembaggio anche la seconda frazione, ma al 50' uno goal di rapina di Morten Beck Andersen dà slancio al KR. Il Fylkir sparisce dal campo e dopo sei minuti un gran goal di Óskar Örn Hauksson cambia definitivamente l'inerzia della partita. Morten Beck Andersen si concede la doppietta al 66' dopodiché il KR decide di non infierire.

Il match offre tre spunti interessanti. Morten Beck Andersen, arrivato poche settimane fa dai danesi dell'Hobro, si sta dimostrando un bomber di razza. E' arrivato per rimpiazzare Gary Martin, ma in realtà è giocatore dalle qualità ben diverse: tecnico e veloce il primo, imponente e rapace d'area il secondo. Vanta 41 partite nella massima serie danese, ma il meglio l'ha dato in seconda serie: 135 partite e 55 goal per lui. In Urvalsedild può togliersi delle soddisfazioni. Óskar Örn Hauksson, da tempo uscito dal giro della nazionale, si conferma come uno dei centrocampisti più competitivi in patria. Infine in questa partita il KR ha dimostrato come sostituire le perdite importanti accusate con l'ultimo mercato: il centrocampista Axel Sigurðarson (leva 98), titolare dall'inizio, e i tre cambi Valtýr Már Michaelsson (centrocampista leva 98), Atli Hrafn Andrason (trequartista, leva 99) e Óliver Dagur Thorlacius (ala, leva 99) confermano la competitività del vivaio dei bianconeri.

Keflavik - FH 0-0 (4-2 dopo i rigori): è il risultato più clamoroso di questi quarti con i campioni d'Islanda eliminati dall'ultima dello scorso campionato. La partita in realtà è stata povera di emozioni con poche azioni degne di nota sia nel primo che nel secondo tempo, gioco molto frazionato e cartellini gialli a pioggia (cinque in totale). Il Keflavik ha schierato una formazione esperta e l'età media non supera i 30 anni per la sola presenza in campo dei due fratelli Ljubicic, Bojan (92) e il promettente Stefan (99). Dall'altra l'FH ha schierato tutte le sue star, ma non è riuscito a conquistare il fortino nero e, come spesso succede, ai rigori è stato punito. L'FH deve mangiarsi le mani perché contro un avversario decisamente alla sua portata ha fatto veramente poco per imporsi, con il Keflavik che ha avuto buon gioco ad interrompere le poche iniziative bianconere.

Dal dischetto sono stati decisivi la parata di Beitir Ólafsson su Valdimarsson e l'errore di Jonathan Hendrickx. Menzione d'onore per Kristján Finnbogi Finnbogason, secondo portiere dell'FH, ma titolare in questa partita per l'assenza di Gunnar Nielsen: a 45 anni suonati, fra i pali se la cava ancora alla grande.

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