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giovedì 21 aprile 2016

Intervista esclusiva con Haukur Heiðar Hauksson, la freccia islandese nel cielo svedese

Haukur Heiðar Hauksson è nato ad Akureyri nel 1991. Gioca come terzino destro e ha iniziato la sua carriera nella sua città natale con il KA Akureyri. Il punto più alto della sua carriera islandese però l'ha raggiunto con il KR con il quale ha vinto diversi titoli fra il 2012 ed il 2014.

Nel 2015 ha iniziato una nuova esperienza nel campionato svedese con l'AIK Solna, col quale ha sfiorato il titolo per un soffio. Il 19 gennaio 2015 ha fatto il suo esordio con la nazionale islandese in un'amichevole contro il Canada e di recente ha giocato quasi tutte le ultime partite della nazionale maggiore.

Con lui abbiamo parlato delle sue esperienze nelle squadre in cui ha militato, di calcio italiano e inevitabilmente delle aspettative sull'Islanda per i prossimi campionati Europei.

Haukur in azione con la maglia dell'AIK Solna (mbl.is)

​1) Hai iniziato la tua carriera con il KA nel 2008. Quali sono i tuoi ricordi migliori con la squadra della tua città?
Ho molti bei ricordi legati ai miei esordi con il KA. E' difficile scegliere qualcosa in particolare, ma ho vissuto molto bene il periodo in questa squadra e mi ritengo ancora ora un uomo del KA. Se proprio devo scegliere qualcosa, è la mia esperienza con Dean "Dino" Martin. Era il mio allenatore. Era molto duro, a volte anche troppo, ma era esattamente ciò di cui avevo bisogno in quel momento della mia carriera: qualcuno che mi caricasse.

2) Sei ancora in contatto con la tua prima squadra? Il KA ha giocato la sua ultima stagione in Urvalsdeild nel 2004. Cosa serve al KA per tornare lassù?
Si, sono ancora in contatto con molti ragazzi e ho molti amici fra di loro. Penso che il problema sia che, durante questi anni, il KA ha perso i suoi giocatori migliori che troppo presto sono andati in club più grandi. Ciò ha reso difficile costruire una squadra competitiva. Però penso che negli ultimi due anni la società ha cercato di limitare questo problema e ora hanno una squadra molto buona. Io penso che torneranno in massima serie.

3) Hai vissuto la parte migliore della tua carriera islandese nel KR dal 2012 al 2014. Quali sono i tuoi ricordi migliori di quegli anni?
Penso che siano i titoli: abbiamo vinto un campionato e due coppe e ciò è stato fantastico. Anche giocare per Runar Kristinsson, probabilmente lui è il miglior allenatore che abbia avuto. Infine, ovviamente, ho avuto la possibilità di giocare con alcuni giocatori molto forti.

4) Nell'ultima stagione il KR non ha vinto nessun trofeo. Per questa stagione ha perso un giocatore importante come Gary Martin. Secondo te il KR è pronto per ritornare al livello del passato?
Io penso che il KR sia sempre uno dei club migliori in Islanda. Non è un problema se perde qualche giocatore oppure no, avranno sempre un giocatore forte pronto per sostituirlo. Ovviamente non è facile sostituire un giocatore come Gary Martin perché è dura trovare un attaccante migliore di lui disponibile a giocare in Islanda.

5) Come è stata la tua prima stagione con l'AIK Solna? Eri soddisfatto del terzo posto finale nell'Allsvenskan?
La mia prima stagione nell'AIK è stata buona. C'è voluto del tempo per adattarmi a tutto e ammetto di non aver giocato molto bene all'inizio. Però dopo un po' di partite ho iniziato a sentirmi più a mio agio sul campo e le mie performance sono migliorate. Come dicevo prima penso che sia stata una buona prima stagione.
Non posso dire di essere soddisfatto del terzo posto perché eravamo molto vicini a vincere il campionato, perso per soli tre punti, questo è stato un po' deludente.

6) Quali sono gli obiettivi dell'AIK Solna per questa stagione?
Il nostro obiettivo è vincere il campionato.

7) Quali sono le differenze principali fra il calcio islandese e quello svedese?
Le differenze principali sono il ritmo del gioco, è molto più alto in Svezia e c'è voluto un po' di tempo per adattarmi. Anche la pressione è diversa, quando giocavo in Islanda le persone mi parlavano della pressione di essere un giocatore del KR, per i tifosi e per i dirigenti che vogliono vincere i titoli. Ma devo dire che non è niente di paragonabile alla pressione che c'è all'AIK.

8) Tre giocatori islandesi hanno già giocato nei campionati italiani (Emil Hallfreðsson, Birkir Bjarnason e Hörður Björgvin Magnússon). Cosa pensi del calcio italiano? Ti piacerebbe giocarci un giorno?
Penso che il calcio italiano abbia perso molto in qualità nel corso degli ultimi anni. Quando pensi a squadre come Milan e Inter, non sono più così forti come erano solo pochi anni fa e l'unica che sta facendo bene in Europa è la Juventus. Questo è probabilmente dovuto ai soldi in più che ci sono in altri campionati. Detto questo, il campionato italiano rimane sempre uno dei più grandi al mondo e quindi certo, mi piacerebbe giocarci un giorno.

9) Quali sono i tuoi hobby? Come spendi il tuo tempo fuori dal campo?
Mi piace giocare a golf nel mio tempo libero. Ho giocato molto a golf quando ero ragazzino, quindi ho una certa preparazione per questo sport.

10) All'inizio del 2015 hai fatto il tuo esordio con la nazionale. Come hai vissuto quei giorni?
Si, è stato fantastico. Giocare per la nazionale è stato per molto tempo il mio obiettivo principale e mi sentivo alla grande di averlo finalmente realizzato.

11) Tu e Diego Johannesson Pando siete il futuro nel ruolo di ala nella nazionale islandese. Quanto è importante per voi l'esperienza di Birkir Már Sævarsson? Pensi che possiate giocare insieme?
E' una domanda difficile. Ci siamo allenati insieme solo poche volte e non credo che possiamo giocare insieme essendo tutti e due terzini destri. Però penso che Birkir sia un ottimo terzino con una grande esperienza.

12) Hai giocato spesso con la nazionale in questi ultimi mesi. Conti di essere fra i ventitre che andranno in Francia?
E' difficile per me dire se sarò nel gruppo o no, ma bisogna sempre credere in se stessi e nella mia testa penso di potercela fare. Però ci sono tanti buoni giocatori a competere per un posto, così dobbiamo aspettare e vedere che succede nei prossimi mesi.

13) Quale è l'obiettivo dell'Islanda ad Euro2016?
Anche questa è una domanda difficile da rispondere per me. Per me prima è importante essere nella squadra che andrà in Francia.

14) Quali sono i tuoi sogni e speranze per il futuro?
Il mio obiettivo a breve termine è fare una grande stagione con l'AIK ed essere parte della squadra che andrà in Francia. Il mio obiettivo a lungo termine è qualcosa che non sono disponibile a condividere, ma sappiate che io sono uno che pensa che bisogna sempre sognare in grande.

15) Un'ultima domanda sul tuo paese. Solo poche settimane fa ci sono state molte proteste di piazza contro il Primo Ministro che ha dovuto dimettersi in seguito agli scandali dei Panama Papers. Molte persone temono di ricadere in una crisi simile a quella del 2007. Quale è la tua opinione al proposito?
Ammetto di non aver seguito molto la questione, ma sicuramente questo rischio c'è quando un paese è governato da persone che non sono competenti e ciò comporta anche rischi maggiori.

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