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venerdì 1 maggio 2015

Effodeildin, 8ª giornata: tra le umiliazioni ai piani alti e il maltempo a quelli bassi, quanti scossoni!

Finalmente! Un po' di brio, un piccolo brivido per il possibile inizio di un cambiamento nella storia di un campionato che fino ad ora sembrava essere destinato alla monotonia. Sembrava quasi un incantesimo, con una squadra apparentemente inarrestabile e lanciata verso la conquista del titolo ed un'altra apparentemente senza speranza di salvezza. In un colpo solo, come nelle migliori sceneggiature, l'ottava giornata di Effodeildin ha dimostrato che le cose non stanno affatto così...

Grande attenzione per NSÍ Runavík - KÍ Klaksvík del prossimo turno: dopo l'umiliazione, i gialloneri riusciranno a far valere il fattore casa, dove hanno raccolto sei vittorie su sei?

Partire dalla pesantissima scoppola che l'NSÍ Runavík ha subito al Sarpugerði per mano del Víkingur Gøta è praticamente d'obbligo: un 5-1 umiliante, mortificante, ma soprattutto inimmaginabile. Chi avrebbe mai solo pensato, anche per errore, che una squadra che fino al turno precedente aveva regalato sicurezza e spettacolo crollasse così miseramente in casa di una squadra che il campionato lo snobba alla grande per concentrarsi sulle coppe? Il risultato in questione non solo riapre il campionato, ma mina alla base ogni certezza su cui poggiava il team giallonero, autore di un secondo tempo da (s)profondo rosso. Infatti, dopo un buon avvio coronato dal gol di Magnus Hendriksson Olsen all'8°, gli ospiti spariscono nel nulla, inghiottiti da chissà quale buco nero. E subiscono una rimonta più che clamorosa: il galeone di Runavík inizia a scricchiolare molto presto, ma soltanto alla fine della prima frazione il tumultuoso mare neroazzurro sfonderà quanto gli opponeva resistenza e allagherà tutto. Terrificante l'uno-due di Bárður Hansen e di Erling Dávidsson Jacobsen che negli ultimi centoventi secondi ribaltano la situazione. Sotto di 2-1, il team di Trygvi Mortensen completa il suo naufragio nell'ultima mezz'ora: al 55° Jonleif Højgaard si traveste da Leo Messi e supera avversari come nulla fosse, ma il suo tiro potentissimo si stampa sulla traversa; il 3-1 arriverà comunque al 66°, quando con una ragnatela di passaggi il Víkingur Gøta imbriglia gli avversari e manda in rete Finnur Justinussen. Passeggeri e capitano del vascello giallonero abbandonano la nave, che sbanda e affonda ingloriosamente sotto i bombardamenti finali di Jacobsen (doppietta per lui) e Gunnar Vatnhamar, favorito dalla clamorosa papera di András Gángó. Rialzarsi immediatamente per l'NSI è un imperativo; per il Vikingur, è una bellissima dimostrazione di forza.

La débâcle dell'attuale capolista, però, inguaia anche l'HB Tórshavn, uscito sconfitto dal derby con il B36 e superato dal Víkingur Gøta, che si appropria della terza posizione. Il disastro dei rossoneri è diverso da quello dei gialloneri solo per la forma finale, ma la sostanza è identica, sebbene ci sia un dubbio pesante sull'andamento del match. Siamo al 3° minuto e Tórður Thomsen, il portiere dei bianconeri, interviene in scivolata su Gunnar Haraldsen, che volava ormai solo verso la porta. Per l'arbitro l'intervento è fuori area (i replay non aiutano a capire se sia sulla linea o leggermente fuori; nel primo caso, sarebbe stato rigore) e soprattutto da cartellino giallo, quando invece forse il rosso poteva starci, sebbene si fosse solo ad inizio partita. L'episodio stizzisce i rossoneri che non sfruttano gli immensi spazi dei loro rivali e, alla prima occasione, prendono un gol da Lukasz Cieslewicz che calcia un pallone più lento di una moviola. Un quarto d'ora esatto e anche l'HB si iscrive al campionato faroese delle belle statuine, incassando il raddoppio di Hans Pauli Samuelsen allo scoccare dell'intervallo. La situazione nella ripresa è invertita, e adesso sono gli uomini di Askham che lasciano prateria dove Furia cavallo del West si sbizzarrirebbe: il 3-0, ancora di Samuelsen, appartiene alla serie Ho visto cose che voi umani... Ma l'HB getta la maschera nei minuti finali, quando si candida a recitare una parte nel nuovo horror di Dario Argento, prima di trovare il gol della bandiera con Jógvan Rói Davidsen. La catabasi continua.

Insignificante, invece, l'1-1 che TB Tvøroyri e ÍF Fuglafjørður condividono allontandosi dalla zona retrocessione. Partita pesantemente condizionata dal maltempo (su Trongisvágur si è abbattuta una tormenta di neve mista a pioggia mentre si giocava, con visibilità ridotta) e dall'espulsione del portiere di casa Ivan Stojkovic per un tocco fuori area - da rivedere anche questo - al 14°, è stata aperta dal conseguente calcio si punizione di Leivur Joensen, nettamente favorito dal vento; di Albert Adu alla mezz'ora il pareggio per i bianconeri. Nella ripresa, il tempo migliora e si rivede anche un po' d'azzurro in cielo, ma sul rettangolo verde le tante occasioni non servono a cambiare il risultato.

Fondamentale, al contrario, quanto sofferta la vittoria dell'FC Suðuroy contro l'EB/Streymur, anche in questo caso in condizioni di severo maltempo, con una nebbia inquietante sui monti circostanti. Con un contropiede (e controvento) da manuale, gli azzurri si portanto in vantaggio al 26° grazie a Búi Egilsson; il pareggio degli uomini in maglia verde arriverà sei minuti più tardi, quando dal dischetto Niels Pauli Bjartalíð Danielsen si dimostra infallibile. Il nuovo vantaggio dei padroni di casa arriva al 44°, quando John Tordar Poulsen trova di punta una parabola imprendibile per chiunque, passando per il sottilissimo spazio tra la traversa e la mano del portiere, accarezzando entrambi prima di entrare. Nella ripresa, col campo ormai coperto di un velo bianco (a fine aprile a livello del mare!), si combina per ovvie ragioni poco o nulla: la beffa più grande è vedere il campo di un verde pallido ed illuminato dal sole a fine partita. La follia del clima faroese può influenzare anche un delicatissimo scontro salvezza, che vede i vincitori abbandonare le ultime due posizioni - quelle della retrocessione -, costringendo giocoforza qualche altra sventurato ad entrarci. E questo altro sfortunato altri non è che l'AB Argir, superato con analogo risultato in casa del KÍ Klaksvík: ma qui il match è iniziato in ritardo, perché il campo era addirittura sepolto sotto almeno 3 cm di neve fresca. Il tempo di sistemarla a bordo a campo, et voilà, campo verde come prima. Le squadre si ribattono colpo su colpo, ma alla fine sono gli azzurri a passare con Páll Andrasson Klettskarð al 41°, grazie soprattutto allo scivolone sul terreno di Álvur Fuglø Christiansen. Il ritmo non cambia nemmeno nella ripresa, ma l'AB Argir trova l'1-1 solo dagli undici metri con Jógvan Andrias Nolsøe al 63°, prima di subire il colpo del KO al 78° da Heðin Klakstein.


8ª giornata
Domenica 26 aprile
FC Suðuroy - EB/Streymur 2-1 (vedi sintesi)
HB Tórshavn - B36 Tórshavn 1-3 (vedi sintesi)
KÍ Klaksvík - AB Argir 2-1 (vedi sintesi)
TB Tvøroyri - ÍF Fuglafjørður 1-1 (vedi sintesi)
Víkingur Gøta - NSÍ Runavík 5-1 (vedi sintesi)


9ª giornata
Domenica 3 maggio
B36 Tórshavn - AB Argir
EB/Streymur - TB Tvøroyri
HB Tórshavn - Víkingur Gøta
NSÍ Runavík - KÍ Klaksvík
ÍF Fuglafjørður - FC Suðuroy

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