Partiamo da un presupposto: i risultati degli ultimi due turni non contano assolutamente niente. Ormai manca solo la fine ufficiale, ma il "rompete le righe" è già arrivato forte e chiaro su tutti i campi della serie cadetta islandese. Tuttavia, qualche spunto interessante possiamo trovarlo anche in questa ventunesima giornata, che ci offre anche l'opportunità di parlare del futuro immediato del campionato e di questione relative ai tecnici, con Purisevic del Víkingur Ólafsvík che potrebbe entrare nel club dei più longevi. Insomma, ce n'è per tutti i gusti!
La notizia di giornata è data da due goleade: la prima, netta, è quella proprio del Víkingur Ólafsvík, che ha letteralmente spazzato via quel poco che resta(va) del KV Vesturbæjar. Per la squadra di Purisevic (ormai prossimo ai dodici anni consecutivi sulla panchina della squadra in maglia blu) si tratta ormai di semplici allenamenti, ma un 5-1 fa sempre morale e contribuisce ulteriormente a migliorare il morale, che comunque è abbastanza alto nonostante la mancata promozione, visto che ci si è dovuti arrendere soltanto ad un Leiknir francamente superiore. Ad Ólafsvík, insomma, credono che la promozione l'anno prossimo sia assolutamente fattibile, anche se il quadro delle partecipanti ancora non è del tutto completo. Eyþór Helgi Birgisson su rigore nel primo tempo, poi Steinar Már Ragnarsson, Abarca e Toni Espinosa in doppietta hanno rilanciato non solo le ambizioni, ma anche la causa "purisevicista" per la permanenza del tecnico in panchina. Questa, a dire il vero, sembra non essere in discussione, anche perché l'idea di diventare uno degli allenatori più longevi d'Europa inizia ad affiorare anche nella testa del bosniaco... La scalata è ancora lunga, e certo non porterà la stessa fama che ha avuto Ferguson col Manchester United (ed è anche ovvio, vista la differenza), però nel calcio moderno certe storie emozionano sempre. Per farla breve, questo blog spera che il matrimonio continui! Tornando alle goleade, arriva anche quella del KA Akureyri, che ha fatto lo stesso identico campionato dell'anno scorso: ha chiuso con 32 punti nel 2013, si manterrà intorno a quella cifra stavolta. Il 4-2 a Selfoss serve per allontanare lo spettro del terzultimo posto che stava diventando un'infamia sempre più possibile, ma non a cacciare i rimorsi per la seconda occasione fallita in due anni, con una squadra che nel momento topico ha sempre fatto cilecca. In questo caso viene da pensare che forse, dopo l'incocludente triennio di Bjarni Jóhannsson, sia arrivato il momento di cambiare aria... Staremo a vedere, ma una cosa è certa: il KA non merita questo eterno limbo.
Da rifondare, in pratica, il BÍ/Bolungarvík, che invece si è salvato per il rotto della cuffia e che ha vissuto una stagione drammatica e deludente sotto tutti i punti di vista: il Þróttur vince con un gol in zona Cesarini per 2-1, ma ha messo in luce le carenze soprattutto nervose di una squadra che troppo spesso ha giocato più d'istinto che di tecnica, finendo spesso in inferiorità numerica. Un problema che si è manifestato anche stavolta. Discorso diverso per il Grindavík, che sta chiudendo in crescendo, come dimostra il 3-0 sul campo di un Tindastóll per il quale non ci sono più parole. Il Grindavík paga così lo scotto della prima parte della stagione in cui ha dato il peggio di sé, stazionando a lungo in cattive zone: senza quel periodo sciagurato, oggi sarebbe sicuramente una delle due promosse. Attenti quindi per l'anno prossimo ai rossoneri e al Grindaví!
Hanno, infine, ancora tempo per congedarsi come si deve le prime due della classe: l'ÍA Akranes ha infatti perso malamente in casa per 2-0 contro l'Haukar, e per la sfida contro il KA Akureyri è chiamato ad abbattere un tabù che ormai dura da quattro anni. Più facile il compito del Leiknir che, dopo un 2-2 in casa dell'HK che mostrato i lati umani di una squadra che il suo campionato l'ha letteralmente ammazzato, chiuderà con il Tindastóll in un testacoda finale che è la sintesi perfetta di questa 1. deild.
Ora, dire già da adesso chi è il favorito per la promozione dell'anno prossimo è terribilmente rischioso: abbiamo fatto dei nomi, ma bisogna considerare che mancano le due retrocesse dall'Úrvalsdeild (una sarà con ogni probabilità il Þór Akureyri, mentre l'altra si deciderà tra Fjölnir, Fram e Keflavík). Dalla 2. deild invece arriveranno il Fjarðabyggð e, notizia fresca fresca, il Grótta, il cui nome non ha assolutamente nulla a che vedere col sostantivo italiano! Prima, però, c'è l'ultima giornata per chiudere tutti i conti...
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