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mercoledì 4 giugno 2014

Úrvalsdeild, 6ª giornata: il KR cancella il tabù Fram in rimonta, ma ora l'FH è da solo in vetta. Però in coppa è l'FH a cadere...

Complici le convocazioni nelle varie nazionali, la sesta giornata di Úrvalsdeild  ci regala una nuova capolista solitaria. Anzi, nuova si fa per dire, visto che da quelle parti ormai è un habitué: si tratta dell'FH versione 2014, che all'attacco sfrontato adesso preferisce un'accorta difesa. Che sia un'evoluzione o un'involuzione questo lo lasciamo al giudizio dei posteri o magari del percorso in Europa League. Fatto sta che i bianconeri approfittano del passo falso dello Stjarnan contro un sempre più deludente Breiðablik e mantengono inalterate le distanze col KR, vincitore di un emozionante derby con il Fram.
Bald­ur Sig­urðsson­ mette subito le cose in chiaro portando in vantaggio il suo KR, che però rischia di regalarsi l'ennesimo incubo di questo inizio di stagione in cui non ne ha azzeccata una. Solo un finale tutto cuore permette ai campioni in carica di aggirare l'ostacolo derby. (foto presa da mbl.is)

In attesa che i nazionali rientrino alla base (l'Islanda è stata impegnata venerdì 30 maggio ad Innsbruck contro l'Austria e lo sarà nuovamente il 4 giugno in casa contro l'Estonia, ma a questo poi penseremo in un prossimo articolo), la sesta giornata si apre con il suicidio dell'ÍBV Vestmannaeyjar in casa del Þór Akureyri, continuando quindi a rimandare ancora l'appuntamento con la prima vittoria in campionato. Stavolta ci è andato vicinissimo, e forse la meritava anche, ma è stato per troppo tempo (l'intera seconda frazione di gioco) a subire l'iniziativa degli avversari, e alla fine il gol-beffa è arrivato. Ridotta in 10 al 45° per l'espulsione del già non particolarmente amato Dean Martin, il quarantunenne attaccante inglese comprato dall'ÍA Akranes retrocesso e che in 197 minuti giocati ha fatto più danni che altro, la squadra dell'arcipalago si è dovuta arrendere al 92° per mano di Kristinn Björnsson, che ha pareggiato il vantaggio iniziale siglato da Brynjar Gauti Guðjónsson al 38°.

Autentico scontro salvezza il cui risultato avrebbe potenzialmente favorire un Breiðablik in piena crisi d'identità, forse imploso ancora prima di iniziare per le aspettative nei suoi confronti. Invece, i biancoverdi, chiamati sicuramente al probante impegno con lo Stjarnan, non ne approfittano. Certo, anche loro fermano sull'1-1 i loro avversari, ma sempre con una sofferenza finale da mettere i brividi. Ma il risultato finale, soddisfacente per la qualità (fermare la seconda in classifica è sempre motivo d'orgoglio), non smuove più di tanto il fondo della classifica, che invece resta tale e quale a come era prima: ÍBV ultimo, Breiðablik e Þór penultimi in ex aequo, ma in forza della differenza reti, se il campionato finisse oggi, a retrocedere sarebbe la squadra di Kópavogur. Ma, a proposito di pareggi, tutti i tifosi d'Islanda hanno ormai diagnosticato la "pareggite" acuta che ha colpito il Fjölnir: quarto pareggio consecutivo, il terzo per 1-1. Stavolta ad essere contagiato è un Keflavík che non riesce più a volare bene come nelle prime partite, e questo è il colmo per la squadra della città che ospita il più importante aeroporto del paese.

Fuori da questa mania di pareggi, ormai diventati di moda come non mai, resta invece un FH Hafnarfjörður che molti definirebbero "italiano" per la sua nuova filosofia di gioco: meno attacco, più difesa. Magari è solo una fase di transizione, come secondo chi scrive è auspicabile perché in Europa chi non attacca viene fatto fuori senza troppi complimenti. Ma evitiamo di fasciarci la testa prima ancora di rompercela, e pensiamo che il team di Heimir Guðjónsson è ora alla guida del campionato dopo l'1-0 rifilato al Víkingur Reykjavík. Ma il risultato poteva essere più rotondo se Ingimundur Níels Óskarsson non avesse sbagliato il rigore del 2-0 a pochi minuti dal termine. Ma per il risultato finale cambia poco, così come poco importava della partita tra Valur e Fylkir, finita 1-0 per la squadra di casa ma che non scuote la classifica più di tanto. Finalmente tira fuori la grinta il KR Reykjavík, che nel derby contro il Fram si vendica di tutte le "malefatte" subite in quest'avvio di stagione dai cugini, rei di aver violato il fortino bianconero con uno storico 4-3 in coppa quest'anno. Certo, la vendetta già se l'erano presa con la vittoria nella Supercoppa passata inosservata, ma si sa che a vincere non ci si abitua mai, soprattutto se si tratta di stracittadine. Il 3-2 finale, figlio di una contro-rimonta, mantiene inalterate le distanze dall'FH attuale capolista, che vanta già un bel +4 grazie ad una solida difesa, visto che il numero di realizzazioni è uguale per entrambe le squadre.

Il KR, però, uno sgarbo ai suoi rivali nello corsa scudetto l'ha già fatto, eliminandoli dalla coppa nazionale per 1-0 il 28 maggio. La lotta tra le due è comunque già cominciata; anzi, è ormai entrata nel vivo. Peccato, però, che gli scontri diretti non stiano più regalando quelle grandi emozioni dell'anno scorso. Ma forse è solo questione di tempo, almeno speriamo...

Coppa d'Islanda, 3° turno

26 maggio
HK Kópavogur - Breiðablik 1-2

27 maggio
Fram - KA Akureyri 1-0
Sindri - KV Vesturbæjar 0-2
ÍBV Vestmannaeyjar - Haukar 3-0
ÍH Þór Akureyri 1-5
Fylkir - Njarðvík 3-1
Víðir Valur 0-1
Hamar - KF 3-2

28 maggio
Stjarnan - Selfoss 6-0
FjölnirDalvík/Reynir 1-0
BÍ/Bolungarvík Fjardabyggð 4-2
Afturelding - ÍR 5-6
KR Reykjavík - FH Hafnarfjörður 1-0
KFG Þróttur 0-4
Augnablik - Keflavík 0-5
Víkingur Reykjavík - Grindavík 4-1


Cliccate qui invece per i risultati e i programma di sesta e settima giornata con la classifica.


6 commenti:

  1. ciao francesco, riguardo la zona retrocessione secondo te l'ibv e' quella che rischia di piu'? che rosa/squadra ha rispetto alle altre?

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    1. Ciao. Sinceramente, per me l'ÍBV è una mezza delusione. Non è una delusione totale come per esempio il Breiðablik per il semplice motivo che non è mai stato un club di prima fascia, né un potenziale outsider. Però da qui ad essere in zona retrocessione ce ne passa. E non è una cosa passeggera, visto che tra poco saremo già a metà campionato. La rosa è giovane, ha un'età media di soli 23 anni. Uno dei motivi di questa situazione potrebbe essere l'inesperienza quindi non solo dei giocatori, ma anche dell'allenatore: infatti quest'anno l'IBV è passato al 4-2-3-1 di Sigurður Ragnar Eyjólfsson, che nel curriculum di allenatore ha solo la settennale guida della nazionale femminile, che però ha condotto per due volte alla fase finale degli Europei, anticipando il calcio maschile. Tutto questo dopo che l'IBV ha cambiato quattro allenatori nel giro di tre anni: adesso, la confusione è inevitabile. Non so dirti se è destinato a retrocedere, ma so dirti che secondo me un cambio tecnico ormai non avrebbe più alcun valore e che sopravvivere stentando non converrebbe a nessuno. Però, il percorso è ancora relativamente lungo...

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  2. Ciao a tutti! Volevo dire che a me la vittoria della Supercoppa d'Islanda non e' passata inosservata, anche quest'anno il KR ha gia' alzato un trofeo. Comunque la vittoria sul Fram era il minimo da ottenere, ma non voglio dilungarmi ne sul fatto che Kristinsson non sia in grado di schierare la miglior formazione, né sul fatto che la sconfitta 3-4 di coppa di lega (competizione paragonabile ad amichevoli precampionato) era stata propiziata dalla mancanza di un portiere tra le fila dei bianconeri.. Francesco, poi non capisco come tu faccia a dire che l'IBV giochi con il 4-2-3-1 ..... a me pare un 4-2-3-0...!!!!

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    1. Ma infatti non mi riferivo a te, Alby. So benissimo che tu sei informatissimo sulle questioni del KR, di cui mi viene da pensare che tu sia tifoso, ma potrei sbagliarmi. Per quanto riguarda invece l'IBV, ha segnato lo stesso numero di gol di Breidablik e Vikingur Reykjavik...

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  3. Eh si, mi hai sgamato...sono tifoso del KR, anche se sono favorevole a campionati in cui non vincano sempre le solite squadre, senno' diventano noiosi. E' vero che anche il Breidablik e il Vikingur han segnato poco, pero' l'IBV e' da una vita che ha sempre uno degli attacchi piu' asfittici della Ursvaldeild. Gli anni scorsi pero' con una difesa ottima riuscivano a fare buoni campionati, quest'anno invece e' nera. Ma mi chiedo io, e' cosi difficile trovare un discreto attaccante da 10 gol a stagione? Comunque mi vien da ridere pensando che mentre stavo iniziando a scriverti c'era IBV -Valur 0-1 e ora invece hanno ribaltato 2-1....Certo che il calcio islandese sorprende sempre...

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    1. Guarda, sono pienamente d'accordo con te. Io odio vedere che vince sempre la stessa squadra, perciò appena vedo che può esserci un cambiamento mi esalto. Per quanto invece riguarda l'IBV è una squadra per cui nutro una certa simpatia, ma "sic stantibus rebus" non vedo quale sia il vantaggio di salvarsi...

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