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giovedì 26 giugno 2014

1. deild, 7ª giornata: le retrocesse alla riscossa, il KA Akureyri fuori controllo e il dramma del Grindavík

Ora che tutte le squadre possono di nuovo contare lo stesso numero di partite giocate, grazie al recupero infrasettimanale di BÍ/Bolungarvík - Grindavík, è possibile esprimere un giudizio globale su quello che sta avvenendo nella "Serie B" islandese: le gerarchie dell'anno scorso si sono completamente capovolte, ormai è chiaro. Prevederlo era molto difficile, anche perché chi era dato per spacciato adesso è tra i primi, e viceversa. A questo punto, diventa difficile dire se e come le cose cambieranno, ma quel che è certo è che, se l'andamento resterà questo, a settembre ci ritroveremo a commentare il ribaltamento di un intero campionato, che non è esattamente una cosa di tutti i giorni. Ma, come nostro solito, andiamo con ordine...
Daní­el Leó Grét­ars­son aveva portato in vantaggio il suo Grindavík nello scontro contro il BÍ/Bolungarvík, ma i suoi sforzi sono stati vanificati nel secondo tempo. La partita si risolve in un pareggio che sul lungo termine potrebbe rivelarsi fatale (foto presa da mbl.is)

Si tratta di un turno importante innanzitutto perché vede un avvicendamento al potere: il sorprendente Leiknir Reykjavík di queste prime giornate è costretto ad abdicare, ponendo fine alla sua monarchia. Non hanno molto di cui gioire, però, i tifosi delle altre squadre, perché poi dopo la monarchia è subentrata la diarchia, che tra l'altro sembra essere intenzionata a mantenere i propri poteri il più a lungo possibile. E come in tutti gli scontri dinastici, per decidere in mano a chi dovesse andare la leadership del campionato cadetto, le due pretendenti si sono affrontate in duello. Il luogo dell'aspra battaglia è stato Akranes, terra storicamente ostile al Leiknir. E così è stato anche stavolta: con una strategia subdola, l'ÍA passa il primo tempo a fare il pupazzo nelle mani degli avversari. Si tratta di una strategia rischiosa, e infatti i primi quarantacinque minuti si chiudono con la squadra della capitale in vantaggio per 1-0 grazie al gol di Sindri Björnsson. Avendo in pratica fatto finta di giocare fino ad allora, i gialloneri ritornano in campo con la licenza di uccidere (metaforicamente, s'intende) l'avversario. Tuttavia, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, e gli ospiti rispondono colpo su colpo, ma al 57° nulla li può salvare dall'1-1, perché parare il rigore di Gardar Gunnlaugsson sarebbe stato difficile per chiunque. Col passare del tempo il Leiknir finisce per stancarsi del tutto, e così gli ultimi minuti li passa in apnea, venendo punito all'87° con la doppietta di Gunnlaugsson. I gialloneri così scacciano dal trono il Leiknir ma vi trovano già insediato il Víkingur Ólafsvík, che il giorno prima aveva sudato sette camicie contro il Tindastóll ultimo in classifica. Inoltre, il rigore di Espinosa al 75° non solo vale l'1-0 e quindi i tre punti, ma consente anche agli uomini di Purisevic (il monarca che risiede ad Ólafsvík da più di un decennio) di mantenere intatto il bottino contro il team di Sauðárkrókur: in quattro partite spalmate in tutta la storia, sono arrivate altrettante vittorie. Niente male... Ma quanta fatica stavolta! Adesso, comunque, quel che conta è che entrambe le squadre che sono retrocesse si trovano al primo posto in ex aequo, e si confermano tra le favorite alla promozione.

Tra le favorite a inizio stagione invece non c'era il Leiknir, ma soprattutto non c'era il Þróttur, che nel ruolo di outsider sembra trovarsi molto bene. Quella dei rossoneri è sicuramente una sorpresa tanto piacevole quanto davvero imprevedibile, visto che fino ad aprile le premesse per un disastro sportivo c'erano tutte, e chi ha seguito la coppa di lega lo sa benissimo. Anche in questo caso vale il discorso fatto prima: l'HK Kópavogur, quando vede il Þróttur, non può fare a meno di prenderle. Non è un caso che dal 2006 ad oggi a Reykjavík l'HK non ha mai vinto; anzi, non ha nemmeno mai pareggiato. Esatto, in otto anni tutte le spedizione dell'HK nella capitale si sono concluse con una sconfitta, per di più (quasi) sempre con un solo gol di scarto. Visto che di motivi per discostarsi dalla tradizione non ce n'erano, il noioso tira e molla vede alla fine vincere i rossoneri per 1-0, ma il ricordo di questa partita svanirà nell'arco di pochi giorni: non merita di più. Al contrario, entra di diritto tra le partite più belle dell'anno KA Akureyri - KV Vesturbæjar, terminata sul pirotecnico risultato di 5-3! E se questo è il primo scontro in assoluto tra le due, chissà cosa ci riserverà il futuro... Mettersi a raccontare tutti i novanta sarebbe pura follia, così come folli sono - a questo punto sarà lecito dirlo senza timore di offendere qualcuno - non una, ma tutte e due le squadre di Akureyri. Sicuramente è grazie a loro che nei campionati islandesi c'è ancora un po' di "movimento", ma se io fossi un tifoso di una delle due mi arrabbierei di brutto con quella fase difensiva...

La scelta di evitare di scrivere un poema è dettata anche dal fatto che nei bassifondi della classifica c'è uno scontro totalmente imprevisto a inizio stagione, vale a dire quello tra BÍ/Bolungarvík e Grindavík, due squadre che l'anno scorso accarezzarono a lungo il sogno promozione e che oggi si ritrovano ad abbracciare, loro malgrado, l'incubo retrocessione. La settima giornata ha visto i primi vincitori per 1-0 sull'insidioso campo del Selfoss, la qual cosa li ha fatti salire al terzultimo posto, appena fuori dalla zona rossa, dove invece sono caduti quelli del Grindavík, sconfitti con lo stesso risultato in casa dell'Haukar, dove non aveva mai perso prima: "i tempi cambiano" è una massima che vale anche per il calcio. Ma ciò che più preme sottolineare è il risultato del recupero della terza giornata, disputatosi da queste due compagini subito dopo la fine della settima. Una partita intensa e combattuta, che ha visto andare avanti prima il Grindavík con Daní­el Leó Grét­ars­son al 21°, poi raggiunto al 62° da Nikulás Jónsson. La partita finisce qui, perché poi entrambe le squadre hanno paura di scoprirsi troppo: si tratta di un punto quasi inutile sia per l'uno che per l'altro, giacché la situazione in classifica resta identica. La squadra a loro più vicina è il KV, che per ironia della sorte finora ha vinto solo due volte: 0-5 sulla squadra dei fiordi occidentali, 3-2 su quella della capitale. Non è bella complicata questa situazione?

7ª giornata
21 giugno
KA Akureyri - KV Vesturbæjar 5-3
Haukar - Grindavík 1-0
Selfoss - BÍ/Bolungarvík  0-1

Þróttur - HK Kópavogur 1-0
Víkingur Ólafsvík - Tindastóll  1-0


22 giugno
ÍA Akranes - Leiknir Reykjavík 2-1

Recupero 3ª giornata
24 giugno
BÍ/Bolungarvík - Grindavík 1-1


7ª giornata
27 giugno
Haukar - KA Akureyri
KV Vesturbæjar - Selfoss
Tindastóll - Þróttur

28 giugno
BÍ/Bolungarvík - ÍA Akranes
Grindavík - HK Kópavogur 
Leiknir Reykjavík - Víkingur Ólafsvík


   Classifica                                                       PG         DR         Punti
1. ÍA Akranes7
        +8         15     


2.Víkingur Ólafsvík7
        +2         15


3.Leiknir Reykjavík7
        +5         14 





4.Þróttur7
        +5         13


5.HK Kópavogur7
        +1         11


6.Haukar7
        +1         11


7.KA Akureyri7
        +4         10


8.Selfoss7
        +1           8


9.KV Vesturbæjar7
        -1            7


10.BÍ/Bolungarvík7
        -6            7


11.Grindavík7
        -3            5


12.Tindastóll7
        -17          2


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