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venerdì 30 agosto 2013

Un FH eroico sfiora l'impresa a Genk, ma fallisce il colpo di grazia e poi crolla. Recuperi di campionato: l'urlo di liberazione del Breiðablik e l'allungo (decisivo?) del KR

Tutti in piedi, per favore. C'è una standing ovation da fare ad una squadra che ha dimostrato di avere coraggio e grinta da vendere. Una squadra che ha lottato finché ha potuto, prima di perdere le speranze quando poi la situazione si è resa difficile, e lo sarebbe stato per chiunque, per qualunque squadra. Ed è per questo che il risultato finale, impietoso, alla fine risulta falso, bugiardo, figlio di una partita totalmente diversa da un incontro datato a una settimana prima. Il calcio, lo abbiamo ripetuto più volte, è questo, è fatto così, e se non lo si accetta è meglio abbandonarlo. Ma il premio che ha avuto il Genk è davvero troppo generoso. Sì, avete capito bene: la standing ovation va fatta all'FH Hafnarfjörður, il cui unico errore è stato quello di fermarsi ad un passo dall'obiettivo. Pagando ad un prezzo troppo alto.
Una partita combattutissima, a dispetto del risultato finale. Il Genk sembrava insuperabile, ma in realtà l'FH l'ha messo in difficoltà, rischiando quasi di eliminarlo. Non è una disfatta per la squadra islandese, ma solo un inizio che potrà portare lontano. Ma, nel frattempo, grazie FH per averci fatto immaginare l'Islanda tra le grandi d'Europa! (fonte: sport.is)

Il Genk credeva di avere ormai la qualificazione in tasca, e questo l'abbiamo sospettato un po' anche noi amanti dell'Islanda (e del suo campionato di calcio). Ma se è lecito che dei tifosi facciano questo errore, meno accettabile è che lo faccia una squadra, oltretutto abituata da anni a giocare in Europa. E così la compagine fiamminga scende in campo convinta di andare a fare una scampagnata, ma nonostante ciò riesce a trovare il gol del vantaggio in cinque minuti con capitan Jelle Vossen. Forte del vantaggio complessivo per 3-0, tra l'altro con due gol fuori casa, e sicuro (bastava guardare l'atteggiamento in campo) che i suoi avversari siano poca cosa, il Genk si rilassa ed assapora già le notti di Europa League. Mai errore fu più grave, perché l'FH è consapevole delle sue capacità e, vista l'aria di sufficienza dei belgi, inizia a fare qualche conticino, dandosi forza per credere in una clamorosa rimonta. La forza della mente può essere dirompente, ed ecco che arriva il pareggio di Ólafur Páll Snorrason, che cambia un po' la partita. La formazione di Mario Been capta qualcosa, e sceglie di restare vigile, pur senza affondare il colpo per evitare che gli islandesi possano ripartire in contropiede e trovare il 2-1 che metterebbe di nuovo tutto in discussione. Ma è una soluzione che non paga, perché il vantaggio dei bianconeri arriva davvero, ed arriva con il giovanissimo Björn Daníel Sverrisson, talentuoso centrocampista già nel giro dell'Islanda under 21, ma che ha dal 1° gennaio 2014 si trasferirà a Stavanger, in Norvegia, perché messo sotto contratto dal Viking. Adesso basterebbe solo un altro gol all'FH per completare il capolavoro e qualificarsi ai gironi di Europa League. Ma il Genk, purtroppo per noi, smette di credersi imbattibile e di ammirarsi allo specchio, e rientra in partita arrabbiatissimo. Trova tre gol in 10 minuti: al 49° il risultato era 1-2, al 59° 4-2. Adesso un solo gol non servirebbe nemmeno ad evitare la sconfitta, perché bisognerebbe vincere 6-4 per qualificarsi, facendo quattro gol in mezz'ora. Un'impresa difficile per chiunque, anche per la più forte delle squadre (ovviamente, con le giuste proporzioni). Ma la truppa di Heimir Guðjónsson non si dà per vinta, e cerca almeno il terzo gol; nel cercarlo, dà modo al Genk di trovare il definitivo ed immeritato 5-2. Finisce 7-2 tra andata e ritorno, ma considerando anche gli episodi dell'andata, decidete voi se è un totale che davvero rispecchia quanto visto in campo. Per noi, sinceramente, no. La qualificazione forse era eccessiva, ma di certo ora di eccessivo c'è solo il vantaggio dei belgi.
Stamattina però c'è stata un'ulteriore possibilità per l'FH di continuare il suo percorso europeo grazie alla squalifica inflitta dalla UEFA al Fenerbahçe per alcune partite truccate: si è tenuto stamattina alle 9:00 il sorteggio per decidere la sostituta, ma ad essere premiati sono stati i ciprioti dell'APOEL. Quindi, il sipario europeo cala sull'Islanda.

Intanto, ieri la federazione islandese ha superato se stessa, ed oltre all'FH (mandato in campo dalla UEFA) è riuscita a far giocare due recuperi della 10° giornata di Úrvalsdeild, più mezza 19° giornata di 1. deild karla. Troppo poco, comunque, rispetto al 22 agosto, quando la stessa federazione incastrò l'impegno europeo dell'FH con i recuperi e i posticipi di ben tre giornate di campionato.
Ma se della 1. deild karla ci occuperemo nei prossimi giorni, della Úrvalsdeild ci occupiamo ora. Lo merita soprattutto il Breiðablik, finalmente capace di scrollarsi di dosso quella cappa di sofferenza e di liberarsi di quella specie di "pareggite" che lo hanno tenuto lontano dalla vittoria per un mese esatto. A farne le spese è stato lo Stjarnan, che stava andando a mille all'ora prima di incappare in questa sconfitta, la quale a sua volta riapre i giochi per la qualificazione ai turni preliminari della prossima Europa League e che lascia il KR Reykjavík andare a briglia sciolta verso un trionfo in campionato. E dire che la squadra biancoblù si era portata pure in vantaggio al 28°, ma poi ha presentato la solita pericolosa tendenza a farsi rimontare, e così ha preso due gol nei primi 20 minuti del secondo tempo, perdendo la partita per 2-1. Quindi è chiara la sindrome dello Stjarnan: la sua migliore difesa è l'attacco.

Anche il KR, come la squadra biancoverde, ha recuperato la prima delle due partite mancanti. Un incontro di vitale importanza, anche perché ha di fatto consentito ai più titolati d'Islanda di iniziare a prendere il largo. Al Valur spettava il gravoso compito di provare a tamponare la squadra di Rúnar Kristinsson, che dopo il mezzo flop dello scorso anno pare destinata a rifarsi, anche se nell'imprevedibilissimo campionato islandese non si può mai essere sicuri. La modalità con cui gli inquilini del KR-völlur hanno superato i loro avversari è la stessa identica di quella con cui hanno sconfitto gli altri pretendenti al posto d'onore, tanto che anche il risultato è uguale: un 3-1 che ha seguito lo stesso copione del 3-1 di domenica, con l'unica differenza del rigore. Il prossimo recupero del KR sarà proprio col Breiðablik, e si giocherà a metà settembre. Potrebbe essere il match point...

Europa League
Ritorno dei play-off
Giovedì, 29 agosto 2013

Genk, Cristal Arena, ore 20:00
Genk (Bel) - FH Hafnarfjörður 5-2  [2-0 all'andata; 7-2 totale]
Reti: 5° Jelle Vossen (GE), 27° Ólafur Páll Snorrason (FH), 48° Björn Daníel Sverrisson (FH), 52° Kara Mbodj (GE), 57° Anthony Limbombe (GE), 59° Fabien Camus (GE), 78° Fabien Camus (GE)





Úrvalsdeild
Recuperi 10° giornata
Breiðablik - Stjarnan  2-1
KR Reykjavík - Valur  3-1

Classifica                               Partite giocate          Punti
1.KR Reykjavík16


                        40
2.FH Hafnarfjörður17



36
3.Stjarnan17



34
4.Breiðablik16



32
5.Valur17



25
6.ÍBV Vestmannaeyjar17



23
7.Fram17



18
8.Fylkir17



17
9.Keflavík17



17
10.Þór Akureyri17



16
11.Víkingur Ólafsvík17



13
12. ÍA Akranes17



8

2 commenti:

  1. COncordo con il tuo racconto, a mio parere purtroppo la qualificazione è sfuggita con la gara d'andata. Vi fosse stato un risultato in bilico l'FH dell'altra sera avrebbe potuto fare la voce grossa e mettere in difficoltà la squadra belga. Ora anche il campionato credo sia definitivamente compromesso con la vittoria nel recupero del KR ancora senza un match. Ma nel calcio tutto è possibile.

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    1. Sì, ma l'FH era stato addirittura capace di fare l'impensabile, segno di una squadra che davvero non si arrende mai. Purtroppo la gara di andata è stata determinante, ma sono sicuro che l'anno prossimo, con qualche acquisto che aumenti l'esperienza più che la qualità dello spogliatoio, con l'FH in Europa potremo ben sperare. Ti dirò anche che non sono contento del sorpasso del KR: in campionato ha fatto molto bene e merita il titolo, ma nelle coppe europee non è mai (e sottolineo MAI) durato più di due turni, collezionando figuracce ovunque. L'ultima è il 7-0 ad Helsinki contro l'HJK al secondo turno di qualificazione della scorsa Champions. Insomma, non dà le stesse garanzie dell'FH...

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