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giovedì 20 luglio 2017

Inkasso-deildin al giro di boa: le mine vaganti! News di mercato, top & flop

Dopo la puntata dedicata alle prime della classe, spendiamo due parole sulle MINE VAGANTI del campionato. Sono le squadre che faranno da ago della bilancia, soprattutto per la promozione.

Il presidente del Fram Hermann Guðmundsson con il neo allenatore portoghese Pedro Hipolito. Il suo ingaggio è stato un fulmine a ciel sereno nonché una grossa novità per l'Inkasso-deildin... forse troppo (fotbolti.net)

Difficile che qualcuna di queste rientri nel discorso promozione. Forse il Selfoss, forse il Thor. Il dubbio durerà qualche giorno: il prossimo weekend c'è lo scontro diretto e solo chi vince può continuare a sperare.


Stesso discorso vale per la retrocessione. Il margine che queste squadre hanno sulle ultime tre è rassicurante, così come il gap tecnico che queste devono colmare. Tuttavia non sono impossibili crolli improvvisi, ricordate il Fjardabyggd lo scorso anno?

4) Thor: l'avvio è stato shock con quattro sconfitte su cinque incontri. Dopo l'umiliante sconfitta con l'IR coach Larus Orri ha stravolto la squadra e i risultati sono arrivati. A farne le spese è stato soprattutto il bomber della scorsa stagione, Gunnar Örvar Stefánsson.

Il Thor è molto attivo sul mercato giovanile. Negli scorsi giorni ha piazzato il colpo migliore della serie cadetta: Stipe Barac, croato di 32 anni, centrocampista mancino e lunga esperienza nelle serie minori balcaniche. Nonostante l'elevata valutazione, difficilmente riuscirà a far fare il salto di qualità alla rosa biancorossa. Inoltre erano altri i reparti dove intervenire, in primis in porta, viste le papere inanellate dal giovane portiere dell'U19 Aron Birkir Stefánsson.

Il giovane portiere Aron Birkir Stefánsson con la maglia della nazionale. Le sue prestazioni in questa prima metà di campionato non sono state molto soddisfacenti (facebook.com)

5) Selfoss: gli amaranto sulla carta potevano essere la sorpresa del campionato. Hanno una buona rosa con delle individualità importanti e alcuni giocatori di categoria superiore: il trio straniero Ivan  "Pachu" Gutierrez e James Mack in attacco, il colosso Andrew Pew in difesa, il trequartista Elvar Ingi Vignisson. Dopo un ottimo avvio, sono arrivati dei passaggi a vuoto inspiegabili, soprattutto con le squadre di bassa classifica, che hanno compromesso il campionato. In squadra c'è anche l'unico italiano di questo campionato, Giordano Pantano, che dopo un inizio da titolare è stato relegato in panchina.

Sul mercato ha effettuato solo un paio di movimenti: è andato via la giovane ala Ásgrímur Þór Bjarnason (classe 1998, approdato al Fjolnir), è stato richiamato dal prestito all'Ægir Arnór Ingi Gíslason, classe 1996, che più o meno copre lo stesso ruolo.

6) Leiknir Reykjavik: per quanto ci riguarda è la delusione del campionato. Ha un'ottima rosa con delle individualità di categoria superiore (il trequartista Ragnar Leósson, l'attaccante esterno Elvar Páll Sigurðsson, il difensore Halldór Kristinn Halldórsson), tanti giovani interessanti, ma una discontinuità impressionante. Ha messo alle corde tutte le grandi, costringendo al pari il Throttur in casa sua e andando a vincere nella tana della corazzata Keflavik. Sperare nella promozione era lecito, ma il campionato ormai è stato gettato al vento.

Halldór Kristinn Halldórsson, uno dei difensori più forti della categoria (fotbolti.net)

E' la squadra più attiva sul mercato giovanile, dove compete con le squadre di prima serie. Si registrano tanti movimenti di andata e ritorno verso il KB Reykjavik. La strada è corta, essendo una squadra satellite del Leiknir che milita in 4.deild.

7) Haukar: altra squadra che ha deluso le aspettative. La rosa è giovane e rodata, non ha avuto sbandate, ma neppure fatto il salto di qualità che ci si aspettava.

Dal mercato notizie buone e cattive. E' tornato Terrance Dietrich per sostituire l'infortunato Trausti Sigurbjörnsson, e per ora non lo sta facendo rimpiangere. Sono arrivati un paio di giovani interessanti, ma le aquile hanno perso Dagur Dan Þórhallsson. Il giovane centrocampista, leva 2000, è uno dei giocatori più promettenti dell'U17 islandese e si è accasato presso i belgi del Gent. Per lui è un'ottima opportunità, per il calcio islandese è un altro talento che cerca fortuna altrove.

Il giovane Dagur Dan Þórhallsson con la nuova maglia del Gent (ruv.is)

8) Fram: inevitabile dire che "siamo alle solite". Dopo la turbolenta retrocessione del 2014, per una delle squadre più blasonate di Islanda non c'è e le responsabilità della dirigenza sono sempre più evidenti. La rosa viene rivoluzionata ad ogni sessione di mercato. Gli allenatori saltano a ritmi zampariniani senza che ci sia un minimo di progetto tecnico, nonostante le potenzialità del settore giovanile.

L'ultima bizza è stato l'incomprensibile esonero di Ásmundur Arnarsson, in panchina da metà della scorsa stagione. Dopo aver salvato la squadra e aver iniziato la stagione in maniera più che dignitosa, sono bastate due sconfitte per far saltare il banco. Si è optato per una scelta "esotica", il portoghese Pedro Hipolito, del quale non abbiamo ancora trovato particolari referenze. Risultato? Tre sconfitte di fila.

9) HK: campionato in linea con le aspettative per i biancorossi di Kopavogur. L'obiettivo è una salvezza più tranquilla dello scorso anno e sta arrivando senza particolari patemi. Forse era lecito aspettarsi qualcosa di più da un coach di esperienza internazionale come Jóhannes "Joey" Guðjónsson, ma la minestra si fa con gli ingredienti a disposizione e quelli dell'HK non sono proprio primizie.

Proprio in questi giorni dal mercato è arrivato il giovane trequartista Hörður Ingi Gunnarsson, in prestito dall'FH. I bianconeri puntano molto sul ragazzo, titolare nell'U21, che era in prestito al Vikingur Olafsvik ma aveva poche chance di scendere in campo.

Hörður Ingi Gunnarsson in azione con la maglia dell'U21 islandese (facebook.com)

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