Effodeildin, 11-12ª giornata - Lotta ad armi pari per KÍ e Víkingur, dramma infinito per l'ÍF

In questi due turni intervallati dalla partita della nazionale non ci sono state grosse sorprese in Effodeildin. La classifica non ha subito grossi scossoni ma, se non altro, ha confermato tendenze già evidenti da qualche settimana: la lotta per il titolo continua ad essere una questione a due, le due squadre della capitale continuano a essere più vicine alla zona retrocessione che al vertice e l'ÍF Fuglafjørður che ormai sembra inchiodato sul fondo della classifica.

Entusiasmante 2-2 tra NSÍ Runavík e KÍ Klaksvík alla 12° giornata con il Víkingur Gøta che ne approfitta per agguantare gli azzurri in vetta alla classifica (foto nordlysid.fo)

Partendo dall'alto, troviamo immediatamente la coppia di testa che si contende il titolo ad armi davvero pari. Dopo la dodicesima giornata, infatti, il Víkingur è finalmente riuscito a raggiungere in vetta il KÍ. Per gli azzurri, dopo la fondamentale vittoria per 2-1 in casa dello Skála, è stato fatale il colpo di testa dell'implacabile Klæmint Olsen al novantesimo dello scontro diretto con l'NSÍ. A dire il vero, per gli azzurri resta comunque un punto guadagnato, visto e considerato che soprattutto nel primo tempo hanno rischiato di subire una goleada. Può approfittarne la banda nerazzurra che prima annichilisce il B36 in casa sua con un roboante 5-3 e con un Adeshina Lawal sugli scudi e poi spreca l'impossibile in casa dell'EB/Streymur, dove passa per 1-0 grazie al destro di Djordjevic ad inizio gara. Azzurri e nerazzurri sono a 26 punti, di nuovo a braccetto: non perderanno molti altri punti per strada, quindi occhio agli scontri diretti.

Ad inseguire la coppia di testa c'è l'NSÍ Runavík, che prosegue il suo campionato praticamente solitario, troppo debole per poter davvero impensierire chi precede e troppo forte per preoccuparsi di chi sta dietro. I gialloneri, che col pari imposto al KÍ restano in scia e possono ancora sperare, si erano già fatti valere al turno precedente con un secco 3-0 all'EB/Streymur, con Olsen protagonista anche qui con una bella doppietta. Dire che la truppa allenata da Anders Gerber sia Olsen-dipendente forse è eccessivo, ma di certo il bomber più forte degli ultimi anni nel calcio faroese è un'arma in più che, se fosse in possesso del Víkingur o del KÍ chiuderebbe il campionato con grande anticipo.

Appena fuori dal podio c'è l'HB, che sembra in ripresa dopo la scioccante eliminazione in semifinale di coppa. Quell'evento traumatico sembra aver risvegliato i rossoneri che hanno espugnato il campo dello 07 Vestur con un perentorio 4-1 e poi hanno bloccato i cugini del B36 su un 2-2 che gli lascia molti rimpianti. Diciamo che in questo modo è stata servita una vendetta fredda per la semifinale, ma la situazione continua a non essere lusinghiera: -4 dall'NSÍ, -9 dal duo in vetta e +7 sulla zona retrocessione. Ancora peggio vanno le cose sulla sponda bianconera della capitale, stravoltta dai cinque gol incassati dal Víkingur e i due dall'HB in appena due partite. L'incubo retrocessione sembra così irreale eppure è lì, ad appena quattro punti di distanza. A proposito di distanza, in mezzo alle due cugine c'è il TB/FCS/Royn, che sembra aver trovato la sua condizione definitiva a metà classifica: il 4-0 rifilato all'ÍF e il 2-2 con lo Skála danno una certa serenità.

Restano le tre squadre che si giocano la salvezza. Tre e non quattro, perché ormai l'ÍF Fuglafjørður è come se fosse spacciato, come se non ci credesse più. Tristemente relegato sul fondo della classifica con la miseria di 6 punti, oltre all'umiliante 4-0 del TB c'è da registrare anche la sconfitta drammaticamente beffarda subita in casa dello 07 Vestur nel cruciale scontro-salvezza all'ultimo secondo, dopo aver sfiorato il vantaggio: il 3-2 di Gunleif Magnusarson ha il vago sapore di una mezza condanna. La salvezza adesso dista cinque punti, ma la squadra biancorossa è così fragile che anche fare un solo punto sembra un'impresa. Un'impresa impossibile, almeno per ora.