Lunedì 24 aprile è andata in scena la 46° edizione della Supercoppa islandese. In una sorta di déjà-vu, la sfida ha visto affrontarsi nuovamente il Valur, vincitore della coppa nazionale, e l'FH, trionfatore della massima divisone. Ad acuire questa sensazione di "già visto", oltre alla bis del KR in Coppa di Lega, è il risultato della sfida, che ha visto imporsi i Valsmenn sui bianconeri di Hafnarfjörður. Vediamo nel dettaglio come è andata la partita.
I giocatori del Valur festeggiano la vittoria in Supercoppa (foto di Þórsteinn Olafsson) |
Entrambe le squadre sono scese in campo con formazioni che, verosimilmente, saranno quelle che poi affronteranno il campionato.
Il Valur è sceso in campo con un 4-5-1 che vedeva: Anton Ari Einarsson in porta, Rasmus Christiansen, Arnar Sveinn Geirsson, Orri Sigurður Ómarsson, Bjarni Ólafur Eiríksson in difesa, Dion Acoff, Nicolas Bogild, Haukur Páll Sigurðsson, Einar Karl Ingvarsson, Sigurður Egill Lárusson a centrocampo, Kristinn Ingi Halldórsson unica punta
L'FH ha risposto con un più spregiudicato 3-5-2: Gunnar Nielsen in porta, Jonathan Hendrickx, Bergsveinn Ólafsson, Böðvar Böðvarsson in difesa, Robbie Crawford, Þórarinn Ingi Valdimarsson, Atli Guðnason, Emil Pálsson, Halldór Orri Björnsson a centrocampo, Steven Lennon e Kristján Flóki Finnbogason in attacco
I rossi capitolini partono con un piglio più deciso e prendono subito in mano le redini del gioco, procurando alcuni grattacapi alla retroguardia bianconera e riuscendo ad ottenere un paio di corner nei primissimi minuti. La risposta dei campioni d'Islanda non si fa attendere con il giocatore più atteso, Lennon, che al 7 minuto sparacchia fuori. Al 20' un'altra grande occasione per l'FH con il solito Lennon ma l'estremo difensore del Valur è bravo a respingere. La partita prosegue su questi ritmi, con alterne vicende, ma sono sempre i giocatori in bianconero, guidati da Heimir Guðjónsson ,ad avere le occasioni migliori, con il neo-acquisto Crawford al 23' e l'onnipresente Lennon che alla mezz'ora viene fermato al limite dell'area dalla difesa locale.
La partita sembra si stia incanalando verso l'FH ma, a tre minuti dal fischio finale della prima frazione di gioco, la situazione muta: Nicolas Bogild batte un calcio d'angolo e a svettare più in alto di tutti è Haukur Páll Sigurðsson, che sovrasta il proprio marcatore, Emil Palsson, ed insacca alle spalle di un incolpevole Nielsen.
Nella ripresa è l'FH a dover far la partita, dovendo rimontare. Al decimo minuot i bianconeri hanno una grande chance da calcio d'angolo ma non riescono a sfruttarla. Ma l'occasione più grande capita sui piedi di Finnbogason tre minuti più tardi quando, innescato da un bel filtrante di Lennon, si presenta solo davanti al portiere del Valur Einarsson che gli chiude bene lo specchio di tiro e riesce a mantenere inviolata la propria rete. L'FH al 63' cambia e passa al 4-4-2 con l'inserimento di Guðmundur Karl Guðmundsson al posto di Atli Guðnason; la sostituzione fa bene ai bianconeri che si producono in altri attacchi che però risultano inconcludenti. Gli ultimi venti minuti vedono un FH all'arrembaggio e un Valur a difendersi con le unghie e con i denti fino al fischio finale dell'arbitro.
La vittoria nella supercoppa di quest'anno è il quarto sigillo consecutivo per il Valur nelle coppe islandesi: nel 2015, infatti, si era imposto nella coppa nazionale, nel 2016 si è ripetuto nella stessa manifestazione oltre a trionfare nella supercoppa ed ora arriva il bis. Se per le aquile della capitale il bottino in campionato è relativamente magro (dal 2007, anno dell'ultimo trionfo in Urvalsdeild il miglior risultato è un quinto posto), nelle coppe ad eliminazione diretta i rossi si trasformano, trovando delle nerigie inaspettate che gli permettono di superare avversari ben più quotati, come l'FH.
Al contrario i bianconeri sembrano soffrire terribilmente le partite ad eliminazione diretta, sia in ambito nazionale che internazionale: è storia recente (oltre alle sconfitte in supercoppa ricordate), che l'FH sia uscito in semifinale di Coppa di lega con il KR mentre, nella stessa manifestazione, nel 2016, si arrese ai bianconeri della capitale nell'atto conclusivo. Inoltre, dobbiamo menzionare la sconfitta patita dall'IBV nella semifinale di coppa dell'anno scorso mentre nel 2015 fu superato dal KR addirittura ai quarti di finale. Oltre a queste socnfitte, rimangono anche le ataviche difficoltà che i bianconeri trovano nel superare i turni europei, anche contro squadre più abbordabili (basti menzionare la soffertissima vittoria contro i finlandesi dell'SJK nell'estate del 2015 o l'eliminazione con il Dundalk nella Champions League di quest'anno).
Non vogliamo dire che l'FH abbia un "complesso" da partite secche, ma senza dubbio sembra che si trovi più a suo agio nelle competizioni a più ampio respiro nelle quali, alla fine, i valori reali di forza emergono sempre.
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