Festeggiamenti a fine partita per l'HB, a caccia di un grande riscatto dopo l'anonima stagione 2016 (fonte foto hb.fo) |
Víkingur Gøta - B36 Tórshavn 1-1
Marcatori: 14° Lukasz Cieslewicz (B36), 73° Gunnar Vatnhamar (VG)
Ammoniti: 9° Hans Jørgen Djurhuus (VG), 45° Atli Gregersen (VG) - Filip Djordjevic (VG) - Lukasz Cieslewicz (B36), 76° Andrias Eriksen (B36), 86° Fróði Benjaminsen (VG), 90+1° Eli Falkvard Nielsen (B36)
Spettatori: 500
Impossibile non partire dal big match di giornata, quello tra gli attuali e i precedenti campioni dell'arcipelago. Una partita attesissima, oltre che per il blasone delle squadre in campo, anche per un altro motivo: l'esordio assoluto della leggenda Jákup á Borg come allenatore. Dopo aver fatto la storia del calcio faroese con la maglia bianconera e con quella della nazionale, l'ormai ex centrocampista ha avuto il suo battesimo di fuoco sul difficilissimo campo degli attuali detentori di campionato e Supercoppa, e non ha affatto sfigurato. Anzi, ad andare in vantaggio per prima è proprio la squadra della capitale, che al 14° approfitta di un'azione alla "Mai dire gol" per mandare Cieslewicz in rete. Succede poco altro nel primo tempo, a parte un accenno di rissa a ridosso dell'intervallo che costringe l'arbitro ad ammonire ben tre giocatori: Gregersen e Djordjevic per i padroni di casa, Cieslewicz per gli ospiti. La ripresa si apre con la triangolazione Samuelsen-Lawal-Samuelsen che manda in tilt la retroguardia del B36, ma il tiro a giro rasoterra del numero 11 nerazzurro è disinnescato dalla parata di Tórður Thomsen. Dopo un'ora di gioco il B36 ha la palla per chiudere il match, ma Christian Mouritsen tutto solo colpisce malissimo e manca di molto il bersaglio. Ma l'errore ancora più grande lo fa al 70° Hanus Jacobsen, che a porta sguarnita riesce nella difficile impresa di mandare la palla a lato pur avendo tutto il tempo per tirare bene. Per sua fortuna, tre minuti dopo Gunnar Vatnhamar con un colpo di testa capitalizza un calcio di punizione quasi dalla bandierina. Evidente in questo la responsabilità di Thomsen che non esce e si fa scavalcare dal pallone, ma alla fine l'1-1 è il risultato più giusto per questa fiera degli orrori difensivi.
TB/FCS/Royn - ÍF Fuglafjørður 2-1
Attesissima era anche la partita del við Stórá per la novità forse più grande di quest'anno. Infatti, da quest'anno dobbiamo dire addio a TB Tvøroyri, FC Suðuroy e Royn Hvalba: queste tre squadre si sono infatti fuse il 15 dicembre 2016 in un'unica squadra che rappresenti l'intera isola di Suðuroy. L'idea è evidentemente quella di unire le forze per cercare di ottenere qualche risultato rilevante, visto che il TB era il club più antico dell'arcipelago e uno dei più antichi di tutto il Regno di Danimarca. La fusione, tuttavia, riguarda soltanto le squadre maschili senior, perché le giovanili e le squadre femminili continueranno ad essere distinte. In tenuta neroverde e allenati dal giramondo scozzese Maurice Ross, i Suðuroyarliðið sono stati accolti da ben cinquecento spettatori, un numero altissimo di presenze. E chi ha pagato il biglietto non è rimasto deluso: Jón Poulsen al 17° e soprattutto la rovesciata di Salmundur Bech al 25° regalano ai padroni di casa un primo tempo di altissimo livello contro un ÍF Fuglafjørður completamente allo sbando. L'assedio finale dei biancorossi produce solo il bel gol di testa di Ari Ellingsgaard, ma i tre punti vanno meritatamente alla squadra di casa che esordisce nel migliore dei modi. Questa squadra sarà una rogna per tutti.
HB Tórshavn - 07 Vestur 2-0
Tra le big, l'impegno più agevole sulla carta era quello dell'HB, atteso in casa dalla matricola 07 Vestur e ardente di voglia di riscattarsi. Accolti all'ingresso in campo da Jump dei Van Halen sparata a tutto volume neanche fossero tornati i mitici anni Ottanta, i rossoneri sono sembrati completamente un'altra squadra rispetto al cadavere esanime della scorsa stagione. Ovviamente è troppo presto per dire che la cura Clementsen ha sortito i suoi effetti (bisogna vedere più avanti nella stagione e contro avversari più probanti), ma la prima mezz'ora è stata di gran calcio. Subito in vantaggio col siluro perfetto di Martin Bergvold che ha tolto le ragnatele dal sette, i padroni di casa hanno archiviato la pratica dopo trenta minuti col bellissimo pallonetto di Simun Samuelsen, imparabile per chiunque. Nella ripresa, l'incrocio dei pali nega a Bergvold la doppietta da punizione, così come al 70° un palo nega a Søren Nielsen di riaprire i giochi, e al 90° è l'incrocio dei pali a evitare il gol della bandiera di Janus Samuelsen, il cui tiro a giro avrebbe meritato miglior sorte. Partita dai due volti, dunque, in cui l'HB ha vinto con merito ma ha anche concesso troppo ad un avversario sicuramente sfortunato negli episodi ma che deve ancora registrare il cambio di categoria.
NSÍ Runavík - EB/Streymur 1-1
Va meglio all'altra neopromossa, l'EB/Streymur, che in trasferta sul campo dell'NSÍ Runavík si comporta in maniera egregia. Partenza sprint col gol di Dan í Soylu dopo appena quattro minuti, ma la partita si mette subito su un binario scontato: gialloneri all'attacco e ospiti in difesa. L'assedio dei padroni di casa, dopo sver sbattuto per mezz'ora contro un muro (e una traversa), raccoglie al 37° i suoi frutti col colpo di punta di Petur Knudsen che mette fuori causa il portiere. I restanti cinquanta minuti di gioco sono un incubo per l'EB/Streymur, che più volte viene salvato dal proprio portiere in giornata di grazia. Alla fine, l'EB trova un pareggio immeritato ma prezioso, anche se a conti fatti avrebbe meritato di più lo 07 Vestur di fare punti.
KÍ Klaksvík - Skála 0-0
La partita più pazza della prima giornata si gioca al nord, in casa di una squadra che è apparsa già da ora sull'orlo di una crisi di nervi. Gioco noioso e prevedibile contro un avversario fastidioso ma comunque inferiore come lo Skála, il KÍ Klaksvík non ha ancora metabolizzato il finale shock della scorsa stagione e l'inizio sfortunato di questa. Il risultato non sono solo i due punti buttati contro una squadra che ha come obiettivo principale la salvezza, ma anche uno spettacolo indegno per i vicecampioni in carica: una quantità di falli industriale, un numero di cartellini abnorme per una partita (addirittura sei, di cui un rosso diretto) e una prestazione ampiamente insufficiente. L'espulsione di Jákup Andreasen per un fallo di reazione è il chiarissimo segnale di un nervosismo ingiustificato. Per il resto, poco da dire. Partita equilibrata e buon punto per gli ospiti, autori di una discreta partita su un campo difficilissimo.
Impossibile non partire dal big match di giornata, quello tra gli attuali e i precedenti campioni dell'arcipelago. Una partita attesissima, oltre che per il blasone delle squadre in campo, anche per un altro motivo: l'esordio assoluto della leggenda Jákup á Borg come allenatore. Dopo aver fatto la storia del calcio faroese con la maglia bianconera e con quella della nazionale, l'ormai ex centrocampista ha avuto il suo battesimo di fuoco sul difficilissimo campo degli attuali detentori di campionato e Supercoppa, e non ha affatto sfigurato. Anzi, ad andare in vantaggio per prima è proprio la squadra della capitale, che al 14° approfitta di un'azione alla "Mai dire gol" per mandare Cieslewicz in rete. Succede poco altro nel primo tempo, a parte un accenno di rissa a ridosso dell'intervallo che costringe l'arbitro ad ammonire ben tre giocatori: Gregersen e Djordjevic per i padroni di casa, Cieslewicz per gli ospiti. La ripresa si apre con la triangolazione Samuelsen-Lawal-Samuelsen che manda in tilt la retroguardia del B36, ma il tiro a giro rasoterra del numero 11 nerazzurro è disinnescato dalla parata di Tórður Thomsen. Dopo un'ora di gioco il B36 ha la palla per chiudere il match, ma Christian Mouritsen tutto solo colpisce malissimo e manca di molto il bersaglio. Ma l'errore ancora più grande lo fa al 70° Hanus Jacobsen, che a porta sguarnita riesce nella difficile impresa di mandare la palla a lato pur avendo tutto il tempo per tirare bene. Per sua fortuna, tre minuti dopo Gunnar Vatnhamar con un colpo di testa capitalizza un calcio di punizione quasi dalla bandierina. Evidente in questo la responsabilità di Thomsen che non esce e si fa scavalcare dal pallone, ma alla fine l'1-1 è il risultato più giusto per questa fiera degli orrori difensivi.
TB/FCS/Royn - ÍF Fuglafjørður 2-1
Marcatori: 17° Jón Poulsen (TFR), 25° Salmundur Bech (TFR), 73° Ari Ellingsgaard (ÍF)
Ammoniti: 7° Jón Poulsen (TFR), 9° Búi Egilsson (TFR), 28° Bogi Petersen (ÍF), 32°
Dánjal Godtfred (TFR), 41° Heri Kjærbo (TFR), 61° Rógvi Joensen (TFR), 83° Aron Sørensen (TFR), 90° Salmundur Bech (TFR), 90+3° AlTB Tvøroyrex José dos Santos (ÍF)
Spettatori: 500Dánjal Godtfred (TFR), 41° Heri Kjærbo (TFR), 61° Rógvi Joensen (TFR), 83° Aron Sørensen (TFR), 90° Salmundur Bech (TFR), 90+3° AlTB Tvøroyrex José dos Santos (ÍF)
Attesissima era anche la partita del við Stórá per la novità forse più grande di quest'anno. Infatti, da quest'anno dobbiamo dire addio a TB Tvøroyri, FC Suðuroy e Royn Hvalba: queste tre squadre si sono infatti fuse il 15 dicembre 2016 in un'unica squadra che rappresenti l'intera isola di Suðuroy. L'idea è evidentemente quella di unire le forze per cercare di ottenere qualche risultato rilevante, visto che il TB era il club più antico dell'arcipelago e uno dei più antichi di tutto il Regno di Danimarca. La fusione, tuttavia, riguarda soltanto le squadre maschili senior, perché le giovanili e le squadre femminili continueranno ad essere distinte. In tenuta neroverde e allenati dal giramondo scozzese Maurice Ross, i Suðuroyarliðið sono stati accolti da ben cinquecento spettatori, un numero altissimo di presenze. E chi ha pagato il biglietto non è rimasto deluso: Jón Poulsen al 17° e soprattutto la rovesciata di Salmundur Bech al 25° regalano ai padroni di casa un primo tempo di altissimo livello contro un ÍF Fuglafjørður completamente allo sbando. L'assedio finale dei biancorossi produce solo il bel gol di testa di Ari Ellingsgaard, ma i tre punti vanno meritatamente alla squadra di casa che esordisce nel migliore dei modi. Questa squadra sarà una rogna per tutti.
HB Tórshavn - 07 Vestur 2-0
Marcatori: 3° Martin Bergvold, 30° Símun Samuelsen
Ammoniti: 33° Martin Tausen (07), 38° Heðin Hansen (HB), 70° Martin Bergvold (HB)
Spettatori: 600Tra le big, l'impegno più agevole sulla carta era quello dell'HB, atteso in casa dalla matricola 07 Vestur e ardente di voglia di riscattarsi. Accolti all'ingresso in campo da Jump dei Van Halen sparata a tutto volume neanche fossero tornati i mitici anni Ottanta, i rossoneri sono sembrati completamente un'altra squadra rispetto al cadavere esanime della scorsa stagione. Ovviamente è troppo presto per dire che la cura Clementsen ha sortito i suoi effetti (bisogna vedere più avanti nella stagione e contro avversari più probanti), ma la prima mezz'ora è stata di gran calcio. Subito in vantaggio col siluro perfetto di Martin Bergvold che ha tolto le ragnatele dal sette, i padroni di casa hanno archiviato la pratica dopo trenta minuti col bellissimo pallonetto di Simun Samuelsen, imparabile per chiunque. Nella ripresa, l'incrocio dei pali nega a Bergvold la doppietta da punizione, così come al 70° un palo nega a Søren Nielsen di riaprire i giochi, e al 90° è l'incrocio dei pali a evitare il gol della bandiera di Janus Samuelsen, il cui tiro a giro avrebbe meritato miglior sorte. Partita dai due volti, dunque, in cui l'HB ha vinto con merito ma ha anche concesso troppo ad un avversario sicuramente sfortunato negli episodi ma che deve ancora registrare il cambio di categoria.
NSÍ Runavík - EB/Streymur 1-1
Marcatori: 4° Dan í Soylu (EB), 37° Petur Knudsen (NSÍ)
Ammoniti: 50° Ragnar Danielsen (EB), 62° Pól Jóhannus Justinussen (NSÍ), 90° Arnar Dam
Spettatori: 400Va meglio all'altra neopromossa, l'EB/Streymur, che in trasferta sul campo dell'NSÍ Runavík si comporta in maniera egregia. Partenza sprint col gol di Dan í Soylu dopo appena quattro minuti, ma la partita si mette subito su un binario scontato: gialloneri all'attacco e ospiti in difesa. L'assedio dei padroni di casa, dopo sver sbattuto per mezz'ora contro un muro (e una traversa), raccoglie al 37° i suoi frutti col colpo di punta di Petur Knudsen che mette fuori causa il portiere. I restanti cinquanta minuti di gioco sono un incubo per l'EB/Streymur, che più volte viene salvato dal proprio portiere in giornata di grazia. Alla fine, l'EB trova un pareggio immeritato ma prezioso, anche se a conti fatti avrebbe meritato di più lo 07 Vestur di fare punti.
KÍ Klaksvík - Skála 0-0
Marcatori: -
Ammoniti: 18° Hørður Askham (KI), 30° Jonas Rasmussen (KI), 45° Pætur Jacobsen (S), 61° Semir Hadzibulic (KI), 63° Jóannes Bjartalíð (KI), 68° Hákun Edmundsson (S), 76° András Gángó (S), 90°
Spettatori: 500
Brian Jacobsen (S), 90+3° Atli Danielsen (KI)
Espulsi: 66° Jákup Andreasen (KI), 90+3° Brian Jacobsen (S)
La partita più pazza della prima giornata si gioca al nord, in casa di una squadra che è apparsa già da ora sull'orlo di una crisi di nervi. Gioco noioso e prevedibile contro un avversario fastidioso ma comunque inferiore come lo Skála, il KÍ Klaksvík non ha ancora metabolizzato il finale shock della scorsa stagione e l'inizio sfortunato di questa. Il risultato non sono solo i due punti buttati contro una squadra che ha come obiettivo principale la salvezza, ma anche uno spettacolo indegno per i vicecampioni in carica: una quantità di falli industriale, un numero di cartellini abnorme per una partita (addirittura sei, di cui un rosso diretto) e una prestazione ampiamente insufficiente. L'espulsione di Jákup Andreasen per un fallo di reazione è il chiarissimo segnale di un nervosismo ingiustificato. Per il resto, poco da dire. Partita equilibrata e buon punto per gli ospiti, autori di una discreta partita su un campo difficilissimo.
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