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mercoledì 19 ottobre 2016

Effodeildin, 26ª giornata - Víkingur Gøta, le mani sul titolo! Tórshavn giù dal podio, AB Argir retrocesso a testa alta

Non sarà una formalità l'ultima giornata di Effodeildin, ma questo lo sapevamo già. Una stagione thriller come questa non poteva chiudersi prima dei fatidici novanta minuti finali, e infatti è ancora aperta. Non la questione salvezza - chiusa con l'epilogo che ci sembrava più scontato - e nemmeno quella legata alle qualificazioni europee, ma la più bella, la più emozionante, la più ricca di colpi di scena: la lotta scudetto. Sarà determinante l'ultimo turno, ovviamente, ma il calendario riduce le speranze del KÍ Klaksvík al lumicino: il Víkingur Gøta, insomma, è vicino a conquistare il suo primo campionato!

Il Víkingur Gøta abbatte il B36 e vede ormai vicinissimo il titolo! (nordlysid.fo)

Víkingur Gøta - B36 Tórshavn 2-0 (vedi highlights)
Marcatori: 53°, 69° Andreas Olsen
Ammonizioni: 76° Sebastian Pingel (B36), 90° Róaldur Jakobsen (B36)
Spettatori: N/A
 
Per la nuova, inaspettata, (probabilmente) ultima capolista di questa Effodeildin è questo l'esame più difficile, il grande scoglio da superare. Dalle parti di Norðragøta viene a bussare un B36 ferito che, prima di deporre la sua corona, vuole giocarsi le ultime carte per salire almeno sul podio, dove negli ultimi tre anni è sempre salito. I bianconeri provano allora fin da subito a spaventare i padroni di casa, come fanno dopo un quarto d'ora scarso, quando Lukasz Cieslewicz spreca davanti al portiere l'ottimo suggerimento di Hannes Agnarsson dopo una fuga in contropiede. Cinque minuti dopo è Róaldur Jakobsen a provarci, ma il suo tiro dalla distanza termina di un soffio alla sinistra della porta. Il Víkingur a questo si intimidisce, quasi schiacciato dalla paura di avere finalmente il proprio destino tra le mani. Sul finire del primo tempo, ancora Cieslewicz da dentro l'area allarga troppo il tiro e grazia di nuovo Túri Géza Tamas. All'intervallo, il B36 meriterebbe il vantaggio, mentre i nerazzurri stanno fallendo la prova di maturità più grande della loro storia. Ma il calcio non è una scienza esatta e al 53° minuto la dea Eupalla, forse, decide lo schieramento di cui far parte: Bjarni Petersen sbaglia a controllare il pallone che Andreas Olsen prontamente ruba. Il numero 2 nerazzurro spara la palla addosso al portiere, ma la traiettoria è tale che Olsen può comunque sistemare la palla in fondo al sacco. Incredibile ma vero, il Víkingur va in vantaggio nella partita peggiore dell'anno. E non è finita qui, perché al 69° Olsen batte sotto porta il portiere e con una splendida doppietta mette il sigillo al campionato. Nel finale i tifosi di casa festeggiano invadendo il campo, come se il titolo fosse stato già vinto: non è così. Certo, questo era l'ultimo grande avversario, ma non serve ricordare che la trasferta di Argir è stata già fatale per il KÍ Klaksvík, quindi è vietato sottovalutare quest'ultimo impegno: l'AB ha già ampiamente dimostrato di essere un avversario mai domo, anche se adesso non ha più alcuna motivazione. Poco da dire invece sul B36, che è ormai tagliato fuori dal podio ma che almeno può consolarsi con l'Europa League conquistata a scapito dei cugini dell'HB.


KÍ Klaksvík - B68 Toftir 6-0 (vedi highlights)
Marcatori: 8°, 46°  Súni Olsen, 59°, rig. 77°, 87° Páll Klettskarð, 72° Tórur Justesen
Ammonizioni: 22° Óli Olsen (B68), 33° Helgi Johannesen (B68), 41° Tórur Justesen (KÍ), 60° Otto Petersen (B68), 75° Dávid Langgaard (KÍ)
Spettatori: 750
 
Impegno facilissimo per gli azzurri, che contro i fanalini di coda non possono fallire se vogliono sperare in un controsorpasso al fotofinish. E infatti le cose si mettono subito bene col gol di Súni Olsen dopo appena otto minuti dopo una respinta corta del portiere. Il risultato non cambia fino all'intervallo, mentre nella ripresa gli azzurri si scatenano contro la fragile difesa ospite e, aiutati da alcuni interventi piuttosto goffi del portiere, vincono addirittura con un risultato tennistico. La tripletta realizzata da Páll Klettskarð gli permette di tallonare Klæmint Olsen nella classifica capocannonieri (20 reti contro 22), e quindi la sfida sul campo dell'ÍF Fuglafjørður si arricchisce di un altro significato. Bisogna assolutamente vincere, nella speranza che da Argir arrivino buone notizie. Molto male invece il B68, che con 77 reti subite rischia di retrocedere con una delle peggiori difese di sempre.


NSÍ Runavík - AB Argir 4-1 (vedi highlights)
Marcatori: 27° Andri Benjaminsen (NSÍ), 48° Árni Frederiksberg (NSÍ), 84° rig. Símin Hansen (AB), 85° Jann Martin Mortensen (NSÍ), 90+3° Klæmint Olsen (NSÍ)
Ammonizioni: 2° Símun Samuelsen (AB), 20° Patrik Johannesen (AB), 41° Símin Hansen (AB)
Spettatori: 300
Note: Patrik Johannesen (AB) sbaglia un rigore al 63°
 
L'AB Argir dei miracoli arriva a Runavík che dovrà cercare la terza impresa consecutiva, che le probabilità di riuscita sono assai basse, che non dipende solo da lui ma anche dai risultati dello Skála. L'AB sa tutte queste cose e per ventisei minuti gioca bene, ma poi Kári Nielsen esce incredibilmente dall'area per tentare un contrasto lasciando la porta indifesa. Per Andri Benjaminsen è un regalo che difficilmente si ripeterà, e quindi da fuori area tira direttamente in porta sicuro di far gol. Nella ripresa, è Árni Frederiksberg che ci prova con un tiro da fuori area, ma anche in questo caso Nielsen è tutt'altro che impeccabile e quindi concede il raddoppio ai gialloneri. Nonostante tutto ciò, al 63° l'AB potrebbe riaprire il match, ma Patrik Johannesen si fa parare il calcio di rigore. Gli sforzi degli ospiti vengono comunque ricompensati all'84°, quando è Símin Hansen a presentarsi sul dischetto: palla da un lato, portiere dall'altro. L'illusione di una rimonta, però, dura meno di un minuto, con protagonista in negativo ancora Nielsen, che dopo aver spedito in anticipo il pallone in fallo laterale resta inopinatamente fuori dall'area, senza accorgersi che il gioco è già ripreso: anche in questo caso, per Jann Martin Mortensen è un gioco da ragazzi fare gol. Il 4-1 di Klæmint Olsen arriva a tempo scaduto in contropiede, quando ormai la retrocessione dell'AB Argir è cosa matematicamente fatta. Anche una vittoria sarebbe servita a poco dato che lo Skála ha conquistato l'ultimo punto che gli mancava, ma se gli arancioni avessero perso Nielsen avrebbe avuto un campionato sulla coscienza... Matematica che comunque sorride al team giallonero, ormai certo del terzo posto e atteso sul campo del B68 per l'ultima partita.


TB Tvøroyri - Skála 1-1 
Marcatori: 80° rig. Poul Ingason (TB), 89° rig. Pætur Jacobsen (S)
Ammonizioni: 48° Brian Jacobsen (S), 64° Jákup Pauli Breckmann (TB)
Spettatori: 200
 
Non si fanno male TB e Skála, anche perché la posta in gioco non è altissima: gli ospiti non credono nell'ennesima impresa dell'AB, e quindi si sentono già la salvezza in tasca. Ne esce fuori una partita noiosa, che diventa ancora più noiosa nella ripresa, quando si sa che l'AB sta crollando a Runavík. I due rigori concessi a testa nel finale sono buoni solo per le statistiche, ma non cambiano la sostanza. Con questo pareggio gli arancioni raggiungono la prima salvezza della loro storia, e contro l'HB potranno giocare in tutta tranquillità.


HB Tórshavn - ÍF Fuglafjørður 4-1 (vedi highlights)
Marcatori: 9° Fróði Benjaminsen (HB), 17° Bartal Wardum (HB), 21°, 88° Øssur Dalbúð (HB), 81° Clayton Nascimento (ÍF)
Ammonizioni: 58° John Daniel Guðjónsson (ÍF), 59° Teit Jacobsen (HB)
Spettatori: 300
 
Nella sfida tra le due squadre di metà classifica, la posta in palio è minima, ma i rossoneri ne appofittano per infliggere una sonora lezione all'ÍF Fuglafjørður. Con il 4-1 si crea tra le due squadre un distacco di ben dieci punti, che è praticamente una faglia tra alta e bassa classifica. Ma più del risultato (ormai ininfluente per la graduatoria) è interessante vedere il nuovo modo di festeggiare dell'HB: dopo ogni gol parte una musichetta che ancora non siamo riusciti a capire cosa sia. Ad ogni modo, si spera che possa essere benaugurante per la prossima stagione: chiudere un campionato al quinto posto è un disonore per una società di tale blasone.

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