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giovedì 6 ottobre 2016

Effodeildin, 25ª giornata - CLAMOROSO AD ARGIR: l'AB umilia il KÍ Klaksvík e spera nella salvezza, il Víkingur Gøta in vetta a due turni dalla fine!

Quando il Víkingur Gøta si è fatto rimontare due gol dal KÍ Klaksvík perdendo lo scontro diretto, sembrava che ormai il campionato fosse finito con la meritata vittoria del titolo da parte degli azzurri. La riprova è nei risultati del sondaggio che potete ancora vedere sulla home del blog. Che tre turni bastassero a ribaltare la situazione era praticamente impronosticabile, soprattutto sulla base del calendario. Bisogna però riconoscere che gran parte dei meriti va data ad un più che straordinario AB Argir, che sta compiendo un'impresa dopo l'altra e si sta rendendo protagonista di un esaltante finale di stagione, nell'estremo disperato tentativo di evitare una retrocessione che sembrava scontata quanto lo scudetto del KÍ. Se il campionato aspetta ancora di conoscere la sua vincitrice e la seconda retrocessa, il merito va infatti in gran parte a questa piccola squadra così tenacemente attaccata all'Effodeildin.

L'impresa più incredibile del campionato è, forse, quella dell'AB Argir, che a sorpresa infligge una severissima lezione al KÍ Klaksvík e scombussola gli equilibri del campionato a centoventi minuti dal fischio finale (nordlysid.fo)

AB Argir - KÍ Klaksvík 3-1 (vedi highlights)
Marcatori: 17° rig. Patrik Johannesen (AB), 21°, 25°Dion Splidt (AB), 28° Sørmundur Kalsø (KÍ)
Ammonizioni: 37° Sørmundur Kalsø (KÍ), 73° Kári Nielsen (AB), 78° Dan í Soylu (AB)
Spettatori: 800
 
Ultima chiamata per l'AB Argir: c'è bisogno di una vittoria per continuare a sperare nella salvezza, pregando che lo Skála non vinca a Fuglafjørður. L'impresa, però, è di quelle ardue, perché di fronte c'è il KÍ Klaksvík capolista, che qui ambisce a conquistare altri punti utili per il titolo, nel tentativo di tenere ancora sotto le inseguitrici. La trasferta è tuttavia di quelle indigeste per gli azzurri, che qui ad aprile furono fermati sull'1-1. I fantasmi di un'altra giornata difficile si concretizzano al 17°, quando Patrik Johannesen porta in vantaggio i padroni di casa dal dischetto, trasfoermando il rigore che si era procurato due minuti prima Bárður Olsen, spinto in area da Hjalgrím Elttør. Due minuti dopo, però, è proprio la squadra ospite a lamentarsi per un clamoroso rigore non concesso a Jóannes Bjartalíð per uno sgambetto di Dmitrije Jankovic. L'episodio assume una certa rilevanza perché da quel penalty non concesso nasce l'azione che porta al raddoppio dell'AB, con Dion Splidt che manda di prima in rete l'assist al bacio di Símin Hansen. Il gol fa perdere letteralmente la squadra al team di Thomassen, che dopo altri quattro minuti sprofonda nel baratro: da una rimessa laterale nella metà campo difesa dal KI nasce una normalissima azione che però diventa letale con la lunga apertura di Sørin Samuelsen che Ísak Simonsen potrebbe tranquillamente intercettare, ma invece si lascia recuperare almeno trenta metri da Dion Splidt che poi segna il 3-0 con un maestoso pallonetto. Altri tre minuti e da un'altra rimessa laterale fuoriesce una carambola impazzita che porta Sørmundur Kalsø a segnare il 3-1. In meno di mezz'ora, quattro gol, ma sul finire del primo tempo i due portieri evitano altre due reti. Nella ripresa, dopo una prima occasione per il 4-1, l'AB Argir deve lentamente fare i conti con la maggiore qualità degli avversari, che iniziano un assedio continuo e asfissiante. Il fortino però resiste, anche grazie ad una giornata di grazia di Kári Nielsen, ammonito al 73° per perdita di tempo. Dopo il triplice fischio, sembra di guardare due squadre al termine di una finale: per l'AB festeggiamenti e sorrisi perché questa clamorosa impresa (che fa il paio con quella precedente sul campo dell'HB) permette di credere ancora in una salvezza ormai insperata, mentre il KÍ Klaksvík piange lacrime amare perchè questa inattesa sconfitta su un campo facile può costare il titolo. I padroni di casa dovranno tentare altre due impese simili contro NSÍ Runavík e Víkingur Gøta per trovare una salvezza che resterebbe nella storia, sempre sperando che lo Skála perda i due restanti incontri. Gli azzurri, invece, ora non sono più padroni del loro destino: superati dal Víkingur Gøta, contro B68 e ÍF dovranno fare bottino pieno, ma questo potrebbe non bastare. Certo è che i quattro punti nelle ultime quattro partite (di cui tre nello scontro diretto coi nerazzurri) sono un bel segnale d'allarme.


Víkingur Gøta - TB Tvøroyri 1-0 (vedi highlights)
Marcatori: 54° Hanus Jacobsen
Ammonizioni: 55° Jákup Pauli Breckmann (TB), 59° Hans Jørgen Djurhuus (VG), Poul Ingason (TB), 90+1° Ragnar Joensen (TB)
Spettatori: 500
 
Impegno in apparenza facile anche per la truppa di Hentze, a caccia del suo personalissimo bis dopo il titolo conquistato due anni fa alla guida del B36. Di fronte c'è un TB Tvøroyri che non ha più nulla da chiedere al suo campionato, ormai certo di una salvezza non semplicissima ma tutto sommato agevole. Succede praticamente tutto nel secondo tempo, col gol al 54° di Hanus Jacobsen che sfrutta abilmente un cross rasoterra dalla destra. In campo è praticamente un monologo nerazzurro, e più volte si va vicini al 2-0, come nel caso del calcio di punizione battuto ancora da Jacobsen, che finisce di poco oltre la traversa  o come il gol che Erling Jacobsen praticamente si divora, preferendo il tiro all'assist per il meglio posizionato Hanus. Nel finale, è determinante una parata di Túri Géza Tamas per mantenere il risultato sull'1-0, che al triplice fischio vale un incredibile sorpasso in vetta. Dopo aver perso lo scontro diretto, lo scudetto sembrava avere preso ormai la strada di Klaksvík, anche perché un suicidio azzurro era imprevedibile, soprattutto guardando il calendario piuttosto semplice. Invece, adesso è il Víkingur Gøta a guidare la classifica in solitaria, e quindi soltanto i nerazzurri possono perdere questo titolo. Finalmente arrivati al tanto agognato primo posto, contro il redivivo B36 dovranno assolutamente evitare passi falsi se non vogliono subire il controsorpasso, mentre la trasferta conclusiva sul campo dello Skála ha una difficoltà variabile: tutto dipenderà da una eventuale salvezza già acquisita.


B36 Tórshavn - NSÍ Runavík 2-0 (vedi highlights)
Marcatori: 21° rig. Róaldur Jakobsen, 79° Hannes Agnarsson
Ammonizioni: 21° Betuel Hansen (NSÍ), 39° Jann Martin Mortensen (NSÍ), 40° Lukasz Cieslewiz (B36), 44° Jónas Þór Næs (B36), 90° Pól Jóhannus Justinussen (NSÍ)
Espulsioni: 62° Jens Joensen (NSÍ, per gioco violento)
Spettatori: 600
 
Un big match senza molta importanza è quello che si gioca tra B36 e NSÍ, con i soli bianconeri a caccia degli ultimi punti necessari per la qualificazione al primo turno preliminare di Europa League. Inoltre, essendo i gialloneri terzi, una eventuale vittoria permetterebbe agli ormai ex campioni faroesi di avvicinarsi al podio, anche se tra terzo e quarto posto non cambia niente in chiave europea. La differenza di motivazioni, ovviamente, finisce per diventare palese in campo fin da subito, e i padroni di casa dominano il campo fin dai primi minuti. Il vantaggio però arriva dopo venti minuti di gioco grazie soprattutto ad una ingenuità piuttosto grave di Betuel Hansen, che in area fa cadere Lukasz Cieslewicz, costringendo l'arbitro ad ammonirlo e a concedere il penalty al B36. Dal dischetto Róaldur Jakobsen tira un siluro imparabile e porta la sua squadra in vantaggio. Succede poco altro nel primo tempo, e nella ripresa continua ad esserci uno sterile dominio della squadra di casa, che però non chiude il match. L'espulsione per gioco violento di Jens Joensen rende la vita ancora più complicata all'NSÍ a mezz'ora dalla fine, e al 79° Hannes Agnarsson chiude la partita sfruttando una rimessa laterale sbagliata degli avversari. Con questa vittoria il B36 è matematicamente certo dell'Europa League, con la soddisfazione di avere definitivamente eliminato dai giochi i rivali dell'HB. C'è da festeggiare? Se consideriamo che l'HB è stata la migliore rappresentante faroese in Europa in questo anno avarissimo di soddisfazioni per i club, da festeggiare c'è ben poco a dire il vero. Ma così ha deciso il campo, quindi speriamo che B36 Tórshavn e NSÍ Runavík facciano un buon percorso l'anno prossimo (in attesa di sapere chi sarà la terza ad andare in EL, cioè chi sarà la grande delusa del duello scudetto).


ÍF Fuglafjørður - Skála 1-1 (vedi highlights)
Marcatori: 23° Andy Olsen (ÍF), 42° Símun Petur Poulsen (S)
Ammonizioni: -
Spettatori: 250
 
Lo Skála ha assolutamente bisogno di una vittoria per chiudere la questione salvezza, perché ormai è chiaro a tutti che l'AB Argir non si arrenderà fino alla fine. Il finale onorevole dell'AB coincide però con le fatiche indicibile dello Skála ad archiviare una pratica che sembrava ormai cosa fatta. La trasferta in casa dell'ÍF Fuglafjørður senza più pretese sembra l'occasione perfetta per arrivare alla tanto sospirata salvezza matematica, ma l'arena biancorossa è un campo ostico. A rendere la strada ancora più in salita ci pensa al 23° Andy Olsen, che trova un gran gol da posizione defilata con l'aiuto della traversa. Il pareggio ospite è il classico fulmine a ciel sereno, col colpo di testa di Símun Petur Poulsen (libero da qualsiasi marcatura) che capitalizza al massimo un calcio d'angolo. Nella ripresa, tanti sbadigli e pochissime emozioni, con le due squadre che si dividono la posta in palio. A questo punto, allo Skála basta un solo punto nelle prossime due partite per essere matematicamente salvo: tra TB Tvøroyri e HB Tórshavn basta anche un solo pareggio. L'alternativa è gufare l'AB Argir, non proprio il massimo...


B68 ToftirHB Tórshavn 0-1 (vedi highlights)
Marcatori: 2Øssur Dalbúð
Ammonizioni: 41° Evrard Blé (B68), 71° Jóhan Dávur Højgaard (B68), 71° Adrian Justinussen (HB)
Spettatori: 67
 
Classica sfida "inutile"  di fine stagione quella tra B68 Toftir e HB Tórshavn, con gli ospiti che fanno una sfuriata nei primi minuti di gioco per portarsi subito in vantaggio e gestirlo. Al 7° Øssur Dalbúð scalda i guantoni di Ragnar Lindholm, mentre al 20° sfrutta di testa il suggerimento da punizione di Adrian Justinussen regalando il vantaggio ai rossoneri, che poi amministrano tranquillamente fino alla fine.

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