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venerdì 25 luglio 2014

Ritorno secondo turno preliminare coppe europee: LA STORIA VA RISCRITTA!

Prendete due storici e mandateli l'uno a Tromsø (soprattutto) e l'altro a Garðabær, perché i libri di storia vanno aggiornati! Infatti, nonostante la prevedibile disfatta in Champions, ieri in Europa League si sono avuti dei risultati incredibili, senza precedenti. Ci scuserà l'FH se abbiamo ignorato la sua Hafnarfjörður, ma che i bianconeri vincessero era dato da tutti per scontato. D'altronde, è lui la garanzia dell'Islanda fuori dai confini nazionali. Invece, le imprese titaniche di Stjarnan e Víkingur Gøta vanno celebrate, affinché sia chiaro a tutti che le squadre islandesi non sono gruppi di rammolliti e che quelle faroesi non esistono per farsi prendere in giro.
Il Víkingur Gøta espugna l'Alfheim Stadion e supera due turni consecutivi in una coppa europea: un record storico per il calcio faroese che fa festeggiare la squadra all'uscita dall'impianto (in foto) e fa esplodere la gioia in patria! (foto presa da vikingur.fo)

Interrompiamo però per un attimo l'idillio e dichiariamo conclusa l'avventura in Champions. In modo assolutamente indecoroso per il KR (tanto per non cambiare), con il massimo dell'orgoglio per l'HB. Infatti, i  campioni d'Islanda sono riusciti nella difficile impresa di giocare anche peggio rispetto all'andata, cosa che spegne immediatamente le già minime speranze di rimonta. Al 13° una sottospecie di tentativo di difesa regala dal calcio d'angolo il vantaggio a Virgil van Dijk, ma è sette minuti più tardi che i bianconeri vanno in pieno delirio: ancora un corner, addirittura tre tocchi in area (tutti di testa!!) tra i giocatori del Celtic a difesa schierata e raddoppio di van Dijk! Va bene la superiorità degli avversari, ma questi errori sono inammissibili a tutti i livelli! Si sfiora l'indecenza nell'azione del 3-0, sul quale è preferibile evitare commenti. Teemu Pukki poi manda al tappeto il KR con il 4-0 al 71°. Ora, permettete una digressione: è mai possibile che la squadra più titolata d'Islanda non sia capace di fare un misero tiro in 180 minuti? È mai possibile che la squadra più titolata d'Islanda faccia sempre le stesse figuracce in Europa da decenni? È mai possibile che la squadra più titolata d'Islanda abbia superato un turno in Champions per l'ultima volta nel 2000, cioè 14 anni fa, contro i modestissimi maltesi del Birkirkara? È mai possibile che tra le varie spedizioni del KR dobbiamo ricordare risultati complessivi come un 11-1 contro il Liverpool nel 1964 in Coppa dei Campioni, un 14-1 contro l'Aberdeen nel 1967 in Coppa delle Coppe e un 16-2 contro il Feyenoord nel 1968 ancora in Coppa dei Campioni? Per fortuna, quella contro il Feyenoord è stata l'ultima di queste pagliacciate, ma negli ultimi anni la tendenza a rappresentare il nulla assoluto sta tornando a ripresentarsi, non ultimo il 9-1 di due anni fa contro l'HJK Helsinki. Volendo, il 5-0 totale dal Celtic è una bazzecola in confronto al passato, ma farsi ridicolizzare così non sta né in cielo né in terra: se ancora oggi l'Islanda non conta niente nel ranking UEFA, le colpe maggiori ce le ha paradossalmente il KR!

Verrebbe da dire che il KR dovrebbe prendere lezioni di dignità dall'HB, che ha perso anche più pesantemente contro il Partizan, ma almeno ha onorato la maglia fino alla fine. Addirittura, ha chiuso il primo tempo in vantaggio per 1-0 grazie al gol di Bartal Wardum, che tra l'altro non era nemmeno stato schierato tra i titolari. L'effimera illusione è durata giusto il quarto d'ora dell'intervallo, prima che i rossoneri poi fossero spazzati via dalla furia serba. Hanno perso 3-1 (6-1 in totale) ma hanno sudato fino all'ultimo secondo. Tanti ringraziamenti all'HB per averci provato, un bel niente al KR perché NIENTE è quello che ha fatto in questa Champions League!

Spero mi perdonerete lo sfogo, ma quando è troppo, è troppo. Passiamo ora a parlare di quello che tutti voi state aspettando: la storica serata di ieri in Europa League, dove le cose sono andate come meglio non potevano. Infatti, se per l'FH sconfiggere il Neman Hrodna non richiedeva chissà quale grande fatica, Stjarnan e Víkingur Gøta sono andati ben oltre le aspettative, facendo due autentici miracoli. I vicecampioni d'Islanda, forti dell'1-1 dell'andata, giocano senza troppi patemi, sbloccando la partita solo in chiusura di primo tempo con Atli Guðnason e chiudendola soltanto all'80° con Atli Viðar Björnsson. La superiorità già mostrata all'andata stavolta viene trasmessa anche al risultato, che è un 3-1 complessivo equivalente al passaggio del turno.

A scrivere la storia, però, sono Stjarnan e soprattuttutto Víkingur Gøta: partiamo dai detentori della coppa faroese, autori di un sogno calcistico senza precedenti alle Fær Øer. Già lo 0-0 avrebbe dovuto mettere in allarme i biancorossi di Tromsø, anche a loro a riposo a causa della sosta estiva della loro Adeccoligaen. All'Alfheim Stadion la partita era comunque delicatissima, ed ogni minimo errore avrebbe potuto deciderla: fortunatamente, l'errore (o, meglio, il fallo) lo commette un nervoso 
Jonas Johansen al 41°, che gli vale il rosso. Rientrati dall'intervallo, i nerazzurri non sfruttano fin da subito la superiorità numerica, e anzi al 51° la deviazione vincente di Simen Wangberg porta i norvegesi in vantaggio e virtualmente al terzo turno. Ma la squadra di Sigfríður Skaale Clementsen in coppa non conosce sconfitta, e getta il cuore oltre l'ostacolo: nove minuti dopo Bárður Hansen trova il tiro che vale il pareggio. Questo fa perdere definitivamente calma e concentrazione agli scandinavi, che per paura di non farcela commettono errori su errori: al 77° Hallur Hansson firma il suo capolavoro con un'azione solitaria conclusa col gol. È il definitivo 1-2, è l'apoteosi. I giocatori faroesi vanno addirittura sotto la tribuna dei tifosi ospiti, che acclamano i loro beniamini come fossero gladiatori al Colosseo, mentre alla loro destra siedono gli esterrefatti padroni di casa, che guardano ammutoliti ma rispettosi la scena. Il Víkingur Gøta fa la storia perché diventa la prima faroese a superare due turni consecutivi di una coppa europea, ma anche il Tromsø scrive il suo nome sui libri di calcio, perché in Norvegia questa è vista come una figuraccia che entrerà negli annali. Una nota: vederei tifosi norvegesi e faroesi mischiati e non separati da sbarre è una scena bellissima. Solo in Italia costringiamo le autorità a trattare i tifosi come animali allo zoo...

Gioisce anche l'Islanda per un'impresa altrettanto clamorosa: lo Stjarnan, anche se con una fatica indicibile, anche se ai supplementari, anche se in rimonta, alla fine ha battuto il Motherwell. Steelmen anche stavolta fin da subito in vantaggio grazie al colpo di testa di Steven Hammell dal corner di Lionel Ainsworth (questi calcio d'angolo scozzesi devono essere tremendi...). Poi, al 37° l'incredibile Keith Lasley tocca di mano in area di rigore, e concede anche il terzo penalty allo Stjarnan, poi segnato ancora da Ólafur Karl Finsen. Se non fosse davvero successo che un solo giocatore ha regalato in 135 minuti tre rigori agli avversari, facendoli pareggiare, in Scozia già ci starebbero ridendo di gusto; invece, comprensibilmente piangono disperati. Nella ripresa, ormai si verifica un déjà-vu: ospiti in pressing asfissiante, padroni di casa rintanati in difesa. Al 66° il Motherwell ritrova per la quarta (ed ultima) volta il vantaggio, col gol di Ainsworth. Ma evidentemente il destino aveva già deciso, perché all'85° lo Stjarnan trova il primo gol su azione grazie a Rolf Toft, che era entrato al 26° in seguito all'infortunio di Veigar Páll Gunnarsson. Si va ai supplementari, dove la squadra di Stuart McCall crolla fisicamente e psicologicamente, devastata dalla quadrupla rocambolesca rimonta subita. Il film, divertente per gli islandesi ma tremendo horror per gli scozzesi, si conclude degnamente: al 114° lo Stjarnan passa per la prima volta in vantaggio con Atli Jóhannsson, si difende fino alla morte, vince e passa il turno tra lo shock dei tifosi ospiti. Gli scozzesi, che hanno perso per 3-2 in Islanda e per 5-4 complessivamente, forse non meritavano di uscire, ma si sa che chi sbaglia troppo alla fine paga sempre. E infatti, tra andata e ritorno sono stati ben quattro volte in vantaggio, e si sono sempre fatti rimontare (tre volte addirittura dal dischetto), e l'unica volta in cui sono andati sotto non hanno saputo reagire. Lo Stjarnan però adesso deve essere consapevole di essere stato molto fortunato, perché senza i rigori in pratica regalati da un Lesley da manicomio sarebbe finita molto male. Ma godiamoci una volta tanto il colpo di fortuna, senza pensare al terzo turno, perché quella serà un'altra storia, magari un'altra impresa.

"Questa sera c'è il delirio al Maracanã" ha cantato per tutto il mondiale Emis Killa, noto rapper italiano. Si offende qualcuno se al posto dello stadio brasiliano, fregandocene della musica e della metrica, ci mettiamo "in Islanda e alle Fær Øer"?


Champions League
Ritorno del secondo turno preliminare
Martedì, 15 luglio 2014


Tórshavn, Tórsvøllur, ore 20:00 (ore 19:00 locali)

HB Tórshavn (FRO) - Partizan Belgrado (SRB) 1-3 [0-3 all'andata; 1-6 in totale]
Arbitro: Dimitar Meckarovski (MKD)
Reti: 35° Bartal Wardum (HB), 49° Nikola Ninković (PAR), 75° Danko Lazović (PAR), 90+1° Petar Grbić (PAR)
Highlights: cliccate qui


Edimburgo (Scozia), Murrayfield Stadium, ore 20:45 (ore 19:45 locali)
Celtic (SCO) - KR Reykjavík (ISL) 4-0 [1-0 all'andata; 5-0 in totale]
Arbitro: Andris Treimanis (LVA)

Reti: 13° e 20° Virgil van Dijk (CEL), 27° e 71° Teemu Pukki (CEL)
Highlights: cliccate qui

Europa League
Andata del secondo turno preliminare
Giovedì, 17 luglio 2014


Tromsø (Norvegia), Alfheim Stadion, ore 19:00 (ore 19:00 locali)
Tromsø (NOR) - Víkingur Gøta (FRO) 1-2 [0-0 all'andata; 1-2 in totale]
Arbitro: Gunnar Jarl Jónsson (ISL)
Reti: 51° Simen Wangberg (TRO), 60° Bárður Hansen (VIK), 77° Hallur Hansson (VIK)
Highlights: cliccate qui 

Hafnarfjörður, Kaplakriki, ore 21:15 (ore 19:15 locali)
FH Hafnarfjörður (ISL) - Neman Hrodna (BLR) 2-0 [1-1 all'andata; 3-1 in totale]
Arbitro: Nerijus Dunauskas (LTU)
Reti: 42° Atli Guðnason (FH), 80° Atli Viðar Björnsson (FH)
Highlights: non disponibili

Garðabær, Stjörnuvöllur, ore 21:15 (ore 19:15 locali)
Stjarnan (ISL) - Motherwell (SCO) 3-2 dts [2-2 all'andata; 5-4 in totale dts]
Arbitro: Antonis Giachos (GRE) 
Reti: 11° Steven Hammell (MOT), 38° Ólafur Karl Finsen (rig, STJ), 66° Lionel Ainsworth (MOT), 85° Rolf Toft (STJ), 114° Atli Jóhannsson
Highlights: non disponibili

2 commenti:

  1. Ciao, Francesco, non ti devi arrabbiare cosi per la figura del KR che mi pare dai commenti precedenti davamo tutti x scontata.. Cos'altro puoi aspettarti da chi ti schiera contro il Thor una squadra difensiva e contro il Celtic una squadra troppo offensiva che non lascia protezione alla difesa e non produce azioni gol? Spero che il KR non riesca a qualificarsi x le partite europee del prox anno cosi almeno non dovremo + vedere queste cose

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    1. Ciao Alby, che la sconfitta del KR fosse scontata non ci sono dubbi. Ma io non accetto che si prendano gol ridicoli come quelli presi in Scozia. Nemmeno i dilettanti fanno questi orrori. Ci sono modi e modi per perdere: sinceramente ho apprezzato molto di più l'HB, che ha davvero onorato maglia e tifosi. Oltre a Stjarnan e FH, per l'anno prossimo non so davvero cosa sperare...

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