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lunedì 14 luglio 2014

1. deild, 10ª giornata: il mondo è fatto a scale, con chi le scende e chi le (ri)sale...

Grindavík e BÍ/Bolungarvík hanno un po' monopolizzato l'attenzione di questa prima parte del campionato, a causa dei loro incredibili flop. Certo, a controbilanciare la situazione ci sono stati  gli exploit altrettanto inattesi del Leiknir e del Þróttur, ma non è la stessa cosa... Forse perché entrambe si sono rese conto di aver toccato il punto più basso ed hanno quindi avuto uno scatto d'orgoglio, ma dopo le vittorie dello scorso turno sono arrivati altri punti e allora adesso può ufficialmente partire la "missione risalita", in contrasto con la lenta discesa agli inferi del Víkingur Ólafsvík.
Il BÍ/Bolungarvík non vince, ma continua comunque a guadagnare punti: stavolta lo fa bloccando sul 2-2 il Þróttur, che non è proprio un avversario facilissimo... (foto presa da mbl.is)

In particolare, il Grindavík vince quello che è (era) a tutti gli effetti uno scontro diretto: contro un Tindastóll sfortunatissimo nelle ultime uscite, ogni passo falso può risultare fatale. Un concetto non chiaro fino all'intervallo, visto che al 45° il Tindastóll addirittura conduceva per 1-0 grazie al gol di Mark Magee, il ventiquattrenne inglese giunto a maggio dallo Stafford Rangers (Northern Premier League Division One South, addirittura ottavo livello del campionato inglese) e autore del suo primo gol islandese. Ma nella ripresa Milan Stefán Jankovic rivolta la squadra come un calzino e lascia che i suoi gialloblù si scatenino. Trovato immediatamente il pareggio grazie all'autogol di Atli Arnason, al  69° dallo 0-1 si era passati addirittura al 4-1. Nemmeno l'espulsione di Oli Baldur Bjarnason cambia le cose; anzi, all'89° Juraj Grizelj trova il 5-1 che permette ai gialloblù di migliorare la loro differenza reti e addirittura cambiare il segno negativo in positivo. Resta invece pesantemente negativa quella del BÍ/Bolungarvík, che però aveva un compito ben più impegnativo: in casa del Þróttur è solo 2-2, ma la squadra dei fiordi occidentali ha sfiorato a lungo la vittoria in casa rossonera che manca dal 2011, un'inutile vittoria per 3-2 che non evitò a nessuna delle due l'eliminazione dalla coppa di lega. Per la precisione, il sogno del colpaccio esterno è finito al 90°, quando Hreinn Ingi Örnólfsson regala il pareggio alla squadra della capitale. Ad ogni modo per Grindavík e BÍ/Bolungarvík la situazione è in netto miglioramento rispetto ai turni scorsi, anche se sono ancora lontane dall'allontanarsi dal letale penultimo posto (l'ultimo, purtroppo, sembra già assegnato). Che dire? Che la risalita abbia inizio!

Ma il mondo è fatto a scale: c'è chi le scende e chi le sale: così recita un noto proverbio italiano che ben si può applicare a questa circostanza, che vede appunto iniziare una (ri)salita per alcune squadre e un'inattesa (di)scesa, quella del Víkingur Ólafsvík. Dopo una partenza niente male che l'aveva portato in vetta insieme all'ÍA Akranes, è giunto alla quarta sconfitta in cinque partite, la terza consecutiva. L'ultima caduta è quella in casa del KV Vesturbæjar, dove la banda di Purisevic era già scivolata a marzo nel girone della Deildabikar. La colpa è soprattutto di un primo quarto d'ora orribile, che ha pochi precedenti nel calcio. L'imbarcata nei primi quattordici minuti (3-0) con la doppietta di Kristófer Eggertsson fa sbandare paurosamente gli ospiti, che riusciranno a correggere il tiro solo nel secondo tempo grazie ad un'altra doppietta, quella di Eyþór Helgi Birgisson che però non basta ad evitare la sconfitta. Situazione opposta invece per i gialloneri di Akranes, che si rialzano immediatamente dopo la batosta (sempre contro il KV) della settimana scorsa: nonostante qualche rischio di troppo, sul campo dell'Haukar finisce 1-3, la qual cosa scava il primo importante solco nei confronti delle inseguitrici.

Infatti, nello scontro diretto contro l'HK Kópavogur, anche il Leiknir soffre e non poco, andando pure sotto nel secondo tempo: il gol di Guðmundur Atli Steinþórsson (momentaneo 1-2) porterebbe entrambe le squadre a 20 punti, con l'ÍA Akranes che guiderebbe a 21. Un trio di testa davvero niente male, tanto inaspettato quanto inedito: me le cose, per ora, sembrano avere un destino diverso, perché la reazione della squadra del Breiðholt (il distretto sudorientale della capitale) è veemente e alla fine porta alla rimonta, contro la quale gli ospiti neopromossi nulla possono, nemmeno con un asfissiante forcing finale. Un risultato che non piace nemmeno al KA Akureyri, deciso più che mai a ritornare tra le grandi d'Islanda. Dopo una falsa partenza, lo scatto d'orgoglio per ora lo sta portando al quarto posto, conquistato liquidando il Selfoss in tre minuti (2-0 ottenuto tra il 34° e il 36°) e forse destinato ad essere migliorato subito, visto che alla prossima giornata, l'ultima del girone d'andata, è in programma ancora uno scontro diretto, che può immediatamente distruggere il margine di vantaggio che quelli di Akranes si sono costruiti.

10ª giornata
10 luglio 2014
Haukar - ÍA Akranes 1-3
Leiknir Reykjavík - HK Kópavogur 3-2
11 luglio 2014
KA Akureyri - Selfoss 2-0
Grindavík - Tindastóll 5-1
BÍ/Bolungarvík - Þróttur 2-2
KV Vesturbæjar - Víkingur Ólafsvík 3-2


11ª giornata
15 luglio 2014
HK Kópavogur - BÍ/Bolungarvík
Selfoss - Grindavík
ÍA Akranes - KA Akureyri
Tindastóll - Leiknir Reykjavík
Þróttur - KV Vesturbæjar
Víkingur Ólafsvík - Haukar


Classifica                                                                         PG      DR     Punti
1.Leiknir Reykjavík10


+11  23
2.ÍA Akranes10


+15  21
3.HK Kópavogur10


+2  17
4.KA Akureyri10


+8  16
5.Þróttur10


+2  15
6.Víkingur Ólafsvík10


-3  15
7.Haukar10


-2  14
8.KV Vesturbæjar10


-1  13
9.Grindavík10


+1  11
10.Selfoss10


-1  11
11.BÍ/Bolungarvík10


-10  11
12.Tindastóll10


-22    3

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