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lunedì 21 aprile 2014

Effodeildin, 5ª giornata: alle Fær Øer si calano poker a volontà! L'AB Argir cambia allenatore: forza Jacobsen, siamo tutti con te!

Pasqua al timone per Tórshavn che trionfa nel turno anticipato a metà settimana proprio a causa delle feste. Si tratta di una quinta giornata decisamente a doppia faccia, che se da una parte ha visto quasi tutti gli incontri finire in goleada, dall'altra ha fatto emergere chiaramente quali sono i reali valori delle concorrenti, anche se la classifica continua a nascondere la verità. Giornata importante, questa, anche perché si è avuto il primo avvicendamento in panchina, anche se i motivi sembrano essere ben diversi da quelli tecnici...
Trionfo clamoroso per l'HB nel big match d'alta quota contro l'NSÍ Runavík: un 4-1 che non lascia spazio a recriminazioni di alcun genere. Che nella parte rossonera della capitale questa fosse una partita molto sentita (forse anche troppo) lo si capisce dalla gioia dei vincitori dopo il triplice fischio. Di seguito, vi proponiamo una carrellata di immagini della festa dell'HB, tutte prese dal sito ufficiale





No, il tabellone non mente. Può sembrare incredibile, ma è proprio così. L'HB ha letteralmente massacrato i suoi avversari, anche se in realtà il risultato è stato sul filo del rasoio fino a pochi minuti dalla fine. Anzi, tutto fila liscio fino alla mezz'ora, con buone ma non eccezionali occasioni da una parte e dall'altra. Poi, succede quello che nessun tifoso ospite avrebbe mai osato immaginare: non stupisce che l'HB si porti in vantaggio, ma meraviglia che a farlo ci abbia pensato l'attuale capocannoniere del torneo, quel Klæmint A. Olsen che nelle prime giornate ha incantato tutto l'arcipelago con le sue reti. Il suo autogol letteralmente demolisce l'NSÍ Runavík che, in stato di ovvio e profondo shock e avvolto nel tifo moderatamente infuocato dei tifosi di casa risvegliatisi dopo un giustificato sopore, spofonda nell'oblio appena 180 secondi dopo grazie alla marcatura di Fróði Benjaminsen, il sempreverde capitano dell'HB che quest'anno in sette presenze ha già buttato la palla nel sacco cinque volte: una media di 0,71 reti a partita, certo uno straordinario risultato per un centrocampista trentaseienne non professionista! Un uno-due terrificante che stordisce, ma non annichilisce gli impavidi uomini di Mortensen che, rientrati dagli spogliatoi, rispondono al fuoco del tifo casalingo facendo fuoco e fiamme in campo. Sbalordito da tanta veemenza nella reazione, il team rossonero mostra crepe preoccupanti e alla fine, inevitabilmente, incassa la magia di Magnus Hendriksson Olsen. A questo punto, la partita diventa pirotecnica, con entrambe le squadre che sparano i propri colpi: i giochi sono apertissimi, e tanto l'HB può dilagare, quanto l'NSÍ rimontare. Il fragilissimo equilibrio salta definitivamente all'82°, questa volta ad opera di Símun Eiler Samuelsen, che era subentrato appena venti minuti prima facendo il suo esordio in stagione. Di certo, il rapporto gol/minuti si risolve in suo favore: ha giocato solo 30 minuti e ha segnato un gol; con questa media, segnerebbe tre gol a incontro. Questo ovviamente è fantacalcio, ma la matematica per ora questo dice... Tornando a noi, sul risultato di 3-1 i gialloneri si lasciano andare ad un assedio tanto disperato quanto mal coordinato, e sul finire incassano anche il pesantissimo 4-1 di Andrew av Fløtum. Per quanto visto in campo, è un premio troppo generoso. O troppo severo, a seconda dei punti di vista. Fatto sta che, oggettivamente, questa partita detronizza i ragazzi di Runavík e di conseguenza riporta ordine in vetta alla classifica, dato che così è venuta meno la prima capolista solitaria. Infatti, adesso in piazza d'onore c'è sì l'HB, ma si deve accontentare di una convivenza che alle Fær Øer ha il potere di scontentare chiunque: quella col B36, il quale ha espugnato Toftir in modo rocambolesco e divertente (per uno spettatore neutrale). Infatti, pronti via e il B68 è in vantaggio: dopo appena trenta secondi, il vantaggio più rapido della stagione lo firma Óli Højgaard Olsen. Tuttavia, al contrario di quanto si possa pensare, la partita non viene in alcun modo influenzata da questo avvenimento, anche perché al terzo minuto Hørður Askham ha già ristabilito il risultato di parità. Il simpatico botta e risposta prosegue per tutto il primo tempo: B68 in dieci al 22° per l'espulsione di Mads Rosenberg, B36 in vantaggio al 25° grazie a Lukasz Cieslewicz. Ancora, al 42° Kristian Anton Andreassen commette un fallo sciocco in area di rigore e regala il penalty alla squadre della capitale, che con la realizzazione del capitano Jákup á Borg chiude la prima frazione sul 3-1. Nella ripresa, i ritmi calano sensibilmente, e la partita perde d'interesse, quando al 76° il Tofta Leikvøllur si ghiaccia con la doppietta di Askham che porta sul 4-1 gli ospiti; per sua fortuna, ad ogni era glaciale segue sempre un disgelo, e così anche Olsen fa doppietta all'88° e fissa il risultato sul 4-2.

A dire il vero, anche a Klaksvík viene calato l'ennesimo poker di giornata, stavolta ai danni di un AB Argir che ha già fatto saltare la prima panchina di questa edizione dell'Effodeildin. A voler essere onesti, la colpa non è però della società: infatti, l'ormai ex tecnico Bill McLeod Jacobsen, nato proprio a Klaksvík il 30 novembre 1974, si è dimesso il 16 aprile, alla vigilia del match, per non meglio specificati motivi personali. Qualunque sia il problema, che speriamo non sia nulla di grave ma se uno dei tecnici meglio considerati del panorama faroese è stato costretto a dimettersi non c'è da essere ottimisti, e qualunque sia la squadra per cui si tifa, vogliamo esprimere la nostra totale vicinanza a Jacobsen, con la speranza di rivederlo in panchina il più presto possibile! Ad ogni modo, il comando del club di Argir è passato a Oddbjørn Joensen, il tecnico che l'anno scorso si è laureato campione delle Fær Øer con l'HB. Essendo però stato incaricato a circa 24 ore dal fischio d'inizio, certo non poteva organizzare la squadra come avrebbe voluto, oltretutto con i giocatori chiaramente appesantiti dalla scioccante decisione di Jacobsen. Insomma, le premesse per una sconfitta c'erano tutte, e infatti il KÍ ha approfittato della situazione e si è imposto per 4-1, risollevandosi dopo due sconfitte di seguito. Per l'AB, invece, l'obiettivo principale resta sempre la salvezza, ma con un progetto tecnico completamente cambiato adesso è più difficile: tutto dipenderà, insomma, dall'esperienza del nuovo allenatore. In bocca al lupo!

L'unica partita che termina in parità e che si rivela poco emozionante è il vitale scontro tra Skála e Víkingur Gøta: al vantaggio ospite siglato dal solito Súni Olsen su rigore al 44° risponde per la squadra di casa il gol di Brian Jacobsen al 62°. Risolve tutto nell'ultimo quarto d'ora l'ÍF Fuglafjørður, che in casa contro l'EB/Streymur fatica da morire: la vittoria finale è abbastanza immeritata, figurarsi quanto possa essere giusto un 3-0 maturato negli ultimi quindici minuti. Infatti, al 74° i vicecampioni faroesi si portano in vantaggio con la rete di Leivur Joensen, all'83° raddoppiano con l'autogol di Marni Djurhuus e all'85° chiudono i giochi con Ari Ólavsson Ellingsgaard. 

Effodeildin
5ª giornata
KÍ Klaksvík - AB Argir 4-1
B68 Toftir - B36 Tórshavn 2-4
HB Tórshavn - NSÍ Runavík 4-1
Skála - Víkingur Gøta 1-1
ÍF Fuglafjørður - EB/Streymur 3-0

6ª giornata
HB Tórshavn - Víkingur Gøta
ÍF Fuglafjørður - B36 Tórshavn
EB/Streymur - NSÍ Runavík
B68 Toftir - AB Argir
KÍ Klaksvík - Skála

Classifica
HB Tórshavn, B36 Tórshavn 11 punti;
NSÍ Runavík, ÍF Fuglafjørður, KÍ Klaksvík 9 punti;
EB/Streymur 8 punti;
Víkingur Gøta 5 punti;
AB Argir 4 punti;
Skála 2 punti;
B68 Toftir 1 punto.

2 commenti:

  1. Man mano che passano le giornate B36 e HB confermano i pronostici come favorite, temo che non ci sara' molta storia in questo campionato 2014, cosa ne pensi Francesco?

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    1. Per il B36 sono d'accordo, ma per l'HB continuo ad avere dubbi. Intendiamoci, sono i campioni in carica non a caso, e quindi inevitabilmente rientrano tra i favoriti. Ma sinceramente non saprei... Mi sembra presto per parlare di dominio, anche perché ci sono squadre come NSÍ Runavík, ÍF Fuglafjørður e KÍ Klaksvík che possono dare molto fastidio. E se le prime due per il titolo proprio non mi danno fiducia, non riesco ad estromettere dalla corsa la terza...

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