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venerdì 14 febbraio 2014

Il punto della situazione - Come se la passano le squadre islandesi (alla vigilia della coppa di lega)?

Il tempo delle amichevoli è finito, in Islanda finalmente si torna a fare sul serio.Una manciata di giorni di riposo appena, e poi subito in palio il primo trofeo della stagione: la coppa di lega. Per carità, bisogna ammettere immediatamente che, pur essendo un trofeo ufficiale e che pertanto arricchisce la bacheca di un club, molte squadre islandesi, soprattutto le big, lo snobbano tranquillamente perché lo considerano alla stregua di una serie di amichevoli. A Reykjavík, in pratica, non pochi credono si tratti di una Reykjavík Cup prolungata: infatti, le migliori squadre della capitale ogni anno tra gennaio e febbraio si riuniscono in questo torneo amichevole, dal quale sono escluse le "peggiori" squadre della città e tutte le altre islandesi, che però ovviamente non stanno a guardare e hanno come organizzarsi. E così, dopo l'articolo di approfondimento dedicato alla situazione delle squadre faroesi, eccone uno analogo per le squadre islandesi.

Il Fram ha battuto ai rigori il KR nella finale di Reykjavík Cup: un avvertimento per la Supercoppa che si disputerà tra le stesse squadre? Nella foto, squadra e società con il trofeo amichevole.

Innanzitutto, diciamo immediatamente che siamo ancora agli esordi di questa lunga stagione calcistica che ci terrà compagnia come al solito fino agli ultimi giorni di settembre; eppure, i segnali per un terremoto al vertice sembrano esserci. Dal Fram che ancora una volta si gode i rigori (che già lo avevano premiato in finale di coppa l'anno scorso) al KR affaticato, dal Breiðablik che arde dalla voglia di riscatto all'allarme rosso in casa FH, forse il duopolio bianconero quest'anno può essere interrotto. Certo, c'è da considerare anche che le squadre della capitale si sono ottusamente rintanate nei loro confini, mentre le seconda e la quarta potenza del campionato si sono confrontate con squadre abituate ai palcoscenici europei, con risultati altalenanti che però sembrano una parziale conferma dei capolavori dell'anno scorso. E la Reykjavík Cup ha detto quello che in fin dei conti era abbastanza evidente già dal settembre 2013: le neopromosse non hanno molto da stare allegre.

Ma andiamo con ordine: il torneo era strutturato in due gironi (A e B) con cinque squadre ciascuno; la prima e la seconda classificata di ogni girone accedevano alle semifinali (gara unica), e poi i vincitori di queste alla finale (sempre in gara unica). Ebbene, sebbene il girone A (Fram, Fjölnir e KR dalla Úrvalsdeild, Leiknir dalla 1. deild karla, ÍR Reykjavík dalla 2. deild karla) fosse più squilibrato del girone B (Fylkir, Valur e Víkingur Reykjavík dalla serie maggiore, KV Vesturbæjar e Þróttur dalla cadetteria), i risultati non sono stati diversi: su cinque team del campionato maggiore, quattro al massimo potevano qualificarsene e quattro se ne sono qualificati, con l'esclusa eccellente (il Víkingur) che ci è andata comunque vicino. Poi, l'anonimato. Nel girone A, il Fjölnir prima vince all'esordio contro il KR, poi si elimina da solo pareggiando con le due "cugine inferiori" e infine conclude il tutto autodistruggendosi 4-1 col Fram; "cugine inferiori" che a loro volta si sono tolte punti a vicenda, condannandosi agli ultimi posti; nel girone B invece il Fylkir ha stradominato ed è arrivato primo, ma all'esordio si è concesso uno spettacolare 3-3 col Valur, anch'esso qualificato; l'esclusa eccellente aveva in mano la qualificazione già dopo due partite, ma l'ha gettata al vento col KV (2-3) e con la figuraccia in casa proprio del Fylkir (sconfitta per 4-1); KV che coglie quindi una buona vittoria e che almeno evita l'onta dell'ultimo posto in coabitazione con un orribile Þróttur, che già a settembre abbiamo indicato come probabile primo retrocesso in 2. deild karla.

Il quadro delle semifinali vede quindi Fram-Valur e Fylkir-KR: con lo stesso identico risultato (3-1), le due vincitrici del girone A si danno appuntamento in finale, in quello che ha tutto il sapore di un gustoso ed amichevole anticipo della Supercoppa, che a fine aprile sarà contesa proprio in una stracittadina infuocata. Anche se il Fram la vince solo ai rigori, però (anzi, al quinto ed ultimo rigore), si tratta di una bella partita, che da una parte lascia ben sperare per l'Europa League proprio del Fram, salvo per un pelo l'anno scorso, ma dall'altra lascia rabbrividire al solo pensiero che il KR possa andare per l'ennesima volta in giro per il continente a raccogliere figuracce...

A proposito di continente, Breiðablik e FH hanno deciso di svernare in Portogallo con l'Atlantic Cup, in attesa che le asperità del clima islandese si placassero (si fa per dire, l'inverno 2014 in Islanda è ricercato dai meteorologi). Si tratta di una competizione amichevole ancora poco famosa, eppure si gioca dal 2011 tra varie squadre dei campionati europei minori in formula di girone unico a otto squadre, che però non si affrontano tutte: si giocano infatti soltanto tre incontri, e vince la squadra che ha fatto più punti o, come spesso accade e com'è infatti successo anche quest'anno, quella con la miglior differenza reti. Ne parliamo perché per la prima in quattro anni anche l'Islanda ha fatto la sua comparsa, portando appunto i biancoverdi e i vicecampioni d'Islanda. Ma ciò non tragga in inganno: l'FH ha clamorosamente steccato, chiudendo mestamente all'ultimo posto con 0 punti e la miseria di 4 gol fatti a fronte dei ben 11 gol sul groppone (sconfitte per 4-1 con gli svedesi dell'Örebro, 3-1 con i russi dello Spartak Mosca e 4-2 con gli austriaci del Mattersburg). Se non è da allarme rosso questo rendimento, di sicuro per l'FH non c'è proprio niente da ridere e da stare allegri. Buona invece l'apparizione del Breiðablik, che torna invece a casa con 5 punti e una serie di indicazioni che ci fanno rammaricare di quel finale di stagione disastroso che ha di fatto estromesso la squadra di Kópavogur dalle coppe europee: un equilibrio finalmente ritrovato, che ha portato ad un 1-1 col Mattersburg (poi risolto con una vittoria ai rigori) nell'incontro inaugurale del torneo, ad una vittoria per 2-1 con i danesi del Midtjylland e ad una sconfitta accettabilissima per 2-0 con i campioni di Danimarca in carica, quelli del Copenaghen, che tra l'altro hanno vinto anche il torneo.

Questa la classifica:
Pos Squadra G VPSGF GSDR Punti
1 Copenaghen 3 3 0 0 11 0 11 9
2 Örebro 3 3 0 0 8 2 6 9
3 Spartak Mosca 3 2 0 1 5 7 -2 6
4 Breiðablik 3 1 1 1 3 4 -1 5
5 Mattersburg 3 1 1 1 6 5 1 4
6 Slovan Liberec 3 1 0 2 2 7 -5 3
7 Midtjylland 3 0 0 3 3 6 -3 0
8 FH Hafnarfjörður 3 0 0 3 4 11 -7 0

In definitiva, i risultati di queste amichevoli sembrerebbero indicare la via di una sorta di mini-rivoluzione nel calcio islandese, con l'egemonia di KR e FH che sembra destinata ad avere numerose difficoltà quest'anno. Difficile però dire se sarà veramente così o se è solo il frutto di carichi di lavoro ancora da smaltire. Di certo, la coppa di lega che ci accompagnerà fino alla Supercoppa e poi ci lascerà nelle mani del campionato saprà darci qualche informazione in più.

P. S. A proposito di coppa di lega, come al solito ancora una sorpresa nei calendari: l'inizio era previsto per il 15 febbraio, e invece già oggi 14 febbraio si è inaugurata la stagione con un anticipo pirotecnico: HK Kópavogur - Þróttur, terminata addirittura 4-3 dopo che gli ospiti si erano portati tre volte in vantaggio (a dimostrazione di quanto pericolante sia questa squadra...)! Le altre partite della prima giornata si disputeranno tra il 15 e il 18 febbraio.

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